Principali rischi ed incertezze cui Reply S.p.A. e il Gruppo sono esposti
Il Gruppo Reply adotta procedure specifiche per la gestione dei fattori di rischio che possono influenzare i risultati dell’azienda. Tali procedure sono il risultato di una gestione dell’azienda che ha sempre mirato a massimizzare il valore per i propri azionisti ponendo in essere tutte le misure necessarie a prevenire i rischi insiti nell’attività del Gruppo. Reply S.p.A., nella sua posizione di Capogruppo, è di fatto esposta ai medesimi rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo stesso e di seguito elencati. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Bilancio Annuale.
Rischi esterni
Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia
Il mercato della consulenza informatica è legato all’andamento dell’economia dei Paesi industrializzati dove la domanda di prodotti ad alto contenuto tecnologico è più elevata. La congiuntura economica sfavorevole a livello nazionale e/o internazionale ovvero un alto livello di inflazione potrebbero arrestare o ridurre la crescita della domanda con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
In particolare la pandemia Covid-19 continuerà a determinare l’evoluzione dell’economia anche nei prossimi mesi. L’emergenza è infatti tuttora in corso, con andamenti differenti nei paesi dove Reply è presente. La sua evoluzione dipenderà, in gran parte, dall’efficacia e rapidità dei piani vaccinali che i vari paesi hanno iniziato ad attivare.
Si segnala altresì che la recente invasione dell’Ucraina da parte della Russia crea incertezze e tensioni in particolare all’interno dell’Eurozona. Sebbene le relative evoluzioni ed impatti siano ancora incerti e di difficile valutazione, l’intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l’imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche russe, potrebbe avere ripercussioni negative anche significative sull’economia globale, internazionale e italiana, sull’andamento dei mercati finanziari e sul settore energetico.
Rischi connessi all’evoluzione dei servizi legati all’ICT
Il settore dei servizi di consulenza ICT in cui opera il Gruppo è caratterizzato da veloci e profondi cambiamenti tecnologici e da una costante evoluzione della composizione delle professionalità e delle competenze da aggregare nella realizzazione dei servizi stessi, con la necessità di un continuo sviluppo e aggiornamento di nuovi prodotti e servizi, e tempestività nel go to market. Pertanto, il futuro sviluppo dell’attività del Gruppo dipenderà anche dalla capacità di anticipare le evoluzioni tecnologiche ed i contenuti dei propri servizi, anche attraverso significativi investimenti in attività di ricerca e sviluppo, o tramite efficaci ed efficienti operazioni straordinarie.
Rischi connessi alla concorrenza
Il mercato della consulenza ICT è altamente competitivo. Alcuni concorrenti potrebbero essere in grado di ampliare a danno del Gruppo la propria quota di mercato. Inoltre l’intensificarsi del livello di concorrenza, legato anche al possibile ingresso, nei settori di riferimento del Gruppo, di nuovi soggetti dotati di risorse umane, capacità finanziarie e tecnologiche che possano offrire prezzi maggiormente competitivi potrebbe condizionare l’attività del Gruppo e la possibilità di consolidare o ampliare la propria posizione competitiva nei settori di riferimento con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi a variazioni delle esigenze della clientela
Le soluzioni del Gruppo sono soggette a mutamenti tecnologici rapidi che, unitamente alle crescenti o mutate esigenze della clientela e alla loro propria necessità di informatizzazione, si potrebbero tradurre in richieste di sviluppo di attività sempre più complesse che richiedono talvolta impegni eccessivi non proporzionati agli aspetti economici, oppure si potrebbero tradurre in annullamenti, modifiche, posticipi di contratti già in essere. Questo potrebbe, in taluni casi, comportare ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo
Il Gruppo è soggetto alle normative e regolamenti applicabili nei Paesi in cui opera, quali tra le principali, la disciplina in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’ambiente e di tutela dei diritti di proprietà intellettuale, le normative in campo fiscale, la normativa di tutela della privacy, della responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/01, della responsabilità ex L. 262/05.
Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono.
Eventuali violazioni di tali normative potrebbero comportare sanzioni civili, fiscali, amministrative e penali, nonché l’obbligo di eseguire attività di regolarizzazione, i cui costi e responsabilità potrebbero riflettersi negativamente sull’attività del Gruppo e sui suoi risultati.
Rischi connessi alla pandemia
L’evolversi della pandemia di Coronavirus legata alla diffusione del virus SARS-CoV-19 e la comparsa di nuovi ceppi del Coronavirus, se non adeguatamente contenuta, può continuare a determinare significative conseguenze sul piano sanitario, sociale ed economico in tutto il mondo.
Relativamente al personale dipendente, ai fini della gestione dell’emergenza, con l’obiettivo di tutelare la salute e la sicurezza dei dipendenti e dei collaboratori esterni, sono state attivate a livello di Gruppo e locale task force dedicate a monitorare l’evoluzione della situazione e garantire azioni coordinate sulle misure da implementare:
è stato previsto, ove possibile in relazione alla tipologia, il lavoro da remoto, che è stato esteso alla totalità dei dipendenti durante la fase emergenziale;
sono stati resi virtuali tutti gli eventi che prevedevano aggregazione di persone;
sono state stabilite delle regole di accesso alle sedi aziendali e misure per la limitazione del rischio di diffusione del virus.
La gestione del rischio pandemico impatta la normale esecuzione dei processi, sia interni che gestiti tramite fornitori esterni. Per la gestione della crisi derivante dal Covid-19 sono state poste in essere misure ad hoc per assicurare la continuità dei processi operativi. In particolare, le infrastrutture IT sono state adeguate per supportare il ricorso massivo al lavoro da remoto in modalità sicura.
