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Principali rischi ed incertezze cui Reply S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Il Gruppo Reply adotta procedure specifiche per la gestione dei fattori di rischio che possono influenzare i risultati dell’azienda. Tali procedure sono il risultato di una gestione dell’azienda che ha sempre mirato a massimizzare il valore per i propri azionisti ponendo in essere tutte le misure necessarie a prevenire i rischi insiti nell’attività del Gruppo. Reply S.p.A., nella sua posizione di Capogruppo, è di fatto esposta ai medesimi rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo stesso e di seguito elencati. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Bilancio Annuale.

Rischi esterni

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia

Il mercato della consulenza informatica è legato all’andamento dell’economia dei Paesi industrializzati dove la domanda di prodotti ad alto contenuto tecnologico è più elevata. La congiuntura economica sfavorevole a livello nazionale e/o internazionale ovvero un alto livello di inflazione potrebbero arrestare o ridurre la crescita della domanda, con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Si segnala altresì che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, a cui si è aggiunta la grave crisi fra Israele e Palestina iniziata lo scorso 7 ottobre 2023, crea incertezze e tensioni in particolare all’interno dell’Eurozona. Sebbene le relative evoluzioni e impatti siano ancora incerti e di difficile valutazione, l’intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni, geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l’imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche russe, potrebbe avere ripercussioni negative anche significative sull’economia globale, internazionale e italiana, sull’andamento dei mercati finanziari e sul settore energetico.

Rischi connessi all’evoluzione dei servizi legati all’ICT

Il settore dei servizi di consulenza ICT in cui opera il Gruppo è caratterizzato da veloci e profondi cambiamenti tecnologici e da una costante evoluzione della composizione delle professionalità e delle competenze da aggregare nella realizzazione dei servizi stessi, con la necessità di un continuo sviluppo e aggiornamento di nuovi prodotti e servizi, e tempestività nel go to market. Pertanto, il futuro sviluppo dell’attività del Gruppo dipenderà anche dalla capacità di anticipare le evoluzioni tecnologiche ed i contenuti dei propri servizi, anche attraverso significativi investimenti in attività di ricerca e sviluppo, o tramite efficaci ed efficienti operazioni straordinarie.

Rischi connessi alla concorrenza

Il mercato della consulenza ICT è altamente competitivo. Alcuni concorrenti potrebbero essere in grado di ampliare a danno del Gruppo la propria quota di mercato. Inoltre, l’intensificarsi del livello di concorrenza, legato anche al possibile ingresso, nei settori di riferimento del Gruppo, di nuovi soggetti dotati di risorse umane, capacità finanziarie e tecnologiche che possano offrire prezzi maggiormente competitivi, potrebbe condizionare l’attività del Gruppo e la possibilità di consolidare o ampliare la propria posizione competitiva nei settori di riferimento, con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi a variazioni delle esigenze della clientela

Le soluzioni del Gruppo sono soggette a mutamenti tecnologici rapidi che, unitamente alle crescenti o mutate esigenze della clientela e alla sua necessità di informatizzazione, si potrebbero tradurre in richieste di sviluppo di attività sempre più complesse che richiedono talvolta impegni eccessivi non proporzionati agli aspetti economici, oppure si potrebbero tradurre in annullamenti, modifiche, posticipi di contratti già in essere. Questo potrebbe, in taluni casi, comportare ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo

Il Gruppo è soggetto alle normative e regolamenti applicabili nei Paesi in cui opera, quali tra le principali, la disciplina in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’ambiente e di tutela dei diritti di proprietà intellettuale, le normative in campo fiscale, la normativa di tutela della privacy, della responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/01, della responsabilità ex L. 262/05. Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti e ha istituito processi che garantisca la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono. Eventuali violazioni di tali normative potrebbero comportare sanzioni civili, fiscali, amministrative e penali, nonché l’obbligo di eseguire attività di regolarizzazione, i cui costi e responsabilità potrebbero riflettersi negativamente sull’attività del Gruppo e sui suoi risultati.

Rischi climatici

Il business model di Reply vede nel personale la massima espressione delle proprie risorse, essendo il Gruppo specializzato in consulenza, system integration e digital services, e dedicato all’ideazione, progettazione e sviluppo di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali.
Tuttavia, i rischi legati:

  • al clima, sia cronici che acuti con riferimento a temperatura, vento, acqua e terreno e quindi ai possibili eventi estremi, come incendi, inondazioni, uragani

  • ad altri fenomeni, come terremoti

  • alle incertezze derivanti da conflitti armati o attacchi terroristici

possono avere un impatto diretto sul Gruppo e sulla nostra catena di fornitura.

Con riferimento ai principali rischi climatici per l’azienda, qualsiasi danno significativo alle sedi del Gruppo potrebbe avere degli impatti sui processi critici, come ad esempio il servizio di posta elettronica. Tuttavia tali impatti sono oggetto di analisi degli aspetti di continuità operativa e salvaguardati da opportune misure di sicurezza e organizzative per preservare il business da disservizi. Il verificarsi di un incidente grave avrebbe difficilmente conseguenze negative rilevanti sulle attività del Gruppo. Gli eventi climatici estremi accaduti nell’ultimo decennio hanno provocato impatti minori per le attività di business basate sui servizi digitali e in cloud, per i quali l’approccio dell’home based working è diffuso e ben consolidato e costituisce una buona strategia per mitigare l’indisponibilità delle sedi, ad esempio in caso di un evento climatico estremo. È importante ricordare infatti che la maggioranza dei servizi erogati dal Gruppo si basano sui sistemi e data center dei Clienti o Terze Parti, al di fuori della diretta responsabilità di Reply, che non gestisce nessun data center di dimensioni rilevanti. Diversamente, il rischio di generare impatti negativi sul clima da parte del Gruppo è principalmente legato alla capacità di adottare misure efficaci per la riduzione delle emissioni che in parte dipendono anche dall’energia che l’azienda acquista per gestire le proprie attività e che può essere prodotta da combustibili fossili o fonti rinnovabili. In questo caso l’invasione russa dell’Ucraina genera impatti negativi sulla sicurezza degli approvvigionamenti e, pur rendendo evidente la necessità di una transizione energetica, causa il ricorso nel breve periodo a combustibili fossili. Tale contesto potrebbe rendere più difficile il raggiungimento dei target ambientali definiti. A ciò potrebbe aggiungersi un rischio reputazionale, ad esempio la difficoltà di attrarre e trattenere clienti, dipendenti, partner commerciali e investitori se Reply non riuscisse a mantenere i propri obiettivi per la salvaguardia del clima. Le misure adottate al fine di prevenire e mitigare i rischi ambientali sono il sistema di gestione ambientale certificato ISO14001 e tutte le iniziative per la riduzione delle emissioni di gas serra legate alle operations del Gruppo (principalmente dovute alle sedi e ai viaggi di lavoro), che possono portare nel breve termine a un aumento delle spese di capitale prima di ottenere benefici finanziari nel lungo termine, e l’utilizzo di energia rinnovabile. Il Gruppo, nella maggior parte dei casi, non è però proprietario degli immobili dove si trovano gli uffici: questa condizione potrebbe ostacolare in termini di fattibilità, tempi e costi l’implementazione di interventi di efficientamento energetico che dovrebbero generare un miglioramento delle performance ambientali.

