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Principali rischi ed incertezze cui Reply S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Il Gruppo Reply adotta procedure specifiche per la gestione dei fattori di rischio che possono influenzare i risultati dell’azienda. Tali procedure sono il risultato di una gestione dell’azienda che ha sempre mirato a massimizzare il valore per i propri azionisti ponendo in essere tutte le misure necessarie a prevenire i rischi insiti nell’attività del Gruppo. Reply S.p.A., nella sua posizione di Capogruppo, è di fatto esposta ai medesimi rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo stesso e di seguito elencati. I fattori di rischio descritti di seguito devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Bilancio Annuale.

Rischi esterni

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia

Il mercato della consulenza informatica è legato all’andamento dell’economia dei Paesi industrializzati dove la domanda di prodotti ad alto contenuto tecnologico è più elevata. La congiuntura economica sfavorevole a livello nazionale e/o internazionale ovvero un alto livello di inflazione potrebbero arrestare o ridurre la crescita della domanda con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Si segnala altresì che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia crea incertezze e tensioni in particolare all’interno dell’Eurozona. Sebbene le relative evoluzioni ed impatti siano ancora incerti e di difficile valutazione, l’intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l’imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche russe, potrebbe avere ripercussioni negative anche significative sull’economia globale, internazionale e italiana, sull’andamento dei mercati finanziari e sul settore energetico.

Rischi connessi all’evoluzione dei servizi legati all’ICT

Il settore dei servizi di consulenza ICT in cui opera il Gruppo è caratterizzato da veloci e profondi cambiamenti tecnologici e da una costante evoluzione della composizione delle professionalità e delle competenze da aggregare nella realizzazione dei servizi stessi, con la necessità di un continuo sviluppo e aggiornamento di nuovi prodotti e servizi, e tempestività nel go to market. Pertanto, il futuro sviluppo dell’attività del Gruppo dipenderà anche dalla capacità di anticipare le evoluzioni tecnologiche ed i contenuti dei propri servizi, anche attraverso significativi investimenti in attività di ricerca e sviluppo, o tramite efficaci ed efficienti operazioni straordinarie.

Rischi connessi alla concorrenza

Il mercato della consulenza ICT è altamente competitivo. Alcuni concorrenti potrebbero essere in grado di ampliare a danno del Gruppo la propria quota di mercato. Inoltre l’intensificarsi del livello di concorrenza, legato anche al possibile ingresso, nei settori di riferimento del Gruppo, di nuovi soggetti dotati di risorse umane, capacità finanziarie e tecnologiche che possano offrire prezzi maggiormente competitivi potrebbe condizionare l’attività del Gruppo e la possibilità di consolidare o ampliare la propria posizione competitiva nei settori di riferimento con conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi a variazioni delle esigenze della clientela

Le soluzioni del Gruppo sono soggette a mutamenti tecnologici rapidi che, unitamente alle crescenti o mutate esigenze della clientela e alla loro propria necessità di informatizzazione, si potrebbero tradurre in richieste di sviluppo di attività sempre più complesse che richiedono talvolta impegni eccessivi non proporzionati agli aspetti economici, oppure si potrebbero tradurre in annullamenti, modifiche, posticipi di contratti già in essere. Questo potrebbe, in taluni casi, comportare ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo

Il Gruppo è soggetto alle normative e regolamenti applicabili nei Paesi in cui opera, quali tra le principali, la disciplina in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell’ambiente e di tutela dei diritti di proprietà intellettuale, le normative in campo fiscale, la normativa di tutela della privacy, della responsabilità amministrativa degli enti ex D.lgs. 231/01, della responsabilità ex L. 262/05. Il Gruppo opera secondo le disposizioni di legge vigenti ed ha istituito processi che garantiscono la conoscenza delle specificità normative locali nei contesti in cui opera e delle modifiche normative che via via intervengono. Eventuali violazioni di tali normative potrebbero comportare sanzioni civili, fiscali, amministrative e penali, nonché l’obbligo di eseguire attività di regolarizzazione, i cui costi e responsabilità potrebbero riflettersi negativamente sull’attività del Gruppo e sui suoi risultati.

