Technology Reply è stata chiamata a contribuire alla realizzazione del nuovo motore normativo MiFID di Banca.
Nell’ambito del proprio programma di adeguamento alla normativa europea MiFID II di una nota ed importante realtà bancaria italiana, Technology Reply, suo storico partner, è stata chiamata a contribuire alla realizzazione del Nuovo Motore Normativo MiFID di Banca.
In particolare tale progetto ha avuto l’obiettivo di far evolvere l’attuale processo di verifica dell’appropriatezza e dell’adeguatezza delle operazioni dispositive dei clienti di Banca, adeguandoli all’attuale normativa Europea MiFID II.
Il nuovo modello di adeguatezza ha mantenuto alcune scelte e caratteristiche del precedente modello adottato per la consulenza base, evolvendo principalmente verso l’adozione di nuove metriche di valutazione del rischio a livello di portafoglio, quali il rischio credito, rischio mercato e il tempo minimo di detenzione.
Compito di Technology Reply è stato quindi quello di abilitare l’integrazione di tutti i sistemi dispositivi di Banca con un prodotto leader di mercato nel segmento dei motori normativi attraverso la realizzazione di un layer di disaccoppiamento atto all’orchestrazione della raccolta e della manipolazione e composizione delle informazioni necessarie per l’invocazione del motore di back-end di verifica di adeguatezza in cui sono realizzati i controlli di adeguatezza e appropriatezza del nuovo modello di adeguatezza di Banca.
L’interfaccia di integrazione del Nuovo Motore MiFID realizzata in linea con quella del vecchio motore ha permesso di ridurre gli impatti su tutti i sistemi dispositivi di Banca integrati con esso e di garantire una fase di test di non regressione sui processi dispositivi di Banca sicura e robusta.
Inoltre la realizzazione di un meccanismo di gestione dei messaggi di errore in caso di esito negativo dei controlli MiFID completamente configurabile, scalabile e modificabile senza la necessità di rilasci applicativi ha permesso di normalizzare la messaggistica esposta verso il cliente finale fra i diversi canali dispositivi e di centralizzarne la gestione.
Infine il rollout progressivo dell’iniziativa suddiviso in tre fasi ha permesso di abilitare il nuovo modello di adeguatezza a tutta la customer base di Banca con un approccio safe che mitigasse qualsiasi problematica di integrazione e di tuning delle metriche su cui si basano i controlli eseguiti dal nuovo modello di adeguatezza introdotto.