Bilancio
consolidato al
31 dicembre 2015
Conto economico consolidato (*)
Conto economico complessivo consolidato
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata (*)
Variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
note di commento
NOTA 1 - Informazioni generali
Reply [MTA, STAR: REY] è specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali. Costituita da un modello a rete di aziende altamente specializzate, Reply affianca i principali gruppi industriali europei appartenenti ai settori Telco & Media, Manufacturing & Retail, Banche e Assicurazioni e Pubblica Amministrazione nella definizione e nello sviluppo di modelli di business abilitati dai nuovi paradigmi del Big Data, Cloud Computing, CRM, Mobile, Social Media and Internet of Things. I servizi di Reply includono: consulenza, system integration, application management e business process outsourcing (www.reply.com).
NOTA 2 - Principi contabili e criteri di consolidamento
Conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio consolidato è predisposto nel rispetto dei principi contabili internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board e omologati dall’Unione Europea. Per “IFRS” si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dal precedente Standing Interpretations Committee (SIC). Il Gruppo Reply ha adottato gli IFRS a partire dal 1° gennaio 2005, in seguito all’entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606 del luglio 2002.
Il bilancio consolidato è stato inoltre predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in materia di schemi di bilancio, in applicazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.
Principi generali
Il bilancio consolidato è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, per i quali, ai sensi dello IAS 39, viene adottato il criterio del fair value.
Il bilancio è redatto sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25, IAS 1) sulla continuità aziendale.
Il presente bilancio consolidato è stato redatto in euro arrotondando gli importi alle migliaia e viene comparato con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente, redatto sulla base di criteri omogenei.
Di seguito sono fornite le indicazioni circa gli schemi di bilancio adottati rispetto a quelli indicati dallo IAS 1, i più significativi principi contabili ed i connessi criteri di valutazione adottati nella redazione del presente bilancio consolidato.
Prospetti e schemi di bilancio
Il presente bilancio consolidato è costituito dal conto economico, conto economico complessivo, situazione patrimoniale-finanziaria, variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidato, corredati dalle presenti note di commento.
Il Gruppo adotta una struttura di conto economico con rappresentazione delle componenti di costo ripartite per natura, struttura idonea a rappresentare il business del Gruppo stesso e in linea con il settore di appartenenza.
La situazione patrimoniale-finanziaria è redatta secondo lo schema che evidenzia la ripartizione fra attività e passività correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è presentato secondo il metodo indiretto.
Per ciascuna voce significativa riportata nei suddetti prospetti sono indicati i rinvii alle successive note di commento nelle quali viene fornita la relativa informativa e sono dettagliate la composizione e le variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente.
Si segnala inoltre che al fine di adempiere alle indicazioni contenute nella Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”, sono stati predisposti in aggiunta ai prospetti obbligatori appositi prospetti di conto economico e situazione patrimoniale-finanziaria, con l’indicazione distinta degli ammontari significativi delle posizioni o transazioni con le parti correlate.
Criteri di consolidamento
Società controllate
Il bilancio consolidato include il bilancio della società Capogruppo e delle imprese da essa controllate redatti al 31 dicembre. Si ha il controllo su un’impresa quando la società controllante ha il potere di determinare le politiche finanziarie e operative di un’altra impresa in modo tale da ottenere benefici dalla sua attività.
I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell’esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall’effettiva data di acquisizione fino all’effettiva data di cessione.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
Tutte le operazioni intercorse fra le imprese del Gruppo ed i relativi saldi sono eliminati nel processo di consolidamento.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. Ai sensi dello IFRS 10, la perdita complessiva (comprensiva dell’utile/perdita dell’esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine periodo sono state imputate alle riserve del patrimonio netto consolidato.
Aggregazioni di imprese
L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio, delle attività date, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti finanziari emessi dal gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita. I costi direttamente attribuibili all’aggregazione sono spesati quando sostenuti.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispettano le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) che sono classificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate a valori correnti meno i costi di vendita.
La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di Gruppo nei valori correnti delle suddette attività e passività è iscritta come avviamento ed è classificata come attività immateriale a vita indefinita.
L’interessenza degli azionisti di minoranza nell’impresa acquisita è inizialmente valutata in misura pari alla loro quota dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali iscritte.
Le opzioni di vendita a valere sulle quote di minoranza delle controllate, sono contabilizzate conformemente a quanto previsto dallo IAS 32, iscrivendo quindi, a seconda dei casi, la presenza e la determinabilità del corrispettivo dovuto alle minoranze in caso di esercizio delle opzioni stesse.
Partecipazioni in imprese collegate
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza significativa, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione di eventuali casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.
Con riferimento alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad eccezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore dell’attività trasferita.
Per quanto concerne le partecipazioni in imprese collegate detenute, per via diretta o per via indiretta attraverso Venture Capital o simili entità, al fine di realizzare capital gain (utili di capitale), queste sono valutate al fair value (valore equo). Tale trattamento è consentito dalla IAS 28 “Partecipazioni in società collegate”, che richiede che tali investimenti siano esclusi dal suo ambito e siano designati, dal momento della rilevazione iniziale, al fair value rilevato a conto economico e contabilizzate secondo le disposizioni dello IAS 39 “strumenti finanziari: rilevazione e valutazione ‘, ed ogni sua variazione viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) nell’esercizio in cui si è verificata.
Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.
Consolidamento di imprese estere
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono stati utilizzati i tassi puntuali di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere. L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo. In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell’area euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.
Di seguito i tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci 2015 e 2014 delle società in valuta estera:
Attività materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore.
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivi di eventuali oneri accessori e i costi diretti necessari a rendere l’attività disponibile per l’uso.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto dei relativi valori residui, in funzione della loro stimata vita utile applicando le seguenti aliquote:
La recuperabilità del loro valore è verificata secondo i criteri previsti dallo IAS 36, illustrati nel paragrafo “Perdita di valore (“Impairment”) delle presenti Note di commento.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni in affitto sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono ed ammortizzate al minore tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.
Le attività detenute in seguito a contratti di locazione finanziaria attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati in base alla loro vita utile stimata come per le attività detenute in proprietà oppure, se inferiore, in base ai termini di scadenza dei contratti di locazione.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al conto economico dell’esercizio.
Avviamento
L’avviamento è un’attività immateriale a vita utile indefinita che deriva dalle aggregazioni aziendali contabilizzate con il metodo dell’acquisizione e rappresenta l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata alla data di acquisizione.
L’avviamento non è assoggettato ad ammortamento sistematico, ma sottoposto a verifica annuale di ricuperabilità ( Impairment test), o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un’impresa controllata, il valore residuo dell’avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.
Altre attività immateriali
Le attività immateriali sono attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita.
Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.
In caso di attività immateriali acquisite per le quali la disponibilità per l’uso e i relativi pagamenti sono differiti oltre i normali termini, il valore d’acquisto e il relativo debito vengono attualizzati rilevando gli oneri finanziari impliciti nel prezzo originario.
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
I costi di sviluppo sono capitalizzabili a condizione che il costo sia attendibilmente determinabile e che sia dimostrabile che l’attività è in grado di produrre benefici economici futuri.
Le attività immateriali internamente generate derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo (quali soluzioni informatiche) sono iscritte nell’attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:
-
l’attività è identificabile (come ad esempio software o nuovi processi);
-
è probabile che l’attività creata genererà benefici economici futuri;
-
i costi di sviluppo dell’attività possono essere misurati attendibilmente.
Tali attività immateriali sono ammortizzate in coincidenza con la commercializzazione o con l’utilizzo delle stesse. Fino ad allora, sempre che siano rispettate le condizioni sopra specificate, le stesse sono classificate tra le immobilizzazioni in corso. L’ammortamento è conteggiato su base lineare lungo le relative vite utili.
Quando le attività generate internamente non possono essere iscritte in bilancio, i costi di sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio nel quale sono sostenuti.
Attività immateriali a vita utile indefinita
Le attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi che non hanno limitazioni in termini di vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, secondo i criteri previsti dallo IAS 36, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Perdite di valore (“Impairment”)
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’eventuale importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.
Le attività immateriali a vita utile indefinita tra cui l’avviamento vengono verificate annualmente e ogniqualvolta vi è un’indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sono perdite di valore.
L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati, al netto delle imposte, sono scontati al loro valore attuale applicando un tasso di sconto netto imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Il valore d’uso è determinato al netto dell’effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte. La valutazione è effettuata per singole attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo (cd. Cash generating unit).
Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, esso è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel conto economico immediatamente. Quando il valore di iscrizione della Cash generating unit comprensivo dell’avviamento ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria all’avviamento; l’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all’avviamento è imputata pro-quota al valore delle attività che costituiscono la Cash generating unit.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia valutata a valore rivalutato, nel cui caso il ripristino di valore è imputato alla riserva di rivalutazione.
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente agli Altri utili/(perdite) complessivi fintantoché esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli Altri utili/(perdite) complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Le partecipazioni per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.