Rischi interni
Rischi relativi alla dipendenza da personale chiave e perdita di know-how
Il successo del Gruppo dipende in larga misura da alcune figure chiave che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo dello stesso, quali il Presidente, l’Amministratore Delegato e gli amministratori esecutivi della Capogruppo Reply S.p.A.. Reply è, inoltre, dotata di un gruppo dirigente in possesso di una pluriennale esperienza nel settore, avente un ruolo determinante nella gestione dell’attività del Gruppo.
La perdita delle prestazioni di una delle suddette figure chiave senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero avere effetti negativi sulle prospettive, sul mantenimento di know-how critico, attività e risultati economici e finanziari del Gruppo. Il management ritiene, in ogni caso, che la Società sia dotata di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare continuità nella gestione degli affari sociali.
Rischi connessi alla dipendenza da clienti
Il Gruppo offre servizi di consulenza prevalentemente ad aziende di medie e grandi dimensioni operanti in mercati differenti (Telco, Manufacturing, Finance, ecc.).
Una parte significativa dei ricavi del Gruppo, seppur in maniera decrescente nel corso degli ultimi anni, è concentrata su un numero relativamente ristretto di clienti, le cui eventuali perdite potrebbero, pertanto, incidere negativamente sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi alla internazionalizzazione
Il Gruppo, nell’ambito della propria strategia di internazionalizzazione, potrebbe essere esposto ai rischi tipici derivanti dallo svolgimento dell’attività su base internazionale, tra cui rientrano quelli relativi ai mutamenti del quadro politico, macroeconomico, fiscale e/o normativo, oltre che alle variazioni del corso delle valute.
Tali accadimenti potrebbero incidere negativamente sulle prospettive di crescita del Gruppo all’estero.
Rischi connessi allo sviluppo del gruppo
La costante crescita delle dimensioni del Gruppo presenta nuove sfide gestionali e organizzative.
Il Gruppo concentra costantemente i propri sforzi per formare i dipendenti e mantenere i controlli interni per prevenire eventuali comportamenti illeciti (quali ad esempio, l’uso improprio o il mancato rispetto di leggi o regolamenti in materia di protezione delle informazioni sensibili o riservate e/o l’uso inappropriato dei siti di social network che potrebbe comportare violazioni della riservatezza, divulgazione non autorizzata di informazioni aziendali riservate o danni alla reputazione).
Se il Gruppo non dovesse continuare ad apportare le opportune modifiche al modello operativo man mano che le esigenze e le dimensioni cambiano, se non implementasse con successo le modifiche, e se non continuasse a sviluppare e implementare i processi e gli strumenti giusti per gestire l’impresa e diffondere la propria cultura e i propri valori fondamentali nei dipendenti, la capacità di competere con successo e raggiungere gli obiettivi aziendali potrebbe essere compromessa.
Rischi connessi ad acquisizioni e altre operazioni straordinarie
Il Gruppo prevede di continuare a perseguire operazioni di acquisizioni strategiche ed investimenti per migliorare e aggiungere nuove competenze, offerte di servizi e soluzioni, e per consentire l’espansione in determinati mercati geografici e di altro tipo.
Ogni investimento realizzato nell’ambito di acquisizioni strategiche e ogni altro futuro investimento in società italiane o straniere può comportare un incremento di complessità nell’operatività del Gruppo e può non esserci assicurazione che tali investimenti generino la redditività attesa nell’ambito dell’acquisizione o decisione di investimento e che si integrino correttamente in termini di standard di qualità, policy e procedure in modo coerente con il resto delle attività operative del Gruppo. Il processo di integrazione può richiedere costi ed investimenti addizionali. Una non adeguata gestione o supervisione dell’investimento effettuato può influenzare negativamente il business, i risultati operativi e gli aspetti finanziari.
Rischi connessi all’inadempimento di impegni contrattuali
Il Gruppo sviluppa soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di elevato valore; i relativi contratti sottostanti, che possono interessare sia personale interno sia collaboratori esterni, possono prevedere l’applicazione di penali per il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi concordati. L’applicazione di tali penali potrebbe avere effetti negativi sui risultati economici e finanziari del Gruppo e sulla reputazione del Gruppo. Il Gruppo ha tuttavia stipulato polizze assicurative, ritenute adeguate, per cautelarsi rispetto ai rischi derivanti da responsabilità professionale per un massimale annuo complessivo ritenuto adeguato rispetto al rischio sottostante. Peraltro, qualora le coperture assicurative non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.
Rischi connessi alle partnership chiave
Il Gruppo, per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze della clientela, ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali.
L’attività che il Gruppo conduce attraverso queste partnership potrebbe variare per una serie di motivi, in quanto le priorità e gli obiettivi dei partner tecnologici possono differire da quelle del Gruppo e non è loro vietato competere con il Gruppo o stringere accordi più stretti con i suoi concorrenti. Le decisioni che il Gruppo prende nei confronti di un partner tecnologico possono influire sulla relazione in corso. Inoltre, i partner tecnologici potrebbero riscontrare una riduzione di domanda della loro tecnologia e/o software, inlfuenzando di conseguenza la domanda di servizi del Gruppo.
Il rischio di non gestire adeguatamente e non sviluppare con successo le relazioni con i partner chiave o di non riuscire ad anticipare e stabilire alleanze efficaci relativamente alle nuove tecnologie, potrebbe influire negativamente sulla capacità di differenziare i servizi, offrire soluzioni all’avanguardia ai clienti o competere efficacemente sul mercato, con possibili conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischi connessi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale
Il successo del Gruppo dipende, in parte, dalla capacità di ottenere la protezione della proprietà intellettuale per le piattaforme, metodologie, processi, software e altre soluzioni proprietarie.