Rischi climatici

Il business model di Reply vede nel personale la massima espressione delle proprie risorse, essendo il Gruppo specializzato in consulenza, system integration e digital services, e dedicato all’ideazione, progettazione e sviluppo di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali.
Tuttavia i rischi legati:

  • al clima, sia cronici che acuti con riferimento a temperatura, vento, acqua e terreno e quindi ai possibili eventi estremi, come incendi, inondazioni, uragani

  • ad altri fenomeni, come terremoti

  • alle incertezze derivanti da conflitti armati o attacchi terroristici

  • possono avere un impatto diretto sul Gruppo e sulla nostra catena di fornitura.

Con riferimento ai principali rischi climatici per l’azienda, qualsiasi danno significativo alle sedi del Gruppo potrebbe avere degli impatti sui processi critici, come ad esempio il servizio di posta elettronica, tuttavia tali impatti sono oggetto di analisi degli aspetti di continuità operativa e salvaguardati da opportune misure di sicurezza e organizzative per preservare il business da disservizi. Il verificarsi di un incidente grave avrebbe difficilmente conseguenze negative rilevanti sulle attività del Gruppo. Gli eventi climatici estremi accaduti nell’ultimo decennio hanno provocato impatti minori per le attività di business basate sui servizi digitali e in cloud, per i quali l’approccio dell’home based working è diffuso e ben consolidato e costituisce una buona strategia per mitigare l’indisponibilità delle sedi, ad esempio in caso di un evento climatico estremo. È importante ricordare infatti che la maggioranza dei servizi erogati dal Gruppo si basano sui sistemi e data center dei Clienti o Terze Parti, al di fuori della diretta responsabilità di Reply, che non gestisce nessun data center di dimensioni rilevanti. Diversamente, il rischio di generare impatti negativi sul clima da parte del Gruppo è principalmente legato alla capacità di adottare misure efficaci per la riduzione delle emissioni che in parte dipendono anche dall’energia che l’azienda acquista per gestire le proprie attività e che può essere prodotta da combustibili fossili o fonti rinnovabili. In questo caso l’invasione russa dell’Ucraina genera impatti negativi sulla sicurezza degli approvvigionamenti e, pur rendendo evidente la necessità di una transizione energetica, causa il ricorso nel breve periodo a combustibili fossili. Tale contesto potrebbe rendere più difficile il raggiungimento dei target ambientali definiti. A ciò potrebbe aggiungersi un rischio reputazionale, ad esempio la difficoltà di attrarre e trattenere clienti, dipendenti, partner commerciali e investitori se Reply non riuscisse a mantenere i propri obiettivi per la salvaguardia del clima. Le misure adottate al fine di prevenire e mitigare i rischi ambientali sono il sistema di gestione ambientale certificato ISO14001 e tutte le iniziative per la riduzione delle le emissioni di gas serra legate alle operations del Gruppo (principalmente dovute alle sedi e ai viaggi di lavoro), che possono portare nel breve termine a un aumento delle spese di capitale prima di ottenere benefici finanziari nel lungo termine, e l’utilizzo di energia rinnovabile. Il Gruppo nella maggior parte dei casi non è però proprietario degli immobili dove si trovano gli uffici: questa condizione potrebbe ostacolare in termini di fattibilità, tempi e costi l’implementazione di interventi di efficientamento energetico che dovrebbero generare un miglioramento delle performance ambientali.

Il Team ESG con il supporto delle funzioni Operations locali, raccoglie e analizza i dati ambientali, monitora periodicamente gli indicatori e contribuisce a creare consapevolezza e formare i dipendenti su questi temi grazie agli eventi e alle iniziative di comunicazione interna, coordinate dalla funzione di Social Network.

I nostri fornitori più rilevanti condividono una esposizione simile a quella di Reply.

Rischi interni

Rischi relativi alla dipendenza da personale chiave e perdita di know-how

Il successo del Gruppo dipende in larga misura da alcune figure chiave che hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo dello stesso, quali il Presidente, l’Amministratore Delegato e gli amministratori esecutivi della Capogruppo Reply S.p.A.. Reply è, inoltre, dotata di un gruppo dirigente in possesso di una pluriennale esperienza nel settore, avente un ruolo determinante nella gestione dell’attività del Gruppo. La perdita delle prestazioni di una delle suddette figure chiave senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbero avere effetti negativi sulle prospettive, sul mantenimento di know-how critico, attività e risultati economici e finanziari del Gruppo. Il management ritiene, in ogni caso, che la Società sia dotata di una struttura operativa e dirigenziale capace di assicurare continuità nella gestione degli affari sociali.

Rischi connessi alla dipendenza da clienti

Il Gruppo offre servizi di consulenza prevalentemente ad aziende di medie e grandi dimensioni operanti in mercati differenti (Telco, Manufacturing, Finance, ecc.). Una parte significativa dei ricavi del Gruppo, seppur in maniera decrescente nel corso degli ultimi anni, è concentrata su un numero relativamente ristretto di clienti, le cui eventuali perdite potrebbero, pertanto, incidere negativamente sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Rischi connessi alla internazionalizzazione

Il Gruppo, nell’ambito della propria strategia di internazionalizzazione, potrebbe essere esposto ai rischi tipici derivanti dallo svolgimento dell’attività su base internazionale, tra cui rientrano quelli relativi ai mutamenti del quadro politico, macroeconomico, fiscale e/o normativo, oltre che alle variazioni del corso delle valute. Tali accadimenti potrebbero incidere negativamente sulle prospettive di crescita del Gruppo all’estero.

Rischi connessi allo sviluppo del gruppo

La costante crescita delle dimensioni del Gruppo presenta nuove sfide gestionali e organizzative. Il Gruppo concentra costantemente i propri sforzi per formare i dipendenti e mantenere i controlli interni per prevenire eventuali comportamenti illeciti (quali ad esempio, l’uso improprio o il mancato rispetto di leggi o regolamenti in materia di protezione delle informazioni sensibili o riservate e/o l’uso inappropriato dei siti di social network che potrebbe comportare violazioni della riservatezza, divulgazione non autorizzata di informazioni aziendali riservate o danni alla reputazione). Se il Gruppo non dovesse continuare ad apportare le opportune modifiche, al modello operativo man mano che le esigenze e le dimensioni cambiano, se non implementasse con successo le modifiche, e se non continuasse a sviluppare e implementare i processi e gli strumenti giusti per gestire l’impresa e diffondere la propria cultura e i propri valori fondamentali nei dipendenti, la capacità di competere con successo e raggiungere gli obiettivi aziendali potrebbe essere compromessa.

Rischi connessi ad acquisizioni e altre operazioni straordinarie

Il Gruppo prevede di continuare a perseguire operazioni di acquisizioni strategiche ed investimenti per migliorare e aggiungere nuove competenze, offerte di servizi e soluzioni, e per consentire l’espansione in determinati mercati geografici e di altro tipo. Ogni investimento realizzato nell’ambito di acquisizioni strategiche e ogni altro futuro investimento in società italiane o straniere può comportare un incremento di complessità nell’operatività del Gruppo e può non esserci assicurazione che tali investimenti generino la redditività attesa nell’ambito dell’acquisizione o decisione di investimento e che si integrino correttamente in termini di standard di qualità, policy e procedure in modo coerente con il resto delle attività operative del Gruppo. Il processo di integrazione può richiedere costi ed investimenti addizionali. Una non adeguata gestione o supervisione dell’investimento effettuato può influenzare negativamente il business, i risultati operativi e gli aspetti finanziari.

Rischi connessi all’inadempimento di impegni contrattuali

Il Gruppo sviluppa soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di elevato valore; i relativi contratti sottostanti, che possono interessare sia personale interno sia collaboratori esterni, possono prevedere l’applicazione di penali per il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi concordati. L’applicazione di tali penali potrebbe avere effetti negativi sui risultati economici e finanziari del Gruppo e sulla reputazione del Gruppo. Il Gruppo ha tuttavia stipulato polizze assicurative, ritenute adeguate, per