Gli eventuali dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi/(oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni.
In caso di svalutazione per perdite di valore il costo viene imputato al conto economico; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti della svalutazione effettuata.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in apposito fondo rischi nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Attività finanziarie correnti e non correnti
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio nel momento in cui il Gruppo diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento.
Le attività finanziarie sono rilevate e stornate dal bilancio sulla base della data di operazione e sono inizialmente valutate al costo, inclusivo degli oneri direttamente connessi con l’acquisizione.
Alle date di bilancio successive, le attività finanziarie che il Gruppo ha l’intenzione e la capacità di detenere fino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, al netto delle svalutazioni effettuate per riflettere le perdite di valore, e sono classificate tra le attività finanziarie non correnti.
Le attività finanziarie diverse da quelle detenute fino alla scadenza sono classificate come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita, e sono valutate ad ogni fine periodo al fair value. Quando le attività finanziarie sono detenute per la negoziazione, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati al conto economico del periodo; per le attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.
Tali attività sono classificate nelle attività finanziarie correnti.
Trasferimento di attività finanziarie
Il Gruppo rimuove dal proprio bilancio le attività finanziarie quando, e soltanto quando, i diritti contrattuali ai flussi finanziari derivanti dalle attività si estinguono o il Gruppo trasferisce l’attività finanziaria. In caso di trasferimento dell’attività finanziaria:
-
se l’entità trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, il Gruppo rimuove l’attività finanziaria dal bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti con il trasferimento;
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se il Gruppo mantiene sostanzialmente tutti i rischi e i benefici della proprietà delle attività finanziarie, continua a rilevare l’attività finanziaria;
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se il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, determina se ha mantenuto o meno il controllo dell’attività finanziaria. In questo caso;
-
se il Gruppo non ha mantenuto il controllo, rimuove l’attività finanziaria dal proprio bilancio e rileva separatamente come attività o passività eventuali diritti ed obbligazioni originati o mantenuti nel trasferimento;
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se il Gruppo ha mantenuto il controllo, continua a rilevare l’attività finanziaria nella misura del coinvolgimento residuo nell’attività finanziaria;
Al momento della rimozione delle attività finanziarie dal bilancio, la differenza tra il valore contabile delle attività e i corrispettivi ricevuti o ricevibili a fronte del trasferimento delle attività è rilevata nel conto economico.
Rimanenze
Le rimanenze sono prevalentemente rappresentate dai lavori in corso su ordinazione. Quando il risultato di una specifica commessa può essere stimato con attendibilità, i ricavi e i costi riferibili alla relativa commessa sono rilevati rispettivamente come ricavi e costi in relazione allo stato di avanzamento dell’attività alla data di chiusura del bilancio, in base al rapporto fra i costi sostenuti per l’attività svolta fino alla data di bilancio e i costi totali stimati di commessa, salvo che questo non sia ritenuto rappresentativo dello stato di avanzamento della commessa.
Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente.
Quando il risultato di un contratto non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell’esercizio nel quale essi sono sostenuti.
Quando è probabile che i costi totali di commessa siano superiori rispetto ai ricavi contrattuali, la perdita attesa è immediatamente rilevata come costo. Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività.
Le rimanenze di prodotti sono valutate al minore fra costo e valore netto di realizzo. Il costo comprende i materiali diretti e, ove applicabile, la mano d’opera diretta, le spese generali di produzione e gli altri costi che sono sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali. Il costo è calcolato utilizzando il metodo del costo medio ponderato.
Crediti e debiti commerciali e altre attività e passività correnti
I crediti e i debiti commerciali e le altre attività e passività correnti sono rilevati al valore nominale ridotto da un’appropriata svalutazione per riflettere la stima del valore di realizzo.
Le svalutazioni dei crediti commerciali sono determinate in misura pari alla differenza tra il valore di carico dei crediti e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati.
I crediti e i debiti espressi in valuta extra UEM sono stati valutati al cambio di fine periodo rilevato dalla Banca Centrale Europea.
Disponibilità liquide
La voce relativa alle disponibilità liquide include cassa e conti correnti bancari e depositi rimborsabili a domanda e altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono rilevate al costo ed iscritte a riduzione del patrimonio netto, gli utili e le perdite da negoziazione delle stesse vengono rilevati in una apposita riserva di patrimonio netto.
Passività finanziarie e strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Le passività finanziarie e gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dal Gruppo sono classificati secondo la sostanza degli accordi contrattuali che li hanno generati e in accordo con le rispettive definizioni di passività e di strumenti rappresentativi di patrimonio netto. Questi ultimi sono definiti come quei contratti che danno diritto a beneficiare degli interessi residui nelle attività del Gruppo dopo aver dedotto le sue passività.
I principi contabili adottati per specifiche passività finanziarie e strumenti di patrimonio netto sono indicati nel prosieguo:
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Prestiti bancari
I prestiti bancari fruttiferi e gli scoperti bancari sono rilevati in base agli importi incassati, al netto dei costi dell’operazione e successivamente valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
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Strumenti rappresentativi di patrimonio netto
Gli strumenti rappresentativi di patrimonio netto emessi dalla Società sono rilevati in base all’importo incassato, al netto dei costi diretti di emissione.
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Passività finanziarie non correnti
I debiti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortizzato.
Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura
Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale, adeguata documentazione che la copertura sia altamente efficace e tale efficacia possa essere attendibilmente misurata. La copertura stessa deve essere altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste, sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico.
Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell’attività o della passività.
Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l’elemento sottostante (l’impegno contrattuale o l’operazione prevista) incide sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un’esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata dalle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch’essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value di eventuali coperture non più efficaci sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, termina, o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l’operazione prevista si verifica effettivamente. Se l’operazione oggetto di copertura si prevede non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti immediatamente nel conto economico.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
Benefici a dipendenti
Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.
Per le società italiane con meno di 50 dipendenti, il Trattamento di fine rapporto (“TFR”) rimane un “post-employment benefit”, del tipo “defined benefit plan”, il cui ammontare già maturato deve essere proiettato per stimarne l’importo da liquidare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e successivamente attualizzato, utilizzando il “Projected unit credit method”. Tale metodologia attuariale si basa su ipotesi di natura demografica e finanziaria per effettuare una ragionevole stima dell’ammontare dei benefici che ciascun dipendente aveva già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.
Attraverso la valutazione attuariale si imputano al conto economico nella voce “Lavoro” il current service cost che definisce l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti e tra gli “Oneri/Proventi finanziari” l’interest cost che costituisce l’onere figurativo che l’impresa sosterrebbe chiedendo al mercato un finanziamento di importo pari al TFR.
Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati direttamente nel patrimonio netto senza mai transitare a conto economico.
Piani pensione
Alcuni dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali.
Nel caso dei piani pensionistici a contribuzione definita, il costo annuo è iscritto a conto economico nel momento in cui viene erogato il servizio correlato al piano stesso.
L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti è determinato sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo dell’“ongoing single premiums”. La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano.
Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale
La Società applica i principi previsti dall’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”.
I pagamenti basati su azioni regolati tramite strumenti di equity (“Stock option”) sono valutati al fair value alla data dell’assegnazione. Tale valore viene imputato a conto economico, con contropartita il patrimonio netto, in modo lineare lungo il periodo di maturazione dei diritti (vesting period). Il fair value dell’opzione, misurato al momento dell’assegnazione, è valutato utilizzando modelli di matematica finanziaria, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. In seguito all’esercizio delle opzioni deliberate negli anni precedenti, la Società non ha piani di stock options.
Per quanto riguarda le operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa, la Società rileva i costi attesi e le passività assunte al fair value della passività man mano che maturano i diritti a ricevere tali pagamenti, considerando i termini e le condizioni in base ai quali sono stati assegnati tali diritti. Fino a quando la passività non viene estinta, la società ricalcola il fair value a ciascuna data di chiusura di bilancio e alla data di regolamento, rilevando a conto economico le variazioni di fair value.
Fondi rischi
I fondi per rischi ed oneri sono costi ed oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Sono stanziati esclusivamente in presenza di una obbligazione attuale, conseguente a eventi passati, che può essere di tipo legale, contrattuale oppure derivare da dichiarazioni o comportamenti dell’impresa che determinano valide aspettative nelle persone coinvolte (obbligazioni implicite).
Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio quando il Gruppo ha un’obbligazione presente quale risultato di un evento passato ed è probabile che sarà richiesto di adempiere all’obbligazione. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all’obbligazione alla data di bilancio e sono attualizzati quando l’effetto è significativo.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che affluiranno al Gruppo dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti derivanti dalla proprietà o al compimento della prestazione.
Le vendite di beni sono riconosciute quando i beni sono spediti e la società ha trasferito all’acquirente i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà dei beni. I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.
Imposte
Le imposte dell’esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite.
Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell’esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili.
Le imposte sul reddito correnti sono iscritte, per ciascuna società, in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta spettanti.
Le imposte differite sono le imposte che ci si aspetta di pagare o di recuperare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell’imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano dall’iscrizione iniziale di attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile.
Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l’annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.
Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.
Le imposte differite sono calcolate in base all’aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell’attività o dell’estinzione della passività. Le imposte differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte differite sono imputate al patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando si riferiscono ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta.
In caso di variazioni del valore contabile di attività e passività fiscali differite derivanti da una modifica delle aliquote fiscali o delle relative normative, l’imposta differita risultante viene rilevata nel conto economico, a meno che riguardi elementi addebitati o accreditati in precedenza al patrimonio netto.
Dividendi
I dividendi sono contabilizzati nel periodo contabile in cui viene deliberata la distribuzione.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato prendendo a riferimento il risultato economico del Gruppo e la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo di riferimento. Dal calcolo sono escluse le azioni proprie.
L’utile diluito per azione è pari all’utile per azione rettificato per tenere conto della teorica conversione di tutte le potenziali azioni, ovvero di tutti gli strumenti finanziari potenzialmente convertibili in azioni ordinarie aventi effetto diluitivo.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, l’ammontare dei costi sostenuti per attività di sviluppo, la valutazione dei lavori in corso su ordinazione, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.
In questo contesto si segnala che la situazione causata dall’attuale crisi economica e finanziaria ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione, fondo rischi, avviamento e le imposte differite attive.
Cambiamenti di principi contabili
I principi contabili di nuova adozione da parte del Gruppo e i loro effetti sono descritti nel paragrafo successivo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015”. Non vi sono stati ulteriori cambiamenti oltre quelli descritti nel succitato paragrafo.
Cambiamenti di stima e riclassifiche
Si segnala che alla data di riferimento del bilancio non vi sono stime significative connesse a eventi futuri incerti e altre cause di incertezza che possano causare rettifiche significative ai valori delle attività e delle passività entro l’esercizio successivo.
ALTRI PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2015
Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti
Lo IAS 19 richiede ad un’entità di considerare, nella contabilizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi dei dipendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di servizio come beneficio negativo. Questa modifica chiarisce che, se l’ammontare dei contribuiti è indipendente dal numero di anni di servizio, all’entità è permesso di riconoscere questi contributi come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché allocare il contributo ai periodi di servizio. Questa modifica, adottata anticipatamente dal 1 gennaio 2015, non è rilevante per il Gruppo, dato che nessuna delle entità che fanno parte del Gruppo ha dei piani che prevedono contributi dei dipendenti o di terze parti.
IFRIC 21 Tributi
L’ IFRIC 21 è in vigore per gli esercizi che hanno inizio al 1 Gennaio 2014 o successivamente e si applica retrospettivamente. È applicabile a tutti i pagamenti imposti per legge dal Governo diversi da quelli già trattati in altri principi (ad esempio dallo IAS 12 imposte sul reddito) e da quelli per multe o altre sanzioni per violazioni della legge. L’interpretazione chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l’evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. L’interpretazione chiarisce anche che la passività matura progressivamente solo se l’evento a cui è legato il pagamento si verifica lungo un arco temporale previsto per legge. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. L’interpretazione richiede che questi principi sono applicati anche ai bilanci intermedi.
Questa modifica è in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal 17 giugno 2014 o successivamente, e non ha determinato effetti sul Gruppo.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2010-2012
Questi miglioramenti sono stati adottati anticipatamente dal 1 gennaio 2015. Riguardano una serie di modifiche agli IFRS, in risposta a otto temi affrontati durante il ciclo 2010-2012. Essi si riferiscono in gran parte a chiarimenti, quindi la loro adozione non ha avuto impatti significativi sul presente bilancio consolidato.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2011-2013
Questi miglioramenti sono in vigore dal 1 luglio 2014 ed il Gruppo li ha applicati per la prima volta in questo bilancio consolidato semestrale abbreviato. Riguardano una serie di modifiche agli IFRS, in risposta a quattro temi affrontati durante il ciclo 2011-2013. Essi si riferiscono in gran parte a chiarimenti, quindi la loro adozione non ha avuto impatti significativi sul presente bilancio consolidato.
PRINCIPI EMANATI MA NON ANCORA IN VIGORE
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore.
IFRS 9 Strumenti finanziari
Nel Luglio 2014, lo IASB ha emesso la versione finale dell’IFRS 9 Strumenti Finanziari che sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell’IFRS 9. L’ IFRS 9 riunisce tutti e tre gli aspetti relativi al progetto sulla contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. L’IFRS 9 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata. Con l’eccezione dell’hedge accounting, è richiesta l’applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l’informativa comparativa. Per quanto riguarda l’hedge accounting, il principio si applica in linea generale in modo prospettico, con alcune limitate eccezioni. Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto conseguenti l’applicazione del nuovo principio. Sarà svolta in futuro un’analisi di maggior dettaglio per determinare gli effetti.
IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers
L’IFRS 15 è stato emesso a Maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L’IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l’entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l’applicazione anticipata. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della piena applicazione retrospettica. La valutazione preliminare degli effetti dell’IFRS 15 è attualmente in corso di svolgimento.
Modifiche all’IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Accounting for Acquisitions of Interests
Le modifiche all’IFRS 11 richiedono prevalentemente che un joint operator che contabilizza l’acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali.
Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation
Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l’attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l’utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l’ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifiche dato che il Gruppo non utilizza metodi basati sui ricavi per l’ammortamento delle proprie attività non correnti.
Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements
Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo a seguito dell’applicazione di queste modifiche.
Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture
Le modifiche trattano il conflitto tra l’IFRS 10 e lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una controllata che è venduta o conferita ad una collegata o da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l’utile o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che costituiscono un business, come definito dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, deve essere interamente riconosciuto. Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal conferimento di attività che non costituiscono un business, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota detenuta da investitori terzi nella collegata o joint venture. Queste modifiche devono essere applicate prospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’adozione anticipata. Non ci si attende che queste modifiche abbiano alcun impatto sul Gruppo.
Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014
Questi miglioramenti sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, dalla cui applicazione non è atteso alcun impatto sul Gruppo.
Modifiche allo IAS 1 Disclosure Initiative
Le modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio, in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, chiariscono, piuttosto che modificare significativamente, alcuni dei requisiti dello IAS 1 già esistenti, e non è atteso alcun impatto sul Gruppo.
Modifiche all’IFRS 10, IFRS 12 ed allo IAS 28 Investment Entities: Applying the Consolidation Exception
Le modifiche trattano le problematiche sorte nell’applicazione dell’eccezione relativa alle entità di investimento prevista dall’IFRS 10. Le modifiche all’IFRS 10 chiariscono che l’esenzione alla presentazione del bilancio consolidato si applica all’entità capogruppo che è la controllata di un’entità di investimento, quando l’entità di investimento valuta tutte le proprie controllate al fair value.
Inoltre, le modifiche all’IFRS 10 chiariscono che solo una controllata di un’entità di investimento che non è essa stessa un’entità di investimento e che fornisce servizi di supporto all’entità di investimento viene consolidata. Tutte le altre controllate di un’entità di investimento sono valutate al fair value. Le modifiche allo IAS 28 permettono all’investitore di mantenere, nell’applicazione del metodo del patrimonio netto, la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture di un’entità di investimento nella valutazione delle proprie partecipazioni in società controllate. Queste modifiche devono essere applicate retrospetticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’applicazione anticipata. Dall’applicazione di queste modifiche non è atteso alcun impatto sul Gruppo.
NOTA 3 - Gestione dei rischi
Rischio di credito
Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti. Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie attuali e prospettiche (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed).
Il difficile contesto economico dei mercati e di quelli finanziari richiede particolare attenzione alla gestione del rischio di liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.
Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse
Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in euro. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.
Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “cash flow hedges”.
L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.
NOTA 4 - Area di consolidamento
Le società incluse nell’area di consolidamento sono consolidate con il metodo integrale.
La principale variazione intervenuta nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 riguarda l’inclusione della società Leadvise, società di diritto tedesco acquisita nel mese di marzo 2015 da parte della controllata Reply AG. La società offre servizi di Management Consulting principalmente negli ambiti di Innovation Management, Risk Management e Digital Optimization. La variazione dell’area di consolidamento non incide in modo significativo sui ricavi e sull’utile ante imposte di Gruppo al 31 dicembre 2015 (circa lo 0,8% sui ricavi consolidati e lo 0,1% sull’utile ante imposte).
NOTA 5 - Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni, comprensivi della variazione dei lavori in corso su ordinazione, ammontano a 705.601 migliaia di euro (632.184 migliaia di euro nel 2014).
Tale voce comprende ricavi per attività di consulenza, per attività progettuale, per servizi di assistenza e manutenzione e altri ricavi minori.
La ripartizione percentuale dei ricavi per area geografica, intesa come localizzazione della fornitura di servizi, è riportata nella tabella che segue.
Le informazioni richieste dallo IFRS 8 (“Informativa per settore”) sono riportate nella Nota 33 della presente relazione.
NOTA 6 - Acquisti
Il dettaglio è il seguente:
Gli acquisti di Licenze software e Hardware per rivendita sono iscritti al netto della variazione delle rimanenze.