Il Team ESG, con il supporto delle funzioni Operations locali, raccoglie e analizza i dati ambientali, monitora periodicamente gli indicatori e contribuisce a creare consapevolezza e formare i dipendenti su questi temi grazie agli eventi e alle iniziative di comunicazione interna, coordinate dalla funzione di Social Network.

I nostri fornitori più rilevanti condividono una esposizione simile a quella di Reply.

Rischi interni

Rischi relativi alla dipendenza da personale chiave e perdita di know-how

Il successo del Gruppo dipende in larga misura da alcune figure chiave che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo dello stesso, quali il Presidente, l’Amministratore Delegato e gli amministratori esecutivi della Capogruppo Reply S.p.A.. Reply è, inoltre, dotata di un gruppo dirigente in possesso di una pluriennale esperienza nel settore, avente un ruolo determinante nella gestione dell’attività del Gruppo. La perdita delle prestazioni di una delle suddette figure chiave senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero avere effetti negativi sulle prospettive, sul mantenimento di know-how critico, attività e risultati economici e finanziari del Gruppo. Il management ritiene, in ogni caso, che la Società sia dotata di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare continuità nella gestione degli affari sociali.

Rischi connessi alla dipendenza da clienti

Il Gruppo offre servizi di consulenza prevalentemente ad aziende di medie e grandi dimensioni operanti in mercati differenti (Telco, Manufacturing, Finance, ecc.). Una parte significativa dei ricavi del Gruppo, seppur in maniera decrescente nel corso degli ultimi anni, è concentrata su un numero relativamente ristretto di clienti, le cui eventuali perdite potrebbero, pertanto, incidere negativamente sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi alla internazionalizzazione

Il Gruppo, nell’ambito della propria strategia di internazionalizzazione, potrebbe essere esposto ai rischi tipici derivanti dallo svolgimento dell’attività su base internazionale, tra cui rientrano quelli relativi ai mutamenti del quadro politico, macroeconomico, fiscale e/o normativo, oltre che alle variazioni del corso delle valute. Tali accadimenti potrebbero incidere negativamente sulle prospettive di crescita del Gruppo all’estero.

Rischi connessi allo sviluppo del Gruppo

La costante crescita delle dimensioni del Gruppo presenta nuove sfide gestionali e organizzative. Il Gruppo concentra costantemente i propri sforzi per formare i dipendenti e mantenere i controlli interni per prevenire eventuali comportamenti illeciti (quali, ad esempio, l’uso improprio o il mancato rispetto di leggi o regolamenti in materia di protezione delle informazioni sensibili o riservate e/o l’uso inappropriato dei siti di social network che potrebbe comportare violazioni della riservatezza, divulgazione non autorizzata di informazioni aziendali riservate o danni alla reputazione). Se il Gruppo non dovesse continuare ad apportare le opportune modifiche al modello operativo man mano che le esigenze e le dimensioni cambiano, se non implementasse con successo le modifiche, e se non continuasse a sviluppare e implementare i processi e gli strumenti giusti per gestire l’impresa e diffondere la propria cultura e i propri valori fondamentali nei dipendenti, la capacità di competere con successo e raggiungere gli obiettivi aziendali potrebbe essere compromessa.

Rischi connessi ad acquisizioni e altre operazioni straordinarie

Il Gruppo prevede di continuare a perseguire operazioni di acquisizioni strategiche ed investimenti per migliorare e aggiungere nuove competenze, offerte di servizi e soluzioni, e per consentire l’espansione in determinati mercati geografici e di altro tipo. Ogni investimento realizzato nell’ambito di acquisizioni strategiche e ogni altro futuro investimento in società italiane o straniere può comportare un incremento di complessità nell’operatività del Gruppo e può non esserci assicurazione che tali investimenti generino la redditività attesa nell’ambito dell’acquisizione o decisione di investimento e che si integrino correttamente in termini di standard di qualità, policy e procedure in modo coerente con il resto delle attività operative del Gruppo. Il processo di integrazione può richiedere costi e investimenti addizionali. Una non adeguata gestione o supervisione dell’investimento effettuato può influenzare negativamente il business, i risultati operativi e gli aspetti finanziari.

Rischi connessi all’inadempimento di impegni contrattuali

Il Gruppo sviluppa soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di elevato valore; i relativi contratti sottostanti, che possono interessare sia personale interno sia collaboratori esterni, possono prevedere l’applicazione di penali per il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi concordati. L’applicazione di tali penali potrebbe avere effetti negativi sui risultati economici e finanziari del Gruppo e sulla reputazione del Gruppo. Il Gruppo ha tuttavia stipulato polizze assicurative, ritenute adeguate, per cautelarsi rispetto ai rischi derivanti da responsabilità professionale per un massimale annuo complessivo ritenuto adeguato rispetto al rischio sottostante. Tuttavia, qualora le coperture assicurative non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.