Il Gruppo fa affidamento su una combinazione di politiche e procedure di riservatezza, non divulgazione e altri accordi contrattuali e leggi su brevetti, segreti commerciali, copyright e marchi per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale. Anche laddove otteniamo la protezione della proprietà intellettuale, i diritti di proprietà intellettuale del Gruppo non possono impedire o scoraggiare concorrenti, ex dipendenti o altre terze parti dal reverse engineering delle proprie soluzioni o metodologie e processi proprietari o dallo sviluppo indipendente di servizi o soluzioni simili o duplicati.
Inoltre, il Gruppo potrebbe involontariamente violare diritti altrui ed essere conseguentemente soggetto al risarcimento dei danni. Eventuali reclami o contenziosi in questo settore potrebbero richiedere tempo e denaro, danneggiare la reputazione del Gruppo e/o richiedere di sostenere costi aggiuntivi per ottenere il diritto di continuare a offrire un servizio o una soluzione ai propri clienti.
Il verificarsi di tali rischi potrebbe avere effetti negativi sul vantaggio competitivo e posizionamento di mercato del Gruppo, sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale, nonché sulla reputazione e sulle prospettive di sviluppo della futura attività del Gruppo.
Rischi informatici di sicurezza, gestione e diffusione dati e rischio cyber security
L’attività del Gruppo si basa su reti e sistemi informatici per elaborare, trasmettere e archiviare in modo sicuro le informazioni elettroniche e per comunicare con i propri dipendenti, clienti, partner tecnologici e fornitori. Poiché l’ampiezza e la complessità di questa infrastruttura continuano a crescere, anche a causa della crescente dipendenza e utilizzo di tecnologie mobili, social media e servizi basati su cloud e poiché un numero sempre maggiore di nostri dipendenti sta lavorando da remoto durante la pandemia di coronavirus, aumenta il rischio di incidenti di sicurezza e attacchi informatici.
Tali violazioni potrebbero comportare l’arresto o l’interruzione dei sistemi del Gruppo e di quelli dei nostri clienti, partner tecnologici e fornitori, e la potenziale divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili o riservate, inclusi i dati personali.
In caso di tali azioni, il Gruppo potrebbe essere esposto a potenziali responsabilità, contenziosi e azioni normative o di altro tipo, nonché alla perdita di clienti esistenti o potenziali, danni al brand e alla reputazione, e altre perdite finanziarie. Inoltre, i costi e le conseguenze operative della risposta alle violazioni e dell’attuazione delle misure correttive potrebbero essere significativi.
Fino ad oggi, non vi è stato un attacco di sicurezza informatica che abbia avuto un effetto rilevante sul Gruppo, sebbene non vi sia alcuna garanzia che non ci sarà un impatto rilevante in futuro. Man mano che l’attività e il panorama della sicurezza informatica evolvono, il Gruppo potrebbe anche ritenere necessario effettuare ulteriori significativi investimenti per proteggere dati e infrastruttura.
Peraltro, qualora le coperture assicurative, che includono anche l’assicurazione informatica, non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.
Rischi in tema di responsabilità sociale, ambientale ed etica di business
Negli ultimi anni, la crescente attenzione da parte della collettività alle tematiche sociali, ambientali e di etica del business, nonché l’evoluzione normativa nazionale e internazionale, hanno dato impulso all’esposizione e alla misurazione delle performance non finanziarie, che oggi rientrano a pieno titolo tra i fattori qualificanti di gestione aziendale e capacità competitiva di un’impresa.
A tal proposito, i temi socio-ambientali e di etica del business risultano sempre più integrati nelle scelte strategiche delle aziende e richiamano sempre più l’attenzione dei vari stakeholders attenti alle tematiche di sostenibilità.
Il Gruppo si impegna a gestire le proprie attività di business con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, al sociale, ai rapporti di lavoro, alla promozione dei diritti umani e al contrasto alla corruzione, contribuendo alla diffusione della cultura della sostenibilità nel rispetto delle generazioni future.
Il rischio di non presidiare in maniera adeguata tali tematiche, potrebbe sottoporre il Gruppo a rischi di sanzioni nonché rischi di carattere reputazionale.
Per una trattazione più specifica dei rischi di sostenibilità/ESG si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF), pubblicato sul sito Reply nella sezione Investor-Corporate Governance.
Rischi finanziari
Rischio di credito
Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti.
Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità.
L’esposizione del Gruppo Reply al rischio di credito è costituita dalle perdite potenziali che potrebbero derivare dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Al fine di misurare tale rischio nel tempo, nell’ambito dell’impairment delle proprie attività finanziarie (crediti di natura commerciale verso clienti inclusi), il Gruppo ha applicato in linea con quanto previsto dall’IFRS un modello basato sulle perdite attese (expected credit loss).
Tale esposizione discende principalmente da fattori economico-finanziari generali, dalla possibilità che si verifichino specifiche situazioni di insolvenza di alcune controparti debitrici e da elementi più strettamente tecnico-commerciali o amministrativi.
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti commerciali iscritti in bilancio. Il rischio afferente la componente dei crediti commerciali viene gestito attraverso l’applicazione di specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti.
Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali caratteristiche, sono invece effettuati, accantonamenti sulla base dell’inesigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed).
Il difficile contesto economico e finanziario dei mercati richiede particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile e il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.
Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in valuta locale. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.
Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo ha fatto ricorso, quando ritenuto necessario, all’utilizzo di strumenti derivati designati come ”cash flow hedges”.
L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.
Rischio fiscale
Il rischio di eventuali modifiche alla normativa fiscale ed alla sua applicazione o interpretazione, potrebbe avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando l’aliquota fiscale effettiva.
La Società aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli 117/129 del Testo Unico sulle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Reply S.p.A., società Capogruppo, funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il Gruppo di Società aderenti al Consolidato Fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. I presidi di limitazione del rischio fiscale posti in essere dal management, in termini di verifica di adeguatezza e correttezza degli adempimenti fiscali non possono ovviamente escludere del tutto il rischio di accertamenti tributari.
Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo
Premessa
I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
Andamento dell’esercizio
Il Gruppo Reply ha chiuso l’esercizio 2021 con un fatturato consolidato di 1.483,8 milioni di Euro in crescita del 18,7% rispetto agli 1.250,2 milioni di Euro dell’esercizio 2020.
Positivi tutti gli indicatori di periodo. L’EBITDA consolidato è stato di 262,8 milioni di Euro, in crescita del 26,4% rispetto ai 207,9 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2020.
L’EBIT, da gennaio a dicembre, è stato paria a 209,3 milioni di Euro, in crescita del 23,4% rispetto ai 169,5 milioni di Euro dell’esercizio 2020.
Il risultato netto di gruppo è stato pari a 150,7 milioni di Euro, in aumento del 21,9% rispetto ai 123,6 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2020.
La posizione finanziaria netta gestionale del Gruppo al 31 dicembre 2021 è positiva per 193,2 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta gestionale al 30 settembre 2021 risultava positiva per 244,4 milioni di Euro.
Il 2021 è stato un anno molto positivo per il gruppo, sia in termini di crescita di fatturato che di marginalità. In questi mesi Reply ha continuato ad investire, acquisendo ulteriori quote di mercato in Europa, Inghilterra e in Nord America e ha arricchito di nuove componenti le offerte principali sul cloud, l’intelligenza artificiale, la robotica e i veicoli connessi.
Oggi Reply coniuga una grande solidità finanziaria con una varietà di competenze uniche sul mercato, abbinandole ad una capacità di execution e delivery di altissima qualità.
Il futuro che si prospetta rimane per il momento ancora incerto: se l’emergenza sanitaria appare, al momento sotto controllo nei paesi dove Reply è presente, il recente scoppio della guerra ai confini orientali dell’Europa sta accrescendo una situazione di tensione su tutti i principali mercati con conseguenze a medio e lungo termine difficilmente anticipabili.
In ogni caso il processo di trasformazione verso una nuova economia digitale, iniziato nel 2020, è ormai inarrestabile e apre ampie opportunità di crescita e sviluppo per aziende come Reply. Infrastrutture software di comunicazione ad alta velocità, commercio elettronico, nuove esperienze digitali e una forte accelerazione verso l’automazione e il green tech rappresentano gli elementi fondanti dell’economia dei prossimi anni.
Conto economico consolidato riclassificato
Di seguito si espone il conto economico consolidato riclassificato a valori assoluti e percentuali, raffrontato con i valori dell’esercizio precedente:
RICAVI PER REGION (*)
RICAVI PER LINEE DI BUSINESS
ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria
La struttura patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2021, raffrontata con quella al 31 dicembre 2020, è riportata di seguito:
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2021, pari a 622.683 migliaia di euro, è stato interamente finanziato dal patrimonio netto per 815.895 migliaia di euro da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 193.212 migliaia di euro.
Si segnala che il capitale investito include i Debiti verso azionisti di minoranza e earn-out per complessivi 129.558 migliaia di euro (71.381 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e non sono compresi nella posizione finanziaria netta gestionale. Per l’indebitamento finanziario ESMA si rimanda alla Nota 30.
Di seguito si riporta il dettaglio del capitale circolante netto:
Posizione finanziaria netta gestionale e analisi dei flussi di cassa
Di seguito viene analizzata la variazione intervenuta nelle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti nell’esercizio 2021:
Il rendiconto finanziario consolidato e il dettaglio della cassa e delle altre disponibilità liquide nette in forma completa sono riportati successivamente nei prospetti contabili.
Indicatori alternativi di performance
Nella presente relazione, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria.
Tali indicatori, che vengono anche presentati nella Relazione sulla gestione in occasione delle altre rendicontazioni periodiche non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
Qui di seguito gli indicatori alternativi di performance utilizzati dal Gruppo corredati dalla relativa spiegazione che riflette il loro contenuto e la base di calcolo:
EBIT: corrisponde al Risultato operativo
EBITDA: Utile prima degli interessi, imposte ed ammortamenti che è determinato sommando al Risultato Operativo risultante dal bilancio le voci:
EBT: corrisponde al Risultato ante imposte
Posizione finanziaria netta gestionale: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinata dalla somma delle seguenti voci:
Disponibilità liquide
Attività finanziarie a breve termine
Passività finanziarie a lungo termine
Passività finanziarie a breve termine
Principali operazioni societarie del 2021
Acquisizione Business Elements Group BV
Il 28 maggio, la controllata Reply Sarl ha acquisito la società di diritto Belga Business Elements Groups BV per la quota di 100% per l’importo di 3.628 migliaia di euro. La società offre servizi consulenza e sviluppo applicative su piattaforma microsoft Dynamics CRM.
Acquisizione Comwrap GmbH
Il 28 ottobre la controllata Reply SE ha acquisito il 100% del capitale sociale di Comwrap GmbH leader in Europa di servizi professionali per piattaforme digitali cloud-native basate su Adobe Experience Cloud e Ibexa DXP per un controvalore di Euro 9.560 migliaia di euro.
Acquisizione G Force Demco Ltd
Il 23 dicembre, la controllata Reply Ltd. ha acquisito il 100% del capitale sociale del gruppo G-Force Demco Ltd, (che detiene Gray Matter Ltd e Forcology Ltd) per un controvalore di 4.500 migliaia di sterline. Le società sono specializzate rispettivamente in strategie e soluzioni di marketing per sviluppare le vendite B2B nell’industria automobilistica e supportare i clienti nell’utilizzo dei componenti standard della suite Salesforce e fornire soluzioni basate principalmente sulla configurazione.
Acquisizione Enowa LLC
Il 27 dicembre, la controllata Reply Inc. ha acquisito il 100% del capitale sociale di Enowa LLC, società specializzata nella consulenza e nello sviluppo di soluzioni su tecnologia SAP per un controvalore di 35.225 migliaia di dollari.
Enowa LLC, con sede principale a Philadelphia, è leader nei settori del cloud design e dei servizi a valore aggiunto su tecnologia SAP e annovera tra i propri clienti alcuni dei maggiori gruppi americani attivi nei settori dell’industria chimica, dell’healthcare, dell’energia e dei consumer services.
Acquisizione The Spur Group
Il 31 dicembre, la controllata Reply Inc. ha acquisito il 100% del capitale sociale di The Spur Group, società leader nella consulenza in ambito sales e marketing per un controvalore di 33.821 migliaia di dollari.
The Spur Group, il cui headquarters è a Bellevue (Seattle), lavora con i principali Tech Giants e global brands, tra cui Cisco, Microsoft, Rockwell Automation, Qlik e VMWare nella definizione di strategie di go to market e di posizionamento in ambito digitale coniugando competenze di strategia, marketing, data analysis e modelli operativi.
Reply in borsa
Andamento del titolo Reply
Anche se le azioni hanno recentemente risentito del peggioramento della situazione pandemica, gli investitori possono guardare al 2021 con soddisfazione. L’Euro Stoxx 600, ad esempio, ha guadagnato il 20%, una performance piuttosto buona. Considerando le alternative di investimento sul mercato, risulta evidente che investire in azioni sia stata la scelta migliore nell’ultimo anno. La performance obbligazionaria è stata infatti particolarmente scarsa su scala mondiale. I titoli di Stato hanno fatto rilevare una perdita globale di quasi il 6%.
Il primo semestre del 2021 è stato dominato dal successo delle aziende biotecnologiche e farmaceutiche, che hanno reso disponibili i vaccini contro il Covid-19 già nell’autunno del 2020.
Spinti dalla speranza che le campagne vaccinali potessero superare la pandemia e creare così le condizioni per una normalizzazione della vita sociale ed economica, i prezzi delle azioni sono aumentati bruscamente, anche grazie all’aspettativa di imponenti aiuti fiscali da parte dei governi. Conseguentemente si è instaurata anche una forte ripresa economica, come dimostra l’andamento positivo di molte aziende.
In realtà questo ha segnato la fine dell’andamento positivo del mercato azionario. Sebbene abbiano continuato la loro crescita record, la tendenza al rialzo si è appiattita. Diversi fattori negativi correlati hanno frenato l’impennata dei mercati azionari.
Per Reply il 2021 è stato un altro ottimo anno sul mercato. A parte un breve periodo di debolezza a inizio marzo 2021, dove il titolo ha raggiunto il livello più basso dell’anno - 92,50 euro - il titolo Reply ha registrato un costante trend al rialzo che ha indotto un aumento della quotazione del 91% fino ad inizio settembre.
Le preoccupazioni imminenti sulle nuove varianti di virus e sui livelli di inflazione hanno quindi portato a una fase di significativi aumenti della volatilità. Il forte calo del prezzo delle azioni all’inizio di ottobre è stato sovracompensato e il titolo Reply ha visto la sua performance massima a metà novembre quando ha raggiunto il suo picco a 185,50 euro.
Questa sovraperformance non è stata interamente mantenuta durante il resto dell’anno e il titolo ha chiuso il 2021 con un aumento del valore dell’88%. La capitalizzazione di mercato di Reply ha raggiunto un nuovo livello record di 6,7 miliardi di euro.
Nel gennaio 2022 il titolo Reply ha risentito delle gravi turbolenze del mercato dovute alla variante del virus, all’inflazione e all’inversione dei tassi di interesse. Alla data della presente relazione, le azioni Reply sono scambiate ad un valore inferiore del 10,5% rispetto al loro valore di fine anno.
Nel corso del 2021 l’andamento del titolo Reply è stato molto positivo, infatti ha sovraperformato tutti gli indici italiani (MIB: +23%, FTSE Italy STAR: +45%), tutti gli indici settoriali europei, tra cui l’EuroSTOXX Technology (+37%), e l’S&P 500/IT (+33%).
Prendendo come riferimento il 6 dicembre 2000, data a cui risale l’offerta pubblica iniziale di Reply, il principale indice italiano MIB è migliorato significativamente nel 2021 ma è ancora al 60% rispetto al suo valore iniziale. Nello stesso periodo Reply ha registrato un incremento del suo valore iniziale di quotazione superiore al 4,400%. Nel 2021 Reply ha quasi raddoppiato la creazione di valore aggiungendo 2.085 punti percentuali alla sovraperformance rispetto al MIB.
Il forte aumento del prezzo delle azioni Reply ha indotto significativi miglioramenti rispetto alla quotazione iniziale. Dal terzo trimestre 2021 Reply fa parte dell’indice Euro STOXX 600 e dell’indice FTSE Euro Mid. A dicembre 2021 Reply è entrata a far parte del nuovo mib esg index, un indice blue-chip per l’Italia dedicato alle best practice ESG, reso operativo da Euronext e Vigeo Eiris - Moody’s ESG Solutions.
Liquidità del titolo
Il 2021 ha segnato nuovi record di contrattazione per il titolo Reply in termini di numero di azioni scambiate oltre che del loro controvalore complessivo. Il volume degli scambi di azioni Reply è stato pari a 1,8 miliardi di euro, in crescita del 52% rispetto all’anno precedente. Gli effetti dell’aumento del prezzo delle azioni hanno contribuito alla riduzione del numero di azioni scambiate, che è diminuito del 17%.
A causa del forte andamento rialzista, il titolo Reply è scambiato con un premio rispetto agli altri titoli del comparto, se si considerano le metriche di redditività. Il rapporto tra Enterprise Value (EV) ed EBITDA e quello tra EV ed EBIT a fine 2021 è risultato superiore del 40% rispetto al valore medio degli altri titoli del settore. Rispetto ai ricavi, il titolo Reply è scambiato il 27% al di sopra degli altri titoli del settore.
Dividendi
Le remunerazioni basate sulle prestazioni costituiscono un pilastro essenziale del modello di business orientato alla partnership di Reply. Al pari dei dipendenti, gli azionisti di Reply condividono, sotto forma di dividendi, il risultato operativo sostenibile del gruppo.
Ogni anno questo principio viene bilanciato con il fabbisogno di finanziamento interno degli investimenti di Reply (in nuove startup, nuove tecnologie e potenziali acquisizioni per ampliare ulteriormente il portafoglio di offerta di Reply in Germania, UK, USA, e Francia). Nel 2021 Reply ha realizzato un utile per azione di 4,03 euro, in crescita del 22,1% rispetto al 2020. Per l’esercizio 2021 gli organi sociali di Reply proporranno all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro (dividendo 2020: 0,56 euro). Con riferimento alla quotazione azionaria a fine 2021 ciò corrisponde ad un rendimento pari al 0,45%. Previa approvazione dell’assemblea, Reply distribuirà agli azionisti dividendi per un importo complessivo di 29,9 milioni di euro. Nel 2020 sono stati distribuiti 21 milioni di euro.
La tabella seguente riporta in sintesi l’andamento dei principali parametri del titolo Reply negli ultimi 5 anni.
Azionariato
A fine 2021 il 43% delle azioni sono di proprietà dei fondatori di Reply, il 40% del capitale è detenuto da investitori istituzionali e il 17% è detenuto da azionisti retail. La base degli azionisti istituzionali di Reply ha registrato alcuni cambiamenti significativi. Gli investitori statunitensi, che costituiscono il principale Paese presente nel capitale di Reply, hanno leggermente incrementato la loro proprietà al 26% delle partecipazioni istituzionali rispetto al 23% dell’anno precedente. Gli investitori inglesi sono cresciuti e sono ora al secondo posto con circa il 20% (2020: 6%). Inoltre gli investitori italiani hanno aumentato le loro posizioni al 20% (2020: 16%). I Paesi nordici hanno ridotto la loro posizione al 6,5% (2020: 12%).
In relazione alle partecipazioni rilevanti nel capitale di Reply S.p.A., alla data della presente relazione gli azionisti che direttamente o indirettamente detengono, anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate, partecipazioni superiori al 3% del capitale con diritto di voto sono i seguenti:
Analisti
Il 2021 ha registrato una copertura stabile del titolo Reply da parte di 8 analisti. La riduzione di un analista rispetto allo scorso anno è dovuta alla fusione tra due banche europee. A causa dell’andamento stellare del prezzo delle azioni, gli analisti di copertura hanno assunto una posizione più cauta su Reply: 2 analisti hanno assegnato un rating ”outperform” mentre 5 hanno assunto una posizione ”neutrale” sul titolo, mentre un solo analista ha valutato il prezzo delle azioni sottoperformante. Tutti gli analisti di Reply hanno in media un prezzo obiettivo di 175,30 euro.
Dialogo con i mercati dei capitali
Una politica di comunicazione attiva e aperta che garantisca una diffusione tempestiva e continua delle informazioni è una componente importante della strategia di Investor Relation di Reply. Nel 2021 Reply ha mantenuto un elevato livello di attività sul mercato dei capitali, partecipando a 27 conferenze durante le quali Reply ha illustrato attivamente la propria storia azionaria. A causa della pandemia non sono stati condotti roadshow. In particolare con gli investitori francesi i contatti di comunicazione sono aumentati del 29%. Nel 2021, come nell’anno precedente, l’87% degli incontri con gli investitori si è svolto virtualmente. Il numero di broker che sono stati coinvolti nelle attività IR di Reply è pari a 11. Nell’Institutional Investor Survey 2021 Reply si è classificata al terzo posto tra i migliori team IR degli emittenti small e mid-cap europei sviluppati.
La Capogruppo Reply S.p.A.
Premessa
I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2021 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
Conto economico riclassificato
La Capogruppo Reply S.p.A. gestisce principalmente il coordinamento operativo, la direzione tecnica e di qualità del Gruppo nonché l’amministrazione, la finanza e l’attività di marketing delle società controllate.
Al 31 dicembre 2021 l’organico della Capogruppo era composto da 95 dipendenti (93 dipendenti nel 2020).
Reply S.p.A. svolge inoltre attività di fronting commerciale nei confronti di alcuni primari clienti la cui attività di delivery è svolta dalle società operative. I risultati economici della società pertanto non sono rappresentativi dell’andamento economico del Gruppo nel suo complesso e delle performance dei mercati in cui opera. Tale attività è invece riflessa nella voce Ricavi da attività di fronting del conto economico sotto riportato.
Il conto economico della Capogruppo presenta, in sintesi, i seguenti valori:
I Ricavi della gestione caratteristica derivano principalmente dall’addebito di:
royalties sul marchio Reply per 44.180 migliaia di euro (35.433 migliaia di euro nell’esercizio 2020);
attività svolte a livello centrale (shared-services) per le società controllate per 40.881 migliaia di euro (33.777 migliaia di euro nell’esercizio 2020);
servizi di direzione per 13.323 migliaia di euro (11.656 migliaia di euro nell’esercizio 2020).
Il risultato operativo dell’esercizio 2021 risulta positivo per 9.280 migliaia di euro, dopo aver scontato ammortamenti e svalutazioni per 3.037 migliaia di euro (di cui 178 migliaia di euro riferiti ad attività materiali, 2.431 migliaia di euro ad attività immateriali e 428 migliaia di euro alle attività in diritto d’uso a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16).
Il risultato della gestione finanziaria, positivo per 23.485 migliaia di euro, include interessi attivi conti correnti per 7.936 migliaia di euro, interessi passivi per 1.017 migliaia di euro principalmente relativi al finanziamento al servizio di operazioni di M&A e la quota inefficace dell’IRS per positivi 1.148 migliaia di euro. Tale risultato comprende, inoltre, differenze cambio nette positive per 15.547 migliaia di euro.
I Proventi da partecipazioni pari a 87.689 migliaia di euro si riferiscono ai dividendi delle società controllate incassati nel corso del 2021.
Gli Oneri da partecipazioni si riferiscono a svalutazioni e perdite consuntivate nell’esercizio da alcune partecipate ritenute non recuperabili sul valore delle stesse.
Il risultato netto dell’esercizio 2021, dopo un carico fiscale di 8.888 migliaia di euro, si attesta a 111.244 migliaia di euro.
Struttura patrimoniale
La struttura patrimoniale di Reply S.p.A. al 31 dicembre 2021, raffrontata con quella al 31 dicembre 2020, è di seguito riportata:
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2021, pari a 175.862 migliaia di euro, è stato interamente finanziato per 551.043 migliaia di euro dal patrimonio netto da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 375.181 migliaia di euro.
Le variazioni intervenute nelle voci patrimoniali sono analizzate ed illustrate nella Nota di commento al bilancio d’esercizio.
Posizione finanziaria netta gestionale
La posizione finanziaria netta gestionale della Capogruppo al 31 dicembre 2021, raffrontata con il 31 dicembre 2020, è così dettagliata:
Il rendiconto finanziario in forma completa è riportato nei prospetti contabili.
Prospetto di raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo
In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.
Corporate Governance
Il sistema di Corporate Governance adottato da Reply – emittente quotato presso Euronext Star Milan - è aderente alle indicazioni contenute nel nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane di Borsa Italiana S.p.A.
In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la Relazione sul sistema di governo societario, che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione al processo di informativa finanziaria.
La suddetta Relazione, riferibile all’esercizio 2021, è consultabile sul sito internet della Società www.reply.com.
Il Codice di Corporate Governance, è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf.
Dichiarazione dati non finanziari
La società, in conformità a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021, redatta secondo lo standard di rendicontazione ”GRI Standards” è disponibile sul sito internet del Gruppo www.reply.com.
Altre informazioni
Attività di ricerca e sviluppo
Reply offre servizi e soluzioni ad alto contenuto tecnologico in un mercato in cui l’elemento dell’innovazione assume importanza primaria.
Reply considera la ricerca e la continua innovazione asset fondamentale per affiancare i clienti nel percorso di adozione delle nuove tecnologie.
Reply dedica risorse ad attività di Ricerca e Sviluppo per ideare e definire prodotti e servizi dall’elevata cifra innovativa nonché possibili applicazioni delle evoluzioni tecnologiche.
In tale contesto, si inserisce altresì l’attività di sviluppo ed evoluzione delle piattaforme proprietarie.
Per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze delle aziende, Reply ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali. In particolare Reply vanta il massimo livello di certificazione sulle tecnologie leader in ambito Enterprise.
Risorse Umane
Le Risorse umane costituiscono un patrimonio di primaria importanza per il Gruppo Reply che basa la propria strategia sulla qualità dei prodotti e dei servizi, imponendo una continua attenzione alla crescita del personale e all’approfondimento delle necessità professionali con conseguente definizione di fabbisogni ed attività di formazione.
Il Gruppo Reply è oggi composto da professionisti provenienti dalle migliori università e politecnici del settore e intende continuare ad investire in risorse umane stringendo rapporti privilegiati e relazioni di collaborazione con diversi poli universitari al fine di rafforzare il proprio organico con personale di alto profilo.
I valori che caratterizzano le persone Reply sono l’entusiasmo, l’eccellenza, la metodologia, lo spirito di squadra, l’iniziativa, la capacità di comprendere il contesto in cui si viene chiamati ad operare e di comunicare con chiarezza le soluzioni proposte. La capacità di immaginare, sperimentare e studiare nuove soluzioni consente di percorrere cammini innovativi in maniera rapida ed efficace. Il Gruppo intende mantenere questo fattore distintivo incrementando gli investimenti dedicati alla formazione e ai rapporti con le università. A fine 2021 i dipendenti del Gruppo erano 10.579 rispetto ai 9.059 del 2020.
General Data Protection Regulation (GDPR)
Il modello di governo degli adempimenti privacy della Società rispecchia quanto previsto e richiesto dal vigente Codice in materia di protezione dei dati personali e dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR). Gli adempimenti privacy vengono gestiti uniformemente a livello di Gruppo Reply al fine di mantenere adeguati livelli di coerenza interna e facilitare le relazioni con l’esterno, in particolare quelle con autorità, clienti e fornitori.
Per assicurare la conformità al GDPR Reply ha implementato ed aggiornato un Programma di Compliance GDPR, che ha previsto diverse attività tra le quali:
aggiornamento del Modello Organizzativo Privacy del Gruppo;
designazione per Region di un Data Protection Officer;
riorganizzazione del Team Privacy & Security centrale;
predisposizione di canali di contatto col DPO e col Team Privacy & Security mediante ticketing system centrale;
aggiornamento del materiale e-learning e di induction relativo ai contenuti sulla protezione dei dati;
formazione obbligatoria su GDPR e ICT Security a tutti livelli aziendali;
assessment privacy e sicurezza dei Servizi Centrali IT;
redazione di Registri delle attività di trattamento dei dati;
sviluppo e diffusione di nuovi processi fondamentali per il GDPR, aggiornamento delle policy di protezione dati esistenti, sviluppo e diffusione di linee guida e template contrattuali per GDPR;
attività periodiche di verifiche interne sulle Company per la corretta applicazione dei requisiti GDPR nei lavori per clienti e negli ingaggi dei fornitori.
Rapporti infragruppo e con parti correlate
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010. La società nelle note al bilancio d’esercizio e consolidato fornisce le informazioni richieste ai sensi dell’art. 154-ter del TUF così come indicato dal Reg. Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, segnalando che non vi sono operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo così come definite dall’art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo. Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nei prospetti allegati al bilancio consolidato e separato di Reply, a cui si rimanda.
Azioni proprie
Alla data di bilancio la Capogruppo possiede n. 70.828 azioni proprie con un valore nominale di 9.208 euro, il valore di carico a bilancio è pari a 7.219.996 euro. Nel patrimonio netto della società è iscritta l’apposita riserva indisponibile di eguale ammontare. Alla data di bilancio la società non possiede azioni o quote di società controllanti.
Strumenti finanziari
In relazione all’uso da parte della società di strumenti finanziari, si precisa che la stessa ha adottato una policy per la gestione dei rischi di tasso, da perseguire mediante strumenti finanziari derivati, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio di tasso sui finanziamenti erogati alla stessa. Tali strumenti finanziari sono considerati principalmente di copertura in quanto riconducibili all’elemento oggetto di copertura (in termini di ammontare e scadenze).
Nella Nota di commento sono fornite le informazioni relative alle citate operazioni.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Pur nella complessità della situazione contingente, da inizio anno Reply ha ulteriormente consolidato la propria leadership sulle nuove tecnologie e la trasformazione digitale, investendo in nuove competenze ed estendendo la propria presenza geografica. In particolare Reply ha lavorato a fianco dei principali clienti con progetti volti, non solo, ad aiutarli ad uscire più rapidamente dalla crisi, ma anche a cogliere le nuove opportunità di business portate da un mondo molto più digitale, connesso e automatizzato. Le direzioni di evoluzione sono molteplici e toccano tutti i settori. Ad esempio, intelligenza artificiale, robotica e internet degli oggetti stanno rivoluzionando non solo i prodotti, ma anche il modo in cui questi vengono concepiti, realizzati e venduti, andando a modificare significativamente le fabbriche, i processi di produzione e le intere value chain.
Un ambito che sta impattando tutti i settori è quello della sostenibilità: un concetto ad oggi molte volte ancora astratto, ma che, da alcuni mesi è divenuto sempre più preponderante nelle scelte delle aziende. Come Reply sentiamo molto questa responsabilità verso le generazioni future e, seppur appartenendo ad un settore a basso impatto ambientale il nostro impegno è totale, sia nel lavorare per ridurre al minimo le nostre emissioni nei prossimi anni, sia nel definire una serie di offerte di servizi consulenziali e tecnologici in grado di sostenere le aziende in un processo di transizione verso net-zero.
I primi mesi del 2022 sono, infine, stati caratterizzati da una improvvisa accelerazione della crisi ai confini orientali europei, sfociata in una guerra che sta mettendo a dura prova l’economia, la società civile e la tenuta stessa dei sistemi economici. A tal proposito si sottolinea che la struttura organizzativa (incluso l’ecosistema dei fornitori), la solidità finanziaria del Gruppo, la diversificazione del business su vari paesi, mercati e settori industriali, ha consentito, ad oggi, di assorbirne tutti gli effetti indiretti, grazie all’implementazione di azioni locali volte a minimizzare gli impatti sulle attività operative.
Evoluzione prevedibile della gestione
Lo scenario futuro rimane, per il momento, ancora incerto: se l’emergenza sanitaria appare, al momento sotto controllo nei paesi dove siamo presenti, il recente scoppio della guerra ai confini orientali dell’Europa sta accrescendo una situazione di tensione su tutti i principali mercati con conseguenze a medio e lungo termine difficilmente anticipabili. In ogni caso il processo di trasformazione verso una nuova economia digitale, iniziato nel 2020, è ormai inarrestabile e apre ampie opportunità di crescita e sviluppo per aziende come la nostra. Infrastrutture software di comunicazione ad alta velocità, commercio elettronico, nuove esperienze digitali e una forte accelerazione verso l’automazione e il green tech continuano a rappresentare gli elementi fondanti dell’economia dei prossimi anni.
Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato dell’esercizio
Il Bilancio dell’esercizio 2021 della Reply S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, presenta un utile netto di euro 111.243.694 e un patrimonio netto al 31 dicembre 2021 di Euro 551.042.871 così costituito:
Il Consiglio di Amministrazione nel sottoporre all’Assemblea degli Azionisti l’approvazione del Bilancio d’esercizio (Bilancio Separato) al 31 dicembre 2021 che evidenzia un utile netto di Euro 111.243.694 propone che l’Assemblea deliberi:
di approvare il Bilancio di Esercizio (Bilancio Separato) di Reply S.p.A. che evidenzia un utile netto di esercizio di Euro 111.243.694;
di approvare la proposta di destinare l’utile netto di esercizio pari a Euro 111.243.694 nel seguente modo:
agli azionisti, un dividendo unitario pari a Euro 0,80 per ciascuna azione ordinaria in circolazione avente diritto, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio, con pagamento del dividendo il 25 maggio 2022, data di stacco cedola il 23 maggio 2022 e record date ai sensi dell’art. 83-terdecies del D.Lgs. n. 58/1998 il 24 maggio 2022;
quanto all’importo residuo, a nuovo mediante imputazione alla Riserva Straordinaria, non rendendosi necessario alcun accantonamento alla Riserva Legale avendo la stessa raggiunto il limite del quinto del capitale sociale previsto dall’art. 2430 del Codice Civile;
di approvare, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto Sociale, la proposta del Comitato della Remunerazione, di attribuzione agli Amministratori investiti di cariche operative della componente variabile della remunerazione di breve termine mediante una partecipazione agli utili della capogruppo, da stabilirsi in un importo di complessivi Euro 3.783.000.
Torino, 15 marzo 2022
/f/ Mario Rizzante
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Mario Rizzante