La voce Altri comprende principalmente l’acquisto di carburante per 2.297 migliaia di euro e l’acquisto di materiale di consumo per 2.627 migliaia di euro.
NOTA 7 - Lavoro
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento del costo del lavoro, pari a 41.269 migliaia di euro, è imputabile all’incremento complessivo registrato nel volume d’affari del Gruppo e all’aumento del personale dipendente.
Di seguito si evidenzia il numero di dipendenti suddiviso per categoria:
Al 31 dicembre 2015 i dipendenti del Gruppo erano 5.245, rispetto ai 4.689 di fine 2014.
Il numero medio dei dipendenti nel 2015 risulta essere di n. 4.949, in aumento rispetto ai n. 4.473 dell’anno precedente.
Il personale dipendente è composto principalmente da laureati in ingegneria elettronica, informatica ed economia e commercio provenienti dalle migliori università.
NOTA 8 - Servizi e costi diversI
Il costo per prestazioni di servizi è così composto:
La variazione dei Servizi e Costi diversi, pari a 16.917 migliaia di euro, è riconducibile all’incremento complessivo registrato nel volume d’affari del Gruppo.
La voce Servizi diversi comprende principalmente servizi di marketing, servizi amministrativi e legali, servizi di telefonia e servizi di mensa. Le Spese ufficio includono affitti passivi addebitati da terze parti per 9.715 migliaia di euro, utenze per 2.770 migliaia di euro e servizi resi da terze parti per 807 migliaia di euro e da parti correlate per 1.024 migliaia di euro, relativi a contratti di servizio per l’utilizzo di locali, la domiciliazione e la prestazione di servizi di segreteria.
NOTA 9 - Ammortamenti e svalutazioni
Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni materiali sono stati calcolati sulla base di aliquote economiche-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni ed hanno comportato un onere complessivo al 31 dicembre 2015 di 5.375 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali hanno comportato nell’esercizio 2015 un onere complessivo di 3.995 migliaia di euro. Il dettaglio di tali ammortamenti è riportato nel commento della corrispondente voce patrimoniale.
NOTA 10 - Altri (costi)/ricavi operativi non ricorrenti
Gli altri costi operativi non ricorrenti ammontano a 1.408 migliaia di euro netti (407 migliaia di euro nel 2014) e si riferiscono a:
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Altri costi operativi per 2.601 migliaia di euro riferiti ad accantonamenti a fondo rischi ed oneri per rischi contrattuali, commerciali e contenziosi;
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Altri componenti atipici per positivi 1.192 migliaia di euro riferiti all’adeguamento al fair value del debito relativo al corrispettivo variabile per l’acquisto di partecipazioni in società controllate (Business combination).
NOTA 11 - (Oneri)/proventi da partecipazioni
Tale voce pari a positivi 440 migliaia di euro si riferisce a:
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La variazione del fair value dell’investimento in Cocoon Alarm Ltd. per positivi 1.073 migliaia di euro
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La svalutazione dell’investimento in Greeniant BV a seguito della messa in liquidazione della stessa pari a negativi 633 migliaia di euro.
NOTA 12 - Oneri e proventi finanziari
Il dettaglio è il seguente:
I Proventi finanziari includono principalmente interessi sui conti correnti bancari attivi per 377 migliaia di euro.
Gli Oneri finanziari includono principalmente gli interessi passivi relativi ai finanziamenti al servizio di operazioni di M&A.
La voce Altri comprende le differenze cambio risultanti dalla conversione di poste patrimoniali iscritte in valute diverse dall’euro nonché le variazioni di fair value di passività finanziarie in base allo IAS 39.
NOTA 13 - Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio 2015 ammontano complessivamente a 31.502 migliaia di euro e sono così dettagliate:
L’incidenza del carico fiscale sul risultato prima delle imposte è pari al 35,4% (38,7% nell’esercizio 2014).
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale IRES vigente in Italia pari al 27,5% all’utile ante imposte delle attività in funzionamento.
NOTA 14 - Utile per azione
L’utile base per azione al 31 dicembre 2015 è calcolato sulla base di un utile netto di Gruppo pari a 56.748 migliaia di euro (47.909 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) diviso per il numero medio ponderato di azioni al 31 dicembre 2015, al netto delle azioni proprie, pari a 9.351.850 (9.351.850 al 31 dicembre 2014).
L’utile base per azione coincide con l’utile diluito per azione in quanto non vi sono stock option esercitabili in esercizi futuri.
NOTA 15 - Attività materiali
Le attività materiali al 31 dicembre 2015 risultano pari a 17.022 migliaia di euro e sono così dettagliate:
Le attività materiali nel corso dell'esercizio 2015 hanno avuto la seguente movimentazione:
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha effettuato investimenti complessivi per 7.686 migliaia di euro (6.512 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
La voce Fabbricati include principalmente il valore netto di un immobile di proprietà del gruppo pari a 1.903 migliaia di euro, localizzato a Gutersloh, Germania. Gli incrementi della voce Impianti e macchinari si riferisce principalmente all’acquisto di attrezzatture specifica in ambito della telefonia e alla realizzazione di impianti per le nuove sedi del Gruppo. La variazione della voce Hardware è dovuta principalmente ad investimenti effettuati dalle società operative per l’acquisto di personal computer e server. Si evidenzia inoltre che tale voce comprende leasing finanziari per un valore netto pari a 230 migliaia di euro (248 al 31 dicembre 2014). La voce Altri beni al 31 dicembre 2015 include principalmente migliorie su beni di terzi e mobili e arredi per ufficio. L’incremento di 3.867 migliaia di euro si riferisce principalmente a migliorie apportate agli uffici in cui operano le società del Gruppo. Tale voce include altresì un leasing finanziario per mobili per un valore netto pari a 1.412 migliaia di euro (733 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). Le Altre variazioni si riferiscono alla variazione dell’area di consolidamento e alle differenze cambio. Al 31 dicembre 2015 le attività materiali risultano ammortizzate per il 70,8% del loro valore, rispetto al 71,3% di fine 2014.
NOTA 16 - Avviamento
Tale voce include il valore dell’avviamento emergente dal consolidamento delle partecipate e il valore dei rami d’azienda acquisiti a titolo oneroso.
L’Avviamento nel corso dell’esercizio 2015 ha avuto la seguente evoluzione:
L’incremento dell’esercizio si riferisce principalmente all’acquisto totalitario da parte di Reply AG della società Leadvise Regione Mitte GmbH di diritto tedesco, con un esborso iniziale di 3.500 migliaia di euro.
La situazione contabile aggregata delle società alla data di acquisizione e la determinazione dell’avviamento sono esposte nella tabella seguente.
L’avviamento è stato allocato alle cash generating units (“CGU”), identificate nei Paesi in cui il Gruppo opera e di seguito riepilogate. Tale suddivisione rispecchia la gestione del Gruppo da parte del Management.
Reply si è dotata di un sistema strutturato e periodico di pianificazione e controllo di gestione, orientato alla definizione degli obiettivi e delle strategie aziendali, allo sviluppo del budget annuale. Il modello di Impairment adottato dal Gruppo Reply si basa su una metodologia di flussi di cassa prospettici identificata nella Discounted cash flow analysis.
Nell’applicare tale modello il management utilizza diverse assunzioni, applicate alle singole CGU sui due anni di estrapolazione successivi al budget annuale, per la stima di:
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incremento di ricavi,
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incremento dei costi operativi,
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investimenti,
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variazioni nel capitale di funzionamento.
Il valore recuperabile della CGU, a cui i singoli avviamenti si riferiscono, viene determinato come il più elevato tra il fair value al netto degli oneri di vendita (net selling price) e il valore attuale dei flussi di cassa stimati futuri che ci si attende deriveranno dall’uso continuativo del bene (valore d’uso). Qualora il valore recuperabile risulti superiore al valore netto contabile della CGU non si procede ad alcuna svalutazione dell’attività; in caso contrario, invece il modello di calcolo indica la differenza tra il valore netto contabile e il valore recuperabile quale effetto dell’ Impairment.
Di seguito le principali assunzioni utilizzate nel determinare il valore recuperabile delle Cash Generating Units:
Si segnala che al 31 dicembre 2015 per le CGU oggetto di Impairment test non sono emerse indicazioni che tali attività possano aver subito perdita di valore.
La differenza positiva tra il valore d’uso così stimato sul valore contabile del capitale investito netto al 31 dicembre 2015 delle CGU risulta pari a 329% per l’Italia, 280% per la Germania e 41% per lo UK.
Si segnala inoltre che Reply ha sviluppato, infine, un’analisi di sensitività del valore recuperabile stimato. Il Gruppo considera che il tasso di crescita dei ricavi e il tasso di sconto siano parametri chiave nella stima del fair value, ed ha pertanto effettuato tale sinsitivity analysis attraverso:
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una riduzione sino al 30% dei valori di crescita del fatturato;
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un incremento di 100 punti base del tasso di sconto
Da tale analisi non risulterebbe un’eccedenza del valore contabile delle CGU rispetto al loro valore recuperabile, che risulta essere sempre significativamente più alto.
È opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. Inoltre, la stima del valore recuperabile delle Cash Generating Unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal management di Reply.
NOTA 17 - Altre attività immateriali
Le attività immateriali nette al 31 dicembre 2015 ammontano a 9.696 migliaia di euro (6.549 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e sono così dettagliate:
Le attività immateriali nel corso del 2015 hanno avuto la seguente movimentazione:
I Costi di sviluppo si riferiscono a prodotti software e rispettano i requisiti previsti dallo IAS 38.
La voce Software si riferisce principalmente a licenze acquistate ed utilizzate internamente dalle società del Gruppo; si segnala che tale valore include 382 migliaia di euro relativi allo sviluppo di software ad uso interno effettuati nel 2015.
La voce Marchio è relativo principalmente al valore del marchio “Reply”, conferito in data 9 giugno 2000 alla Capogruppo Reply S.p.A. (all’epoca Reply Europe Sàrl), in relazione all’aumento del capitale sociale deliberato e sottoscritto dalla controllante. Tale valore non è assoggettato a sistematico ammortamento. Le Altre attività immateriali, completamente ammortizzate, comprendono principalmente il know-how del Security Operation Center (SOC), offre una gamma di Managed Security Services (MSS) indirizzati a prevenire e individuare le minacce reali o potenziali alle quali sono esposte le infrastrutture IT complesse, oltre che a proporre e attuare adeguate contromisure per limitare o annullare tali pericoli.
NOTA 18 - Partecipazioni
La voce Partecipazioni pari a 9.105 migliaia di euro comprende per 24 migliaia di euro società controllate e non consolidate in quanto non ancora operative alla data di chiusura e per 9.081 gli investimenti in start-up effettuati prevalentemente dall’Investment company Breed Investments Ltd. in ambito Internet degli Oggetti (IoT).
Si precisa che, le società sotto elencate, detenute al fine di realizzare un capital gain, sono iscritte al fair value (valore equo), e contabilizzate in conformità allo IAS 39 Strumenti finanziari: Rilevazione e valutazione. Il fair value è determinato utilizzando l’International Private Equity and Venture Capital valuation guideline (IPEV), ed ogni sua variazione viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita) nell’esercizio in cui si è verificata.
Cocoon
È una startup Inglese che ha ideato un sistema di allarme intelligente e dal design accattivante che consente di monitorare in tempo reale tutto ciò che succede in casa, senza bisogno di ulteriori sensori o lavori di installazione. Evita i falsi allarmi poiché auto apprende ciò che è consuetudine in casa, e quando succede qualcosa di inusuale, invia notifiche e video in alta risoluzione attraverso l’app dedicata sullo smartphone. Cocoon ha ricevuto il London Design Award ed è stata nominata da Forbes come una delle top startup emergenti del 2015. La valutazione è pari al valore di mercato dell’ultima operazione avvenuta in data 12 ottobre 2015.
Xmetrics
Società che offre un servizio innovativo per nuotatori. La soluzione di Xmetrics, tramite sensori, componenti elettroniche e software, basati su dispositivi mobili, consente di gestire allenamenti di nuotatori professionisti e per chi ama il nuoto, analizzando i principali parametri biometrici e le performance degli atleti in tempo reale. La valutazione è pari al prezzo pagato in sede di acquisizione e non vi sono stati successivi round di investimento.
Greeniant
È una startup Olandese con lo scopo di realizzare una soluzione per analizzare i dati dei consumi di energia registrati dai contatori elettrici delle abitazioni. Nel corso dell’anno la società è stata messa in liquidazione e pertanto interamente svalutata.
Inova Design
È un’azienda tecnologica specializzata in progettazione, sviluppo e commercializzazione di nuove soluzioni per il rilevamento di parametri corporei finalizzato all’ottimizzazione delle prestazioni e prevenzione di malesseri. Il loro prodotto è un auricolare in grado di offrire la precisa misurazione di tutti i parametri fisiologici vitali assieme al monitoraggio del movimento, il tutto in un unico dispositivo miniaturizzato, non- invasivo e che fornisce all’utilizzatore dati in modo continuo, real-time e senza fili. La tecnologia brevettata di Inova può trovare applicazione in numerosi campi, come sport, sanità e difesa. La valutazione è pari al prezzo pagato in sede di acquisizione e non vi sono stati successivi round di investimento.
Zeeta Networks Ltd.
Zeeta Networks offre NetOS®:un insieme potente di software integrato per la gestione, automazione e monitoraggio di un network ICT riducendo cosi in modo significativo i costi operativi. La valutazione è pari al prezzo pagato in sede di acquisizione e non vi sono stati successivi round di investimento.
Sensoria
È una società basata a Redmond, Washington e ha come missione progettare e realizzare dispositivi e soluzioni wearable. La società è stata, infatti, fondata sulla visione che i tessuti, a breve, diverranno il punto di contatto tra l’internet degli oggetti e l’internet delle persone, trasformandosi in una nuova forma di computer indossabili. La valutazione è pari al prezzo pagato in sede di acquisizione e non vi sono stati successivi round di investimento.
Si segnala inoltre che il 18 dicembre 2015, è stato siglato il contratto per la partecipazione al capitale della Amiko Digital Health Limited per £ 425 migliaia, soggetto ad alcune condizioni sospensive, risolte nel mese di gennaio 2016, con contestuale sottoscrizione di azioni pari al 11,11% del capitale sociale.
Tutte le valutazioni di fair value di cui sopra rientrano sotto il profilo della gerarchia di livello 3.
NOTA 19 - Attività finanziarie
Le Attività finanziarie correnti e non correnti ammontano complessivamente a 7.918 migliaia di euro rispetto ai 6.716 migliaia di euro del 31 dicembre 2014.
Il dettaglio è il seguente:
La voce Crediti verso compagnie di assicurazione si riferisce a premi assicurativi versati a fronte di piani pensionistici di alcune società tedesche e al trattamento di fine mandato degli amministratori.
I Crediti verso società di factoring sono riferiti al credito relativo alla cessione di fatture pro-soluto pari ad euro 3.718 migliaia, al netto delle anticipazioni ricevute pari ad euro 2.974 migliaia.
I Convertible loans si riferiscono a finanziamenti convertibili in azioni delle seguenti start-up nell’ambito degli investimenti IoT.
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enModus: azienda tecnologica specializzata nel monitoraggio, controllo e connettività internet di qualsiasi dispositivo alimentato dalla rete elettrica. Wattwave è la tecnologia powerline brevettata di enModus che utilizza l’infrastruttura di cablaggio esistente
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Gymcraft: società nel settore sport-tech, che combina in modo innovativo l’industria del fitness con il mondo dei video-giochi, per costruire l’esperienza sportiva virtuale del futuro. Gymcraft sfrutta al meglio le potenzialità della realtà virtuale, fornendo agli utilizzatori un’esperienza di fitness in tempo reale ed interattiva durante lo svolgimento delle loro attività sportive preferite.
I Titoli a breve scadenza si riferiscono principalmente ad investimenti vincolati a tempo (Time Deposit).
Si segnala che le voci Crediti verso compagnie di assicurazione, i Convertible loans e le Altre attività finanziarie non sono ricomprese nella posizione finanziaria netta.
NOTA 20 - Attività per imposte anticipate
Tale voce, pari a 17.339 migliaia di euro al 31 dicembre 2015 (15.052 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), accoglie l’onere fiscale corrispondente alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato ante imposte ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.
Il dettaglio delle attività per imposte anticipate è di seguito riportato:
Lo stanziamento delle attività per imposte anticipate è stato effettuato valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei risultati attesi.
Si precisa che non vi sono attività per imposte anticipate su perdite fiscali riportabili a nuovo.
NOTA 21 - Lavori in corso
I Lavori in corso, pari a 57.929 migliaia di euro, sono così costituite:
Si segnala che gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati; la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività.
NOTA 22 - Crediti commerciali
I Crediti commerciali al 31 dicembre 2015 ammontano a 302.250 migliaia di euro con una variazione netta in aumento di 16.785 migliaia di euro.
I Crediti commerciali sono esposti al netto del fondo svalutazione, pari a 2.422 migliaia di euro al 31 dicembre 2015 (1.761 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Il fondo svalutazione crediti nel corso del 2015 ha subito la seguente movimentazione:
La composizione per scadenza dei crediti commerciali con l’allocazione del corrispondente fondo svalutazione, confrontato con l’analogo prospetto dell’esercizio precedente, è di seguito riportata:
Aging al 31/12/2015
Aging al 31/12/2014
Cessione di crediti
Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring.
Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto possono includere clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedere una franchigia da parte del cedente o implicare il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i rischi e benefici connessi al loro incasso.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non dovessero rispettare i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimarrebbero iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene legalmente ceduti e una passività finanziaria di pari importo verrebbe contabilizzata nel bilancio consolidato come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività verrebbero rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.