Rischi connessi alle partnership chiave

Il Gruppo, per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze della clientela, ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali. L’attività che il Gruppo conduce attraverso queste partnership potrebbe variare per una serie di motivi, in quanto le priorità e gli obiettivi dei partner tecnologici possono differire da quelle del Gruppo e non è loro vietato competere con il Gruppo o stringere accordi più stretti con i suoi concorrenti. Le decisioni che il Gruppo prende nei confronti di un partner tecnologico possono influire sulla relazione in corso. Inoltre, i partner tecnologici potrebbero riscontrare una riduzione di domanda della loro tecnologia e/o software, influenzando di conseguenza la domanda di servizi del Gruppo. Il rischio di non gestire adeguatamente e non sviluppare con successo le relazioni con i partner chiave o di non riuscire ad anticipare e stabilire alleanze efficaci relativamente alle nuove tecnologie, potrebbe influire negativamente sulla capacità di differenziare i servizi, offrire soluzioni all’avanguardia ai clienti o competere efficacemente sul mercato, con possibili conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale

Il successo del Gruppo dipende, in parte, dalla capacità di ottenere la protezione della proprietà intellettuale per piattaforme, metodologie, processi, software e altre soluzioni proprietarie.
Il Gruppo fa affidamento su una combinazione di politiche e procedure di riservatezza, non divulgazione e altri accordi contrattuali e leggi su brevetti, segreti commerciali, copyright e marchi per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale. Anche laddove otteniamo la protezione della proprietà intellettuale, i diritti di proprietà intellettuale del Gruppo non possono impedire o scoraggiare concorrenti, ex dipendenti o altre terze parti da reverse engineering delle proprie soluzioni, metodologie e processi proprietari, o sviluppo indipendente di servizi o soluzioni simili o duplicati. Inoltre, il Gruppo potrebbe involontariamente violare diritti altrui ed essere conseguentemente soggetto al risarcimento dei danni. Eventuali reclami o contenziosi in questo settore potrebbero richiedere tempo e denaro, danneggiare la reputazione del Gruppo e/o richiedere di sostenere costi aggiuntivi per ottenere il diritto di continuare a offrire un servizio o una soluzione ai propri clienti. Il verificarsi di tali rischi potrebbe avere effetti negativi sul vantaggio competitivo e il posizionamento di mercato del Gruppo, sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale, nonché sulla reputazione e sulle prospettive di sviluppo della futura attività del Gruppo.

Rischi informatici di sicurezza, gestione e diffusione dati e rischio cyber security

L’attività del Gruppo si basa su reti e sistemi informatici per elaborare, trasmettere e archiviare in modo sicuro le informazioni elettroniche e per comunicare con i propri dipendenti, clienti, partner tecnologici e fornitori. Poiché l’ampiezza e la complessità di questa infrastruttura continuano a crescere, anche a causa della crescente dipendenza e utilizzo di tecnologie mobili, social media e servizi basati su cloud e poiché un numero sempre maggiore di nostri dipendenti sta lavorando da remoto, aumenta il rischio di incidenti di sicurezza e attacchi informatici. Tali violazioni potrebbero comportare l’arresto o l’interruzione dei sistemi del Gruppo e di quelli dei nostri clienti, partner tecnologici e fornitori, e la potenziale divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili o riservate, inclusi i dati personali. In caso di tali azioni, il Gruppo potrebbe essere esposto a potenziali responsabilità, contenziosi e azioni normative o di altro tipo, nonché alla perdita di clienti esistenti o potenziali, danni al brand e alla reputazione, e altre perdite finanziarie. Inoltre, i costi e le conseguenze operative della risposta alle violazioni e dell’attuazione delle misure correttive potrebbero essere significativi. Fino ad oggi, non vi è stato un attacco di sicurezza informatica che abbia avuto un effetto rilevante sul Gruppo, sebbene non vi sia alcuna garanzia che non ci sarà un impatto rilevante in futuro. Man mano che l’attività e il panorama della sicurezza informatica evolvono, il Gruppo potrebbe anche ritenere necessario effettuare ulteriori significativi investimenti per proteggere dati e infrastruttura. Tuttavia, qualora le coperture assicurative, che includono anche l’assicurazione informatica, non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.

Rischi in tema di responsabilità sociale, ambientale ed etica di business

Negli ultimi anni, la crescente attenzione da parte della collettività alle tematiche sociali, ambientali e di etica del business, nonché l’evoluzione normativa nazionale e internazionale, hanno dato impulso all’esposizione e alla misurazione delle performance non finanziarie, che oggi rientrano a pieno titolo tra i fattori qualificanti di gestione aziendale e capacità competitiva di un’impresa. A tal proposito, i temi socio-ambientali e di etica del business risultano sempre più integrati nelle scelte strategiche delle aziende e richiamano sempre più l’attenzione dei vari stakeholder attenti alle tematiche di sostenibilità. Il Gruppo si impegna a gestire le proprie attività di business con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, al sociale, ai rapporti di lavoro, alla promozione dei diritti umani e al contrasto alla corruzione, contribuendo alla diffusione della cultura della sostenibilità nel rispetto delle generazioni future. Il rischio di non presidiare in maniera adeguata tali tematiche, potrebbe sottoporre il Gruppo a rischi di sanzioni nonché rischi di carattere reputazionale. Per una trattazione più specifica dei rischi di sostenibilità/ESG si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF), pubblicata sul sito Reply nella sezione Investors.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti.
Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità.

L’esposizione del Gruppo Reply al rischio di credito è costituita dalle perdite potenziali che potrebbero derivare dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Al fine di misurare tale rischio nel tempo, nell’ambito dell’impairment delle proprie attività finanziarie (crediti di natura commerciale verso clienti inclusi), il Gruppo ha applicato in linea con quanto previsto dall’IFRS 9 un modello basato sulle perdite attese (expected credit loss). Tale esposizione discende principalmente da fattori economico-finanziari generali, dalla possibilità che si verifichino specifiche situazioni di insolvenza di alcune controparti debitrici e da elementi più strettamente tecnico-commerciali o amministrativi. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti commerciali iscritti in bilancio. Il rischio afferente alla componente dei crediti commerciali viene gestito attraverso l’applicazione di specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti. Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali caratteristiche, sono invece effettuati accantonamenti sulla base dell’inesigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed). Il difficile contesto economico e finanziario dei mercati richiede particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile e il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in valuta locale. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo. L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento. Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo ha fatto ricorso, quando ritenuto necessario, all’utilizzo di strumenti derivati designati come ”cash flow hedges”. L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.

Rischio fiscale

Il rischio di eventuali modifiche alla normativa fiscale e alla sua applicazione o interpretazione, potrebbe avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando l’aliquota fiscale effettiva. La Società aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli 117/129 del Testo Unico sulle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Reply S.p.A., società Capogruppo, funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il Gruppo di Società aderenti al Consolidato Fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. I presidi di limitazione del rischio fiscale posti in essere dal management, in termini di verifica di adeguatezza e correttezza degli adempimenti fiscali non possono ovviamente escludere del tutto il rischio di accertamenti tributari.

Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo

Premessa

I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Andamento dell’esercizio

Il Gruppo Reply ha chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato consolidato di 2.118,0 milioni di Euro in crescita del 12,0% rispetto agli 1.891,1 milioni di Euro dell’esercizio 2022.

Positivi tutti gli indicatori di periodo. L’EBITDA consolidato è stato di 352,1 milioni di Euro, in crescita del 3,5% rispetto ai 340,3 milioni di Euro registrati a dicembre 2022 (la crescita è del 20% al netto del rilascio dei fondi COVID nel 2022).

L’EBIT, da gennaio a dicembre, è stato di 292,7 milioni di Euro, in crescita del 2,5% rispetto ai 285,5 milioni di Euro a dicembre 2022 (la crescita è del 22,7% al netto del rilascio dei fondi COVID nel 2022).

Il risultato netto di gruppo è stato pari a 186,7 milioni di Euro. Nel 2022 il corrispondete valore era stato di 191,0 milioni di Euro.

In seguito ai risultati conseguiti nel corso del 2023, il Consiglio di Amministrazione di Reply ha deciso di proporre alla prossima Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1 Euro per azione, che verrà posto in pagamento il 22 maggio 2024, con data di stacco dividendo fissato il 20 maggio 2024 (record date il 21 maggio 2024).

La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2023 è positiva per 204,9 milioni di Euro (70,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2022). La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2023 risultava positiva per 189,7 milioni di Euro.

Il 2023 è stato l’anno in cui il mondo ha preso definitiva coscienza che una nuova grande rivoluzione è alle porte: l’avvento dell’intelligenza artificiale. Reply ha saputo cavalcare questo momento di grandissima discontinuità chiudendo un esercizio in crescita, ma soprattutto affermandosi tra i nuovi leader del settore. Questo posizionamento è stato possibile perché Reply, nel 2023, ha potuto capitalizzare anni di investimenti fatti sull’intelligenza artificiale, un ambito dove ha iniziato ad operare con i primi centri di competenza già a partire dal 2013. Poter disporre di questo know-how all’interno del Gruppo ci ha permesso, in pochi mesi, non solo di costituire unit dedicate all’AI all’interno di tutte le società del Gruppo, ma soprattutto di specializzare oltre 20 società sull’introduzione dell’intelligenza artificiale all’interno dei principali settori industriali.

Il futuro che ci attende è ancora tutto da scrivere. In breve tempo vivremo in un connubio di automazione, intelligenza artificiale, interfacce digitali e oggetti connessi. Di fronte a noi vi è una grandissima opportunità e al tempo stesso una sfida che Reply intende cogliere e trasformare in nuovi spazi di crescita.

Conto economico consolidato riclassificato

Di seguito si espone il conto economico consolidato riclassificato a valori assoluti e percentuali, raffrontato con i valori dell’esercizio precedente:

RICAVI PER REGION (*)

RICAVI PER LINEE DI BUSINESS

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria

La struttura patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2023, raffrontata con quella al 31 dicembre 2022, è riportata di seguito:

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023, pari a 911.826 migliaia di Euro, è stato interamente finanziato dal patrimonio netto per 1.116.723 migliaia di Euro, da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 204.898 migliaia di Euro.

Si segnala che il capitale investito include Debiti verso azionisti di minoranza ed earn-out per complessivi 114.368 migliaia di Euro (141.502 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) e non sono compresi nella posizione finanziaria netta gestionale; inseriti invece nell’indebitamento finanziario ESMA, per evidenza del quale si rimanda alla Nota 30.

Di seguito si riporta il dettaglio del capitale circolante netto:

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA GESTIONALE E ANALISI DEI FLUSSI DI CASSA

Di seguito viene analizzata la variazione intervenuta nelle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti nell’esercizio 2023:

Il rendiconto finanziario consolidato e il dettaglio della cassa e delle altre disponibilità liquide nette in forma completa sono riportati successivamente nei prospetti contabili.

Indicatori alternativi di performance

Nella presente relazione, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria.

Tali indicatori, che vengono anche presentati nella Relazione sulla gestione in occasione delle altre rendicontazioni periodiche non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Qui di seguito gli indicatori alternativi di performance utilizzati dal Gruppo corredati dalla relativa spiegazione che riflette il loro contenuto e la base di calcolo:

  • EBIT: corrisponde al Risultato operativo

  • EBITDA: Utile prima degli interessi, imposte ed ammortamenti che è determinato sommando al Risultato Operativo risultante dal bilancio le voci:

    • Ammortamenti

    • Svalutazioni

    • Altri costi/ricavi non ricorrenti

    Gli altri (costi)/ricavi non ricorrenti sono connessi ad eventi ed operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa.

  • EBT: corrisponde al Risultato ante imposte

  • Posizione finanziaria netta gestionale: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinata dalla somma delle seguenti voci:

    • Disponibilità liquide

    • Attività finanziarie a breve termine

    • Passività finanziarie a lungo termine incluse quelle correlate all’applicazione dell’IFRS 16

    • Passività finanziarie a breve termine incluse quelle correlate all’applicazione dell’IFRS 16

Principali operazioni societarie del 2023

Non sono intervenute operazioni di M&A nel corso dell’esercizio 2023.

Reply in borsa

Andamento del titolo Reply

L’inizio del 2023 è stato tutt’altro che promettente e semplice: la crescita economica globale è stata debole e in alcuni paesi addirittura stagnante. I tassi di interesse e i tassi di inflazione sono rimasti elevati, le incertezze globali sono aumentate, così come i rischi geopolitici, le difficoltà con le catene di approvvigionamento internazionali e i prezzi dell’energia. Tuttavia, l’economia globale si è dimostrata sorprendentemente solida e resiliente. I continui rialzi dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, che sono riuscite sempre più a frenare l’inflazione, hanno certamente svolto un ruolo importante nell’andamento positivo dei mercati finanziari. Con il concretizzarsi dei tagli dei tassi d’interesse, i mercati azionari hanno guadagnato nuovo slancio: diversi indici sono addirittura riusciti a stabilire nuovi record a metà dicembre. Per coloro che hanno investito in titoli blue chip, è stato un anno migliore rispetto agli investitori che si sono concentrati su titoli a bassa capitalizzazione. Anche le azioni del mercato statunitense sono risultate più redditizie di quelle europee. L’attuale situazione macroeconomica si scontra con una tendenza secolare che rimane intatta: la digitalizzazione non sarà frenata da alcuna crisi attuale o futura. Le aziende che riusciranno a utilizzare l’intelligenza artificiale generando efficienza, saranno premiate con un aumento dei profitti aziendali. La vera digitalizzazione trasforma i modelli di business. L’esercizio 2023 è iniziato bene per il titolo Reply recuperando parte delle perdite subite nell’esercizio precedente. Il titolo è entrato in un corridoio ascendente, con il prezzo dell’azione che ha raggiunto la massima quotazione il 3 febbraio 2023 attestandosi a 127,30 Euro. Durante l’estate il titolo ha registrato forti ribassi, fino a raggiungere un prezzo minimo di 82,40 Euro il 26 settembre 2023. Il titolo ha registrato un forte sviluppo al rialzo di oltre il 40% nei mesi di novembre e dicembre 2023. Il titolo ha chiuso l’esercizio 2023 a 119,50 Euro. La capitalizzazione di mercato di Reply è tornata a 4,5 miliardi di Euro. A gennaio 2024 è proseguito lo sviluppo al rialzo del titolo Reply. Alla data della presente relazione, il titolo Reply è scambiato a 128,50 Euro, con una capitalizzazione di mercato di 4,8 miliardi di Euro. Nel 2023 la performance di Reply si è collocata a metà classifica rispetto ai vari indici nazionali e settoriali e alle società del gruppo di riferimento.

Prendendo come riferimento il 6 dicembre 2000, data dell’IPO di Reply, l’indice principale italiano MIB ha guadagnato il 28% nel 2023 e si è attestato al 66% del suo valore di partenza. Nello stesso periodo Reply ha incrementato il valore dell’IPO del 2.888%. La sovraperformance del titolo Reply rispetto al MIB si è ridotta nel 2023 ma è rimasta invariata, significativa con oltre il 2.900%. Risultati comparabili sono stati calcolati da uno studio di Equita denominato ”Italian Champions”. In un arco di tempo di 10 anni (dal 1° ottobre 2012 al 30 settembre 2023) Reply si è classificata al terzo posto con un rendimento totale a 10 anni del 796%.

Liquidità del titolo

Nel 2023 la valutazione più bassa di Reply è stata considerata un potenziale punto di ingresso per il titolo. Di conseguenza, l’attività di negoziazione del titolo Reply è aumentata in modo significativo. Il numero di azioni scambiate è aumentato del 25% a 12,7 milioni di azioni (10,2 milioni di azioni nel 2022). Sostanzialmente stabile invece il volume degli scambi (+0,6%), che si attesta a 1,3 miliardi di Euro. L’impatto del calo del prezzo delle azioni ha compensato l’aumento del numero di azioni scambiate. Il miglioramento del prezzo delle azioni Reply, in particolare la forte performance del 4° trimestre, ha avuto un impatto sostanziale sui multipli di valutazione osservati in Reply. Rispetto ai suoi concorrenti, definiti come un gruppo di società native digitali, società di servizi IT diversificati e agenzie, Reply è ora scambiata tra il 22% (Enterprise Value/EBITDA) e il 29% (Price/Earnings Ratio), al di sopra delle valutazioni dei peer. In termini di rapporto tra enterprise value e ricavi, Reply è stata valutata il 22% in più rispetto alla media del peer group alla fine del 2023.

Dividendi

La remunerazione legata alla performance è un pilastro essenziale del modello di business di Reply basato sulla partnership. Come i dipendenti, gli azionisti di Reply dovrebbero partecipare alla performance operativa sostenibile del Gruppo sotto forma di dividendi. Ogni anno questo principio viene bilanciato con la necessità di finanziamenti interni per finanziare gli investimenti di Reply (in nuove start-up, nuove tecnologie e potenziali acquisizioni per elaborare ulteriormente il portafoglio di offerta di Reply in Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Francia come regioni strategiche di Reply). Nel 2023 Reply ha conseguito un utile per azione di 5,01 Euro, in calo del 2,3% rispetto al 2022. Per l’esercizio 2023 gli organi sociali di Reply propongono all’assemblea degli azionisti di approvare il pagamento di un dividendo di 1,0 Euro (dividendo 2022: 1,00 Euro). Riferito al prezzo delle azioni di Reply a fine 2023, ciò corrisponde a un dividend yield dello 0,84%. A seguito dell’approvazione dell’Assemblea, Reply distribuirà ai propri azionisti un dividendo pari a 37,3 milioni di Euro. Per l’esercizio 2022 sono stati distribuiti 37,3 milioni di Euro. La tabella seguente fornisce una panoramica dei principali parametri del titolo Reply e della loro sostanziale evoluzione nel corso degli ultimi 5 anni.

La tabella seguente riporta in sintesi l’andamento dei principali parametri del titolo Reply negli ultimi 5 anni.

Azionariato

Alla fine del 2023, il 42,9% delle azioni di Reply era detenuto dai fondatori di Reply. Gli azionisti istituzionali detenevano il 50% delle azioni alla fine del 2022, mentre gli azionisti retail possedevano il 7% delle azioni. L’azionariato istituzionale di Reply ha subito alcuni significativi cambiamenti. Gli investitori statunitensi, il principale paese investitore di Reply, hanno ridotto la loro partecipazione in Reply al 26% della partecipazione istituzionale rispetto al 31% dell’anno precedente. Gli investitori italiani hanno continuato ad aumentare le loro posizioni e sono ora i secondi maggiori investitori, detenendo circa il 24% (2022: 22%). Gli investitori britannici hanno aumentato la loro posizione al 12% delle partecipazioni istituzionali. Gli investitori francesi sono rimasti stabili al 10% delle azioni. In relazione alle partecipazioni rilevanti nel capitale di Reply S.p.A., alla data della presente relazione gli azionisti che direttamente o indirettamente detengono, anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate, partecipazioni superiori al 3% del capitale con diritto di voto sono i seguenti:

Analisti

Nel 2023, il numero di analisti che coprono regolarmente il titolo Reply è rimasto invariato a 8. Mentre si è conclusa una copertura italiana, Reply ha dato il benvenuto a un nuovo analista francese nel suo gruppo di analisti. In linea con il forte sviluppo del titolo Reply, soprattutto nel 4° trimestre, i voti degli analisti sono cambiati gradualmente. 3 rating erano su ”outperform” mentre 5 analisti hanno assunto una posizione ”neutrale” sul titolo. L’obiettivo di prezzo medio per le azioni Reply da parte degli analisti a gennaio 2024 era di 118 Euro.

Dialogo con i mercati dei capitali

Una politica di comunicazione attiva e aperta, che garantisca la tempestiva e continua diffusione delle informazioni, è parte essenziale della strategia IR di Reply. Nel 2023 Reply ha incrementato significativamente il suo già elevato livello di attività con i mercati dei capitali. Nel corso di 20 conferenze e 5 road show, Reply ha illustrato attivamente la propria equity story. Il numero di incontri virtuali con gli investitori è aumentato del 58%. Parallelamente, Reply ha incrementato del 166% il numero di incontri fisici con gli investitori. La maggior parte dei contatti di comunicazione ha riguardato investitori francesi, italiani e britannici. Gli aumenti maggiori sono stati registrati con gli investitori britannici e italiani, dove i contatti sono cresciuti di oltre l’84% nel 2023. Il numero di broker coinvolti nelle attività IR di Reply è aumentato da 11 a 13.
Nell’aprile 2023 Reply è stata selezionata come vincitrice del Financial Attractiveness Award 2023 per le società quotate, assegnato da Arca Fondi, GEA e Harvard Business Review. Il premio viene assegnato alle aziende che, oltre che per i risultati finanziari e reddituali, si sono distinte per la qualità della governance, l’indipendenza gestionale e i processi gestionali strutturati e verificabili. Il premio, giunto nel 2023 alla sua sesta edizione annuale, non è solo una testimonianza di eccellenza, ma anche uno stimolo per gli imprenditori italiani a lasciarsi ispirare dalle best practice del nostro Paese e a considerare le opportunità derivanti dal corretto utilizzo delle risorse finanziarie proprie e di terzi nello sviluppo delle proprie imprese.

La Capogruppo Reply S.p.A.

Premessa

I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Conto economico riclassificato

La Capogruppo Reply S.p.A. gestisce principalmente il coordinamento operativo, la direzione tecnica e di qualità del Gruppo nonché l’amministrazione, la finanza e l’attività di marketing delle società controllate.
Al 31 dicembre 2023 l’organico della Capogruppo era composto da 108 dipendenti (109 dipendenti nel 2022). Reply S.p.A. svolge inoltre attività di fronting commerciale nei confronti di alcuni primari clienti la cui attività di delivery è svolta dalle società operative. I risultati economici della società pertanto non sono rappresentativi dell’andamento economico del Gruppo nel suo complesso e delle performance dei mercati in cui opera. Tale attività è invece riflessa nella voce Ricavi da attività di fronting del conto economico sotto riportato.

Il conto economico della Capogruppo presenta, in sintesi, i seguenti valori:

I Ricavi della gestione caratteristica derivano principalmente dall’addebito di:

  • royalties sul marchio Reply per 58.424 migliaia di Euro (53.611 migliaia di Euro nell’esercizio 2022);

  • attività svolte a livello centrale (shared-services) per le società controllate per 60.154 migliaia di Euro (57.110 migliaia di Euro nell’esercizio 2022);

  • servizi di direzione per 15.634 migliaia di Euro (14.585 migliaia di Euro nell’esercizio 2022).

Il risultato operativo dell’esercizio 2023 risulta positivo per 9.091 migliaia di Euro, dopo aver scontato ammortamenti per 4.445 migliaia di Euro (di cui 326 migliaia di Euro riferiti ad attività materiali, 3.467 migliaia di Euro ad attività immateriali e 651 migliaia di Euro alle attività in diritto d’uso). Il risultato della gestione finanziaria, positivo per 20.835 migliaia di Euro, include interessi attivi su conti correnti per 33.817 migliaia di Euro, interessi passivi per 11.403 migliaia di Euro principalmente relativi al finanziamento al servizio di operazioni di M&A e agli interessi passivi su conti correnti e la quota inefficace dell’IRS per negativi 1.044 migliaia di Euro. Tale risultato comprende, inoltre, differenze cambio nette negative per 2.778 migliaia di Euro. I Proventi da partecipazioni pari a 164.087 migliaia di Euro si riferiscono ai dividendi delle società controllate incassati nel corso del 2023. Gli Oneri da partecipazioni si riferiscono a svalutazioni e perdite consuntivate nell’esercizio da alcune partecipate ritenute non recuperabili sul valore delle stesse. Il risultato netto dell’esercizio 2023, dopo un carico fiscale di 9.343 migliaia di Euro, si attesta a 161.130 migliaia di Euro.

Struttura patrimoniale

La struttura patrimoniale di Reply S.p.A. al 31 dicembre 2023, raffrontata con quella al 31 dicembre 2022, è di seguito riportata:

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023, pari a 276.727 migliaia di Euro, è stato interamente finanziato per 731.290 migliaia di Euro dal patrimonio netto, da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 454.563 migliaia di Euro. Le variazioni intervenute nelle voci patrimoniali sono analizzate ed illustrate nella Nota di commento al bilancio d’esercizio.

Posizione finanziaria netta gestionale

La posizione finanziaria netta gestionale della Capogruppo al 31 dicembre 2023, raffrontata con il 31 dicembre 2022, è così dettagliata:

Il rendiconto finanziario in forma completa è riportato nei prospetti contabili.

Prospetto di raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

Corporate Governance

Il sistema di Corporate Governance adottato da Reply – emittente quotato presso Euronext Star Milan - è aderente alle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane di Borsa Italiana S.p.A.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la Relazione sul sistema di governo societario, che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione al processo di informativa finanziaria. La suddetta Relazione, riferibile all’esercizio 2023, è consultabile sul sito istituzionale della Società, https://www.reply.com. Il Codice di Corporate Governance è a disposizione sul sito di Borsa Italiana S.p.A. https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf.

Dichiarazione dati non finanziari

La società, in conformità a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023, redatta secondo lo standard di rendicontazione ”GRI Standards” è disponibile sul sito Internet del Gruppo, https://www.reply.com.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

Reply offre servizi e soluzioni ad alto contenuto tecnologico in un mercato in cui l’elemento dell’innovazione assume importanza primaria.

Reply considera la ricerca e la continua innovazione asset fondamentale per affiancare i clienti nel percorso di adozione delle nuove tecnologie. Reply dedica risorse ad attività di Ricerca e Sviluppo per ideare e definire prodotti e servizi dall’elevata cifra innovativa, nonché possibili applicazioni delle evoluzioni tecnologiche. In tale contesto, si inserisce altresì l’attività di sviluppo ed evoluzione delle piattaforme proprietarie. Per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze delle aziende, Reply ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali. In particolare, Reply vanta il massimo livello di certificazione sulle tecnologie leader in ambito Enterprise.

Risorse Umane

Le Risorse umane costituiscono un patrimonio di primaria importanza per il Gruppo Reply, che basa la propria strategia sulla qualità dei prodotti e dei servizi, imponendo una continua attenzione alla crescita del personale e all’approfondimento delle necessità professionali, con conseguente definizione di fabbisogni e attività di formazione. Il Gruppo Reply è oggi composto da professionisti provenienti dalle migliori università e politecnici del settore e intende continuare a investire in risorse umane, stringendo rapporti privilegiati e relazioni di collaborazione con diversi poli universitari al fine di rafforzare il proprio organico con personale di alto profilo. I valori che caratterizzano le persone Reply sono l’entusiasmo, l’eccellenza, la metodologia, lo spirito di squadra, l’iniziativa, la capacità di comprendere il contesto in cui si viene chiamati a operare e comunicare con chiarezza le soluzioni proposte. La capacità di immaginare, sperimentare e studiare nuove soluzioni consente di percorrere cammini innovativi in maniera rapida ed efficace. Il Gruppo intende mantenere questo fattore distintivo incrementando gli investimenti dedicati alla formazione e ai rapporti con le università. A fine 2023 i dipendenti del Gruppo erano 14.798 rispetto ai 13.467 del 2022.

General Data Protection Regulation (GDPR)

l modello di governo degli adempimenti privacy della Società rispecchia quanto previsto e richiesto dal vigente Codice in materia di protezione dei dati personali e dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR). Gli adempimenti privacy vengono gestiti uniformemente a livello di Gruppo Reply al fine di mantenere adeguati livelli di coerenza interna e facilitare le relazioni con l’esterno, in particolare quelle con Autorità, Clienti e Fornitori. Per assicurare la conformità al GDPR, Reply ha implementato ed aggiornato un Programma di Compliance GDPR, che ha previsto diverse attività tra le quali:

  • aggiornamento del Modello Organizzativo Privacy del Gruppo;

  • designazione per Region di un Data Protection Officer;

  • riorganizzazione del Team Privacy & Security centrale;

  • predisposizione di canali di contatto col DPO e col Team Privacy & Security mediante ticketing system centrale;

  • aggiornamento del materiale e-learning e di induction relativo ai contenuti sulla protezione dei dati;

  • formazione obbligatoria su GDPR e ICT Security a tutti livelli aziendali;

  • assessment privacy e sicurezza dei Servizi Centrali IT;

  • redazione di Registri delle attività di trattamento dei dati;

  • sviluppo e diffusione di nuovi processi fondamentali per il GDPR, aggiornamento delle policy di protezione dati esistenti, sviluppo e diffusione di linee guida e template contrattuali per GDPR;

  • attività periodiche di verifiche interne sulle Company per la corretta applicazione dei requisiti GDPR nei lavori per i Clienti e negli ingaggi dei Fornitori.

Rapporti infragruppo e con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010. La società, nelle note al bilancio d’esercizio e consolidato, fornisce le informazioni richieste ai sensi dell’art. 154-ter del TUF così come indicato dal Reg. Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, segnalando che non vi sono operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo così come definite dall’art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo. Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nei prospetti allegati al bilancio consolidato e separato di Reply, a cui si rimanda.

Azioni proprie

Alla data di bilancio la Capogruppo possiede n. 133.192 azioni proprie con un valore nominale di 17.315 Euro, il valore di carico a bilancio è pari a 17.122.489 Euro. Nel patrimonio netto della società è iscritta l’apposita riserva indisponibile di eguale ammontare.
Alla data di bilancio la società non possiede azioni o quote di società controllanti.

Strumenti finanziari

In relazione all’uso da parte della società di strumenti finanziari, si precisa che la stessa ha adottato una policy per la gestione dei rischi di tasso, da perseguire mediante strumenti finanziari derivati, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio di tasso sui finanziamenti erogati alla stessa. Tali strumenti finanziari sono considerati principalmente di copertura in quanto riconducibili all’elemento oggetto di copertura (in termini di ammontare e scadenze).

Nella Nota di commento sono fornite le informazioni relative alle citate operazioni.

Pillar 2

Nel mese di dicembre 2021, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato il documento ”Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy – Administrative Guidance on the Global Anti-Base Erosion Model Rules (Pillar Two)”.

In tale ambito, la Commissione Europea ha adottato la Direttiva UE n. 2022/2523 in materia di tassazione minima globale per i gruppi multinazionali di imprese, con obbligo per gli Stati membri di recepire nel proprio ordinamento interno le disposizioni unionali entro il 31 dicembre 2023 e di applicarle dai periodi di imposta che iniziano a decorrere da detta data.

Le regole del Pillar Two intendono garantire, attraverso un sistema di regole comuni, un livello minimo di imposizione effettiva non inferiore al 15% in ogni giurisdizione in cui un gruppo multinazionale opera.

In recepimento della Direttiva n. 2022/2523, l’Italia ha emanato il D.Lgs. 209/2023 con il quale è stata introdotta e disciplinata l’imposta minima integrativa (c.d. Top Up Tax) dovuta dalla controllante capogruppo in relazione alle partecipazioni in imprese localizzate in Paesi a bassa imposizione, sempreché tale Paese non abbia a sua volta introdotto una imposta minima nazionale (c.d. Qualified Domestic Top Up Tax). Le disposizioni nazionali si applicano con riferimento ai periodi di imposta che decorrono a partire dal 31 dicembre 2023 e, pertanto, per Reply a decorrere dal 2024.

Reply ha analizzato i livelli di implementazione delle regole Pillar Two nelle diverse giurisdizioni in cui opera: le disposizioni di implementazione locali, ove già introdotte, si applicano a decorrere dall’esercizio 2024 o seguenti. Pertanto, non vi sono oneri fiscali correnti da rilevare nel presente esercizio. In tale contesto, Reply ha avviato la valutazione degli effetti derivanti dall’applicazione delle regole del Pillar Two a livello nazionale ed estero: tuttavia, a causa della complessità e novità delle regole, nonché della loro incertezza applicativa, gli effetti quantitativi non possono essere, ad oggi, ragionevolmente stimati. Le analisi e le valutazioni propedeutiche all’applicazione del Pillar Two per Reply proseguiranno nel corso dell’anno 2024.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Nel pomeriggio del 28 febbraio 2024 è stato notificato a Reply S.p.A. un decreto di sequestro preventivo emesso, in data 8 febbraio 2024, dal Tribunale di Milano. Con tale decreto sono stati assoggettati a sequestro preventivo alle società e persone fisiche asseritamente coinvolte a vario titolo importi per un totale di circa Euro 322 milioni, di cui 7.949.544,98 € a Reply S.p.A. Da quanto è indicato nel decreto, il reato contestato è quello di cui all’art. 640-ter commi 1 e 3 c.p., nel periodo 2017-2019. Secondo quanto emerge dal Decreto, sarebbe stato posto in essere un meccanismo fraudolento in relazione all’operatore telefonico TIM, che avrebbe consentito di operare attivazioni non richieste da parte degli utenti di c.d. servizi a valore aggiunto (VAS) offerti da c.d. Content Service Provider (CSP), quali, ad esempio, loghi, suonerie etc.; tali attivazioni non richieste avrebbero comportato l’addebito del relativo canone sul credito telefonico degli utenti e quindi avrebbero comportato, tramite un meccanismo di revenue share, ricavi per i soggetti della filiera: dall’operatore telefonico, agli altri operatori, tra cui i CSP (destinatari della maggior parte dei proventi residui) e anche a chi svolgeva ruoli meramente commerciali e tecnici (come Reply). Nel decreto di sequestro sono riportati estratti di dichiarazioni di taluni soggetti che coinvolgerebbero nel predetto meccanismo fraudolento un dipendente di una delle società del Gruppo Reply. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2023 è stato un anno in cui il mondo ha preso coscienza che una nuova grande rivoluzione è alle porte. Nell’ultimo anno, tutti hanno scoperto la pervasività degli strumenti di Generative AI, rimanendone affascinati e in parte soggiogati. Sull’onda di questo entusiasmo, si è creata una naturale e diffusa tendenza a sovrastimare ciò che accadrà nei prossimi due anni, ma allo stesso tempo, si sottostima ampiamente ciò che avverrà in dieci anni.

Di fatto, oggi stiamo vivendo una prima fase di grande accelerazione, in cui, grazie all’intelligenza artificiale, pensiamo semplicemente a migliorare ciò che già sappiamo fare. Nella seconda fase, che inizierà nei prossimi anni, faremo cose che prima non esistevano, creando nuove attività. Infine, ci sarà una terza fase in cui verranno generati nuovi modelli di business, ora ancora non immaginabili, proprio come è successo ad inizio secolo con l’affacciarsi della ”new economy”.

In ogni caso, le direzioni di evoluzione della tecnologia sono ormai definite e toccano tutti i settori, con intelligenza artificiale, AR/VR, robotica, cloud e cybersecurity che si posizionano come le nuove leve competitive su cui si concentreranno, nei prossimi mesi, gran parte degli investimenti ICT delle aziende. Ambiti in cui Reply ha consolidato, negli anni, solide competenze e dove intende posizionarsi, sempre più, come uno dei principali attori.

Parallelamente, la sostenibilità è un altro tema che ha toccato tutti i settori, diventando negli ultimi mesi ancora più rilevante nelle scelte delle aziende. Come Reply, sentiamo una forte responsabilità verso le generazioni future e continueremo ad impegnarci in ambito ambientale per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti di Carbon Neutrality nel 2025 e di emissioni nette zero entro il 2030. Tuttavia, come società di consulenza, sappiamo che il contributo maggiore che possiamo dare alla giusta transizione è quello di mettere al servizio dei clienti le nostre competenze, aiutandoli a gestire gli aspetti di innovazione a supporto della transizione e supportandoli nel modo in cui prodotti e servizi sono progettati per essere più efficienti e sostenibili.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato dell’esercizio

Il Bilancio dell’esercizio 2023 della Reply S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, presenta un utile netto di Euro 161.129.698 e un patrimonio netto al 31 dicembre 2023 di Euro 731.289.889 così costituito:

Il Consiglio di Amministrazione, nel sottoporre all’Assemblea degli Azionisti l’approvazione del Bilancio d’esercizio (Bilancio Separato) al 31 dicembre 2023 che evidenzia un utile netto di Euro 161.129.698, propone che l’Assemblea deliberi:

  • di approvare il Bilancio di Esercizio (Bilancio Separato) di Reply S.p.A. che evidenzia un utile netto di esercizio di Euro 161.129.698

  • di approvare la proposta di destinare l’utile netto di esercizio pari a Euro 161.129.698 nel seguente modo:

    • agli azionisti, un dividendo unitario pari a Euro 1,00 per ciascuna azione ordinaria in circolazione avente diritto, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio, con pagamento del dividendo il 22 maggio 2024, data di stacco cedola il 20 maggio 2024 e record date ai sensi dell’art. 83-terdecies del D.Lgs. n. 58/1998 il 21 maggio 2024;

    • quanto all’importo residuo, a nuovo mediante imputazione alla Riserva Straordinaria, non rendendosi necessario alcun accantonamento alla Riserva Legale avendo la stessa raggiunto il limite del quinto del capitale sociale previsto dall’art. 2430 del Codice Civile;

  • di approvare, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto Sociale, la proposta del Comitato della Remunerazione, di attribuzione agli Amministratori investiti di cariche operative della componente variabile della remunerazione di breve termine mediante una partecipazione agli utili della capogruppo, da stabilirsi in un importo di complessivi Euro 3.800.000.

Torino, 13 marzo 2024

/f/ Mario Rizzante

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Mario Rizzante

 

 

Relazione sulla gestione

Reply - Relazione Finanziaria Annuale 2023