Al 31 dicembre 2015 i crediti ceduti attraverso operazioni di Factoring pro-solvendo è pari a 15.884 migliaia di euro.
Il valore contabile delle attività trasferite pro-soluto al 31 dicembre 2015 è pari a 7.100 migliaia di euro con un incremento delle disponibilità liquide pari a 6.356 migliaia di euro, di cui euro 2.974 migliaia incassati a titolo di anticipo.
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.
Si segnala infine che i Crediti commerciali sono tutti esigibili entro l’esercizio.
NOTA 23 - Altri crediti e attività correnti
Il dettaglio è il seguente:
La voce Crediti tributari comprende principalmente:
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crediti verso l’Erario per IVA (7.973 migliaia di euro);
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crediti ed acconti per imposte sul reddito al netto del debito accantonato (4.921 migliaia di euro);
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crediti verso l’Erario per ritenute da acconto subite (583 migliaia di euro).
La voce Crediti vari include i contributi alla ricerca in relazione ai progetti finanziati per 15.761 migliaia di euro (12.484 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
NOTA 24 - Disponibilità liquide
Il saldo di 105.137 migliaia di euro, con un incremento di 16.318 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2014, rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell’esercizio.
Per l’analisi delle variazioni delle disponibilità liquide, si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.
NOTA 25 - Patrimonio netto
Capitale sociale
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale della Reply S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è pari ad Euro 4.863.486 e risulta composto da n. 9.352.857 azioni ordinarie del valore nominale di 0,52 Euro cadauna.
Azioni proprie
Il valore delle Azioni proprie, pari a 25 migliaia di euro, è relativo alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo, che al 31 dicembre 2015 erano pari a n. 1.007.
Riserve di capitale
Al 31 dicembre 2015 le Riserve di capitale, pari a 72.836 migliaia di euro, sono costituite principalmente dalla:
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Riserva sovrapprezzo azioni risulta pari a 23.303 migliaia di euro;
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Riserva azioni proprie, pari a 25 migliaia di euro, relativo alle azioni di Reply S.p.A. in possesso della Capogruppo;
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Riserva acquisto azioni proprie, pari a 49.976 migliaia di euro, costituita attraverso prelievo iniziale dalla riserva sovrapprezzo azioni. Con delibera Assembleare. del 23 aprile 2015 la Reply S.p.A. ne ha autorizzato nuovamente, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2357 Codice Civile, l’acquisto, in una o più volte, entro 18 mesi dalla data della delibera, di un numero massimo di azioni ordinarie corrispondenti al circa il 20% del capitale sociale, nei limiti di 50 milioni di euro.
Riserve di risultato
Le Riserve di risultato pari a 218.946 migliaia di euro comprendono:
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La Riserva legale di Reply S.p.A. pari a 973 migliaia di euro;
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Gli utili a nuovo per complessivi 161.226 migliaia di euro (utili a nuovo per 147.996 migliaia di euro al 31 dicembre 2014);
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l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante per 56.748 migliaia di euro (47.909 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Altri utili/(perdite)
Il valore degli Altri utili/(perdite) è così composto:
Pagamenti basati su azioni
Non vi sono piani di stock option deliberati dall’Assemblea.
NOTA 26 - Debiti verso azionisti di minoranza e per operazioni societarie
I Debiti verso azionisti di minoranza e per operazioni societarie (earn-out) dovuti al 31 dicembre 2015 ammontano a 19.746 migliaia di euro inclusivo di un adeguamento cambio per (16) migliaia di euro e sono così dettagliati:
L’incremento registrato nei Debiti verso Azionisti di minoranza pari a 6.798 migliaia di euro si riferisce alla miglior stima derivante da opzioni per l’acquisto di residue quote di minoranze, con scadenza in esercizi futuri subordinato al raggiungimento di parametri reddituali contrattualmente definiti.
L’incremento registrato nei Debiti per Earn-out pari a 2.214 migliaia di euro si riferisce all’acquisizione nel mese di marzo 2015 della partecipazione totalitaria da parte di Reply AG. di Leadvise Region Mitte GmbH, società di diritto tedesco. L’incremento riflette la miglior stima dell’importo da corrispondere in relazione al contratto di acquisto.
Gli adeguamenti al fair value intervenuti nell’anno pari a complessivi 788 migliaia di euro, in contropartita di conto economico, riflettono la migliore stima degli importi da corrispondere a scadenza sulla base dei contratti originariamente stipulati con le controparti.
I pagamenti intervenuti nell’anno sono pari a complessivi 1.767 migliaia di euro, corrisposti in relazione ai contratti originariamente stipulati con le controparti.
NOTA 27 - Passività finanziarie
Il dettaglio è il seguente:
Di seguito si riporta la ripartizione per scadenza delle passività finanziarie:
Il Finanziamento M&A si riferisce a linee di credito da utilizzarsi per operazioni di acquisizioni effettuate direttamente da Reply S.p.A. o per il tramite di società controllate direttamente o indirettamente dalla stessa.
Di seguito sono riepilogati i contratti in essere stipulati con tale finalità:
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In data 19 settembre 2012 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo di 15.000.000 euro. Tale linea di credito è stata anticipatamente rimborsata per intero nel corso del primo semestre 2015.
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In data 25 settembre 2012 Reply S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. un contratto per l’importo di 2.500.000 euro. Il rimborso avvenuto con rate semestrali e scaduto il 25 settembre 2015 risulta al 31 dicembre 2015 interamente rimborsato.
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In data 24 dicembre 2012 Reply S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. un contratto per l’importo di 1.500.000 euro. Il rimborso avvenuto con rate semestrali a partire dal 30 giugno 2013 e scaduto il 31 dicembre 2015 risulta interamente rimborsato.
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In data 13 novembre 2013 Reply S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito per l’importo complessivo di 20.000.000 euro da utilizzarsi entro il 31 dicembre 2015. Tale linea di credito è stata anticipatamente rimborsata per intero nel corso del primo semestre 2015.
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In data 25 novembre 2013 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 25.000.000 di euro da utilizzarsi entro il 31 dicembre 2015. Il rimborso avverrà con rate semestrali posticipate a partire dal 31 maggio 2016 e scadrà il 30 novembre 2018. Al 31 dicembre 2015 tale linea è stata utilizzata per 18.159 migliaia di euro.
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In data 31 marzo 2015 Reply ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. una linea di credito per l’importo complessivo di 30.000.000 di cui:
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Tranche A di 10.000.000 euro interamente utilizzata per il rimborso anticipato del contratto stipulato il 13 novembre 2013. Il rimborso è previsto in 10 rate semestrali a partire dal 30 settembre 2015. Al 31 dicembre 2015 il debito residuo di tale linea ammonta a 9.000 migliaia di euro.
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Tranche B di 20.000.000 euro da utilizzarsi entro il 30 settembre 2016. Il rimborso avverrà in rate semestrali a partire dal 31 marzo 2017. Al 31 dicembre 2015 tale linea è stata utilizzata per 4.500 migliaia di euro.
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In data 8 aprile 2015 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo pari a 10.000.000 euro interamente utilizzato per l’estinzione anticipata del debito residuo del contratto stipulato il 19 settembre 2012. Il rimborso avverrà in rate semestrali a partire dal 31 ottobre 2016. Al 31 dicembre 2015 il debito residuo ammonta a 10.000 migliaia di euro.
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In data 30 settembre 2015 Reply S.p.A. ha stipulato con Unicredit S.p.A. una linea di credito per un importo complessivo di 25.000.000 euro da utilizzarsi entro il 30 settembre 2018. Il rimborso avverrà con rate semestrali posticipate a partire dal 31 maggio 2019 e scadrà il 30 novembre 2021. Al 31 dicembre 2015 la linea è stata utilizzata per 1.500 migliaia di euro.
Tali parametri, come contrattualmente definiti, sono i seguenti:
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Indebitamento Finanziario Netto / Equity
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Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA
A fine esercizio la Reply ha rispettato i Covenants previsti dai diversi contratti.
La voce Mutui ipotecari si riferisce ad un finanziamento erogato a Tool Reply GmbH, per l’acquisto dell’immobile in cui ha sede la società tedesca.
Il rimborso avviene attraverso rate semestrali (al 4,28%) con scadenza il 30 settembre 2019.
Le Passività finanziarie verso altri si riferiscono alla rappresentazione di contratti di leasing finanziario secondo lo IAS 17.
Si ritiene che il valore contabile delle Passività finanziarie approssimi il loro fair value.
Posizione finanziaria netta
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si riporta la Posizione finanziaria netta del Gruppo Reply al 31 dicembre 2015.
Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alle Note 19 e 24, nonché alle informazioni fornite nella presente Nota 27.
NOTA 28 - Benefici a dipendenti
Benefici a favore dei dipendenti
I Benefici a favore dei dipendenti secondo la disciplina italiana rientrano nel trattamento di fine rapporto (TFR) che per le società con più di 50 dipendenti riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta ai dipendenti fino al 31 dicembre 2006. Per le società con meno di 50 dipendenti, l’indennità è riconosciuta nel corso della vita lavorativa. L’indennità complessiva verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente, in presenza di specifiche condizioni o parzialmente anticipata nel corso della vita lavorativa.
La procedura per la determinazione dell’obbligazione del Gruppo nei confronti dei dipendenti è stata svolta da un attuario indipendente secondo le seguenti fasi:
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Proiezione del TFR già maturato alla data di valutazione fino all’istante aleatorio di risoluzione del rapporto di lavoro o di liquidazione parziale delle somme maturate a titolo di anticipazione del TFR;
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Attualizzazione, alla data di valutazione, dei flussi di cassa attesi che il Gruppo riconoscerà in futuro ai propri dipendenti;
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Riproporzionamento delle prestazioni attualizzate in base all’anzianità maturata alla data di valutazione rispetto all’anzianità attesa all’istante aleatorio di liquidazione da parte del Gruppo. Al fine di considerare le variazioni introdotte dalla Legge 296/06, il riproporzionamento è stato effettuato solamente per i dipendenti delle società con meno di 50 dipendenti che non versano il TFR alla previdenza complementare.
La valutazione del TFR secondo lo IAS 19 è stata effettuata “ad personam” e a popolazione chiusa, ovvero sono stati effettuati calcoli analitici su ciascun dipendente presente alla data di valutazione nel Gruppo, senza tenere conto dei futuri ingressi in azienda.
Il modello di valutazione attuariale si fonda sulle cosiddette basi tecniche, che costituiscono le ipotesi di natura demografica ed economico-finanziaria relative ai parametri coinvolti nel calcolo.
In sintesi, le assunzioni adottate sono state le seguenti:
I Benefici a favore dei dipendenti (fondo TFR), rideterminati per l’applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell’esercizio 2015.
Fondo pensione
La voce Fondo pensione si riferisce alla passività per pensioni a benefici definiti di alcune società tedesche ed è così dettagliato:
Il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti si è sviluppato come segue:
Fondo trattamento di fine mandato amministratori
L’importo iscritto è relativo al fondo trattamento di fine mandato amministratori.
La variazione di 83 migliaia di euro si riferisce principalmente a quanto deliberato dalle assemblee dei soci delle società consolidate, come indennità aggiuntiva per alcuni membri dei rispettivi Consigli di Amministrazione per l’esercizio 2015.
NOTA 29 - PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE
Le imposte differite al 31 dicembre 2015 ammontano complessivamente a 21.471 migliaia di euro e si riferiscono alle differenze temporaneamente originatesi tra il risultato dell’esercizio ed il reddito imponibile in relazione alle poste a deducibilità differita.
Le Altre partite includono principalmente la valutazione delle commesse in corso, i benefici ai dipendenti, la capitalizzazione di costi di sviluppo e lo storno di ammortamenti di immobilizzazioni immateriali.
Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di tali riserve che, nel prevedibile futuro, risulta comunque non probabile.
NOTA 30 - Fondi
I Fondi ammontano complessivamente a 19.108 migliaia di euro (di cui 18.849 migliaia di euro non correnti).
Si riporta di seguito la movimentazione avvenuta nel corso del 2015:
Il Fondo fedeltà dipendenti include principalmente gli accantonamenti a fronte delle probabili passività verso i dipendenti di alcune società tedesche per il raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. Tale passività è determinata mediante calcolo attuariale applicando un tasso del 5,5%.
La voce Fondo rischi ed oneri si riferisce agli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali e contenziosi in Italia e all’estero.
Il Fondo Centro di ricerca trova la sua origine nell’operazione di acquisto del ramo d’azienda da Motorola Electronics S.p.A. avvenuto nel 2009 e riflette la miglior stima dell’onere residuo derivante dagli impegni presi da parte del Gruppo nei confronti dei soggetti coinvolti nell’operazione di acquisizione (Regione e Ministeri) circa l’implementazione dei progetti di ricerca e sviluppo, in accordo con quanto previsto dallo IAS 37. Tale passività è stata utilizzata in base allo stato avanzamento lavori delle succitate attività di ricerca.
L’operazione posta in essere ha comportato l’acquisto del ramo d’azienda, effettuato in conseguenza degli accordi con Motorola Electronics, le Organizzazioni Sindacali ed Enti Pubblici (Regione e Ministeri) e il contestuale impegno a svolgere attività di ricerca su tematiche condivise.
Nel corso dell’esercizio il fondo non risulta movimentato in quanto sono in corso di discussione, con le controparti coinvolte nell’operazione, le modalità di realizzo degli accordi inizialmente sottoscritti.
NOTA 31 - Debiti commerciali
I Debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ammontano a 77.686 migliaia di euro e sono così dettagliati.
NOTA 32 - Altri debiti e passività correnti
Gli Altri debiti e passività correnti al 31 dicembre 2015 ammontano a 160.640 migliaia di euro con una variazione in aumento di 25.438 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.
Il dettaglio è il seguente:
I Debiti tributari pari a 16.978 migliaia di euro, sono principalmente relativi a debiti per imposte correnti oltre a ritenute a carico dei dipendenti e dei lavoratori autonomi.
I Debiti previdenziali, pari a complessivi 22.090 migliaia di euro, sono relativi a debiti verso gli istituti previdenziali per le quote di contributi a carico delle società del Gruppo e per quelle relative ai dipendenti.
Gli Altri debiti al 31 dicembre 2015 ammontano a 121.572 migliaia di euro e comprendono principalmente:
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le competenze maturate e non liquidate alla data di bilancio verso dipendenti;
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le passività relative ai pagamenti basati su azioni di società appartenenti al Gruppo regolati per cassa. A seguito degli accordi stipulati nel corso del 2014 con alcuni dirigenti di società controllate, la passività rilevata a fine esercizio ammonta ad euro 707 migliaia, il costo rilevato nel conto economico ammonta a 565 migliaia di euro. Tali opzioni sono esercitabili al raggiungimento di alcuni parametri reddituali, a partire dall’esercizio 2018.
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compensi ad amministratori riconosciuti quale partecipazione agli utili delle società controllate;
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gli acconti versati dai committenti eccedenti il valore delle rimanenze per un importo pari a 36.917 migliaia di euro.
I Ratei e Risconti passivi sono principalmente relativi a fatturazioni anticipate in relazione ad attività di consulenza T&M da erogarsi in all’esercizio successivo.
NOTA 33 - Informativa di Settore
L’informativa di Settore è stata preparata in accordo con l’IFRS 8 come ripartizione dei ricavi e del risultato operativo per settore operativo, intesa prevalentemente come localizzazione della fornitura dei servizi.
Dati economici
Dati patrimoniali
Di seguito si riporta il numero di dipendenti per settore operativo:
NOTA 34 - Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi
Tipologia di rischi finanziari ed attività di copertura connesse
Il gruppo Reply ha definito le linee guida per la gestione dei rischi finanziari. Tale gestione, al fine di ottimizzare la struttura dei costi di gestione e le risorse dedicate, è centralizzata presso la capogruppo Reply S.p.A., società a cui è stato affidato il compito di raccogliere le informazioni inerenti le posizioni soggette a rischio ed effettuarne le relative coperture.
Come descritto nel capitolo “Gestione dei rischi”, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.
I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.
Rischio di credito
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio.
Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni creditorie, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica.
Per un’analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Come indicato nel capitolo “Gestione dei rischi”, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:
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gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei Paesi in cui il Gruppo è presente;
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mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;
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monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Rischio di cambio
Il Gruppo prevalentemente non opera in aree in valuta di forte oscillazioni cambi e pertanto tale rischio non è significativo, non ha quindi ritenuto necessario stipulare operazioni volte a stabilizzare il tasso di cambio.
Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in strumenti di mercato monetario e finanziario. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo. Per mitigare tali rischi, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno, fa ricorso all’utilizzo di strumenti derivati designati come “cash flow hedges”.
Sensitivity analysis
Nel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).
Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide e parte dei debiti finanziari.
Un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione di 50 basis points nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2015 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 323 migliaia di euro.
Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea di 50 basis points del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
L’IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. La gerarchia del fair value attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 3). In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un’attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia in cui è classificato l’input di più basso livello, tenendo conto della sua importanza per la valutazione.
I livelli utilizzati nella gerarchia sono:
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Gli input di Livello 1 sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;
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Gli input di Livello 2 sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
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Gli input di Livello 3 sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2015, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
La valutazione degli investimenti in start-up in ambito Internet degli Oggetti (IoT), sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni, sia attraverso l’emissione di convertible loans, si basa su dati non direttamente osservabili sul mercato, e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
La voce Titoli finanziari è relativa a titoli quotati su mercati attivi e pertanto rientra sotto il profilo della gerarchia nel livello 1.
Il fair value dei debiti verso azionisti di minoranza e per earn-out è stato determinato dal management del Gruppo sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali debiti rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
I pagamenti basati su azioni di società appartenenti al Gruppo regolati per cassa, inclusi nelle altre passività sono valutati sulla base di parametri reddituali. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali debiti rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
Si segnala che nel periodo chiuso al 31 dicembre 2015, non vi sono stati trasferimenti tra livelli di gerarchia.
NOTA 35 - Rapporti con parti correlate
Ai sensi dello IAS 24 le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, il controllo congiunto o un’influenza significativa sul Gruppo e sulle su controllate.
Le operazioni poste in essere dalle società del gruppo con parti correlate rientrano nell’ordinaria attività di gestione e sono regolate a condizioni di mercato.
Di seguito sono riportate le principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply relative alle operazioni con parti correlate.
Principali partite economiche, patrimoniali e finanziarie del Gruppo Reply
Ai sensi dello IAS 24 inoltre, tra i rapporti con parti correlate, sono compresi anche i compensi verso gli Amministratori, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategiche.
Si segnala inoltre che, in adempimento delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27 luglio 2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono riportati in allegato i prospetti di Conto Economico e Stato Patrimoniale consolidati con separata indicazione delle operazioni con parti correlate e l’indicazione del peso percentuale delle stesse sui singoli saldi di bilancio.
Con riferimento a quanto previsto dall’art. 150, 1° comma del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto d’interesse con le società del Gruppo da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione.
NOTA 36 - Compensi ad Amministratori, Sindaci ed a Dirigenti con responsabilità strategiche
I compensi spettanti agli Amministratori e Sindaci della Reply S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni, anche nelle altre società incluse nell’area di consolidamento sono i seguenti:
Il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 2.807 migliaia di euro (2.994 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
NOTA 37 - Garanzie, impegni e passività potenziali
Garanzie
Laddove esistono garanzie ed impegni questi sono commentati nella corrispondente voce di bilancio.
Impegni
Si segnala che:
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il contratto di Domination Agreement sottoscritto nel 2010 tra Reply Deutschland AG, società dominata, e Reply S.p.A., società dominante, è cessato di esistere a decorrere dalla data di efficacia legale della fusione per incorporazione di Reply Deutschland AG in Reply S.p.A. e con esso le obbligazioni assunte da Reply. Si segnala che risulta ancora pendente il giudizio di fronte al Tribunale tedesco competente a decidere in merito all’adeguatezza del valore di esercizio dell’opzione di acquisto delle azioni su richiesta degli azionisti di minoranza di Reply Deutschland AG ad un prezzo predeterminato (8,19 euro). Allo stato attuale non è possibile prevedere l’evoluzione di tale contenzioso ma, si ritiene che gli eventuali effetti economici patrimoniali sul Gruppo sarebbero comunque non significativi.
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all’operazione di fusione per incorporazione di Reply Deutschland AG in Reply S.p.A. trova applicazione la procedura di valutazione prevista dalle disposizioni di cui all’articolo 122j dell’Umwandlungsgesetz - Legge tedesca sulle operazioni straordinarie - con riferimento al rapporto di cambio ed al corrispettivo in denaro.
Entro tre mesi dall’iscrizione della Fusione nel Registro delle Imprese di Torino, ciascun azionista di minoranza ha potuto presentare un’istanza al fine di dare avvio, in conformità alla legge tedesca, davanti al giudice competente in Germania - che sarà competente in via esclusiva - al procedimento di valutazione inerente il Rapporto di Concambio e l’importo del corrispettivo in denaro. Tutti gli azionisti di Reply Deutschland avranno il diritto di beneficiare dell’eventuale incremento del Rapporto di Cambio determinato dal giudice o sulla base di un accordo tra le parti, e ciò indipendentemente dalla loro partecipazione al procedimento di valutazione. Al contrario, dell’eventuale incremento del corrispettivo in denaro determinato dal giudice o sulla base di un accordo tra le parti potranno beneficiare solo gli azionisti che abbiano fatto annotare a verbale il proprio dissenso in occasione dell’assemblea generale nel rispetto delle condizioni di legge.
Nel caso in cui le procedure di valutazioni comportino una modificazione del Rapporto di Cambio, ogni eventuale differenza sarà regolata in denaro.
Alla data odierna, alcuni azionisti di minoranza hanno avviato le procedure sopra descritte.
Con specifico riferimento alla richiesta di ottenimento del corrispettivo in denaro, il termine per l’esercizio di tale facoltà scadrà al decorrere del più breve termine tra il giorno seguente lo scadere dei due mesi successivi alla decisione inappellabile del tribunale competente ovvero dalla pubblicazione di un accordo vincolante tra le parti. Nel corso di detto periodo, gli ex azionisti di Reply Deutschland possono liberamente decidere di ottenere il corrispettivo in denaro ovvero di rimanere azionisti di Reply.
Passività potenziali
Il Gruppo, operando a livello internazionale, è esposto a numerosi rischi legali in primo luogo per responsabilità professionale, in materia societaria e fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza ed è possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e i risultati di Gruppo.
Laddove invece è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti al fondo rischi ed oneri.
NOTA 38 - Eventi successivi al 31 dicembre 2015
Non si segnalano eventi significativi successivi al 31 dicembre 2015.
NOTA 39 - Approvazione del bilancio consolidato e autorizzazione alla pubblicazione
Il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2016, che ne ha autorizzato la pubblicazione nei termini di legge.
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015
Prospetti allegati
Conto Economico Consolidato redatto ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatto ai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 luglio 2006
reply
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015
Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti, e non, alla sua rete.
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/98
I sottoscritti, Mario Rizzante, Presidente e Amministratore Delegato, Giuseppe Veneziano, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, di Reply S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
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l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
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l’effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2015.
La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Reply prevalentemente in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
Si attesta inoltre che:
3.1 il Bilancio consolidato
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è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D. Lgs n. 38/2005;
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corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
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è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Torino, 15 marzo 2016
Presidente Dirigente Preposto alla redazione
e Amministratore Delegato dei documenti societari
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti
relativamente al bilancio consolidato
al 31 dicembre 2015
Signori Azionisti,
il Consiglio di Amministrazione Vi sottopone il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board (“IASB”), e costituito da conto economico, conto economico complessivo, situazione patrimoniale-finanziaria, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario consolidati e note di commento.
Il Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2015 evidenzia un patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante pari a 296,079 milioni di Euro, comprensivo di un utile consolidato attribuibile ai soci della controllante di 56,748 milioni di Euro.
La Relazione sulla Gestione illustra adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento anche a livello consolidato, della Reply S.p.A. e delle società da essa controllate nel corso dell’esercizio e dopo la chiusura dello stesso, nonché la suddivisione dei volumi di attività nelle principali linee di business ed i risultati consolidati.
In tale ambito viene definita l’area di consolidamento che al 31 dicembre 2015 include, oltre alla Capogruppo, ottantadue società e due consorzi, tutti consolidati con il metodo del consolidamento integrale.
I controlli effettuati dalla società di revisione legale Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno condotto ad accertare che i valori espressi nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 trovano riscontro nelle risultanze contabili della controllante, nei bilanci di esercizio delle controllate e nelle informazioni da queste formalmente comunicate.
Tali bilanci trasmessi dalle controllate alla controllante, ai fini della formazione del Bilancio consolidato, redatti dai rispettivi organi sociali competenti, formano oggetto di esame da parte degli organi e/o soggetti preposti al controllo delle singole società, secondo i rispettivi ordinamenti, e da parte della società di revisione legale nell'ambito delle procedure seguite per la revisione legale del Bilancio consolidato.
Ai bilanci di tali società non si è esteso il controllo del Collegio Sindacale.
La Reconta Ernst & Young S.p.A., società incaricata della revisione legale del Bilancio consolidato Reply, ha rilasciato in data odierna la propria relazione, nella quale afferma che, a Suo giudizio:
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il Bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Reply al 31 dicembre 2015, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data, in conformità con agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005;
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la relazione sulla gestione e le informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/1998, sono coerenti con il Bilancio consolidato del Gruppo Reply al 31 dicembre 2015.
Sulla base dei controlli e degli accertamenti effettuati, attestiamo che:
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l’area di consolidamento risulta determinata in modo corretto;
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le procedure di consolidamento adottate risultano conformi alle prescrizioni di legge e sono state applicate in modo corretto;
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l’esame condotto sulla Relazione sulla Gestione ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio consolidato;
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tutte le informazioni utilizzate ai fini del consolidamento si riferiscono all’intero periodo amministrativo rappresentato dall’esercizio 2015;
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i criteri di valutazione sono risultati omogenei con quelli utilizzati nel precedente esercizio;
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le variazioni intervenute nell’area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014 sono rappresentate dalla inclusione delle seguenti società:
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Consorzio Reply Energy (nel 2014 iscritto al costo);
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Data Reply GmbH;
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Leadvise Reply GmbH;
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Like Reply S.r.l.;
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Technology Reply S.r.l. (Romania);
nonché dalla fuoriuscita della società Iriscube Reply SA (liquidata nel 2015).
Torino lì, 30 marzo 2016.
I SINDACI
(Prof. Cristiano Antonelli)
(Dott.ssa Ada Alessandra Garzino Demo)
(Dott. Paolo Claretta Assandri)
Relazione della società di revisione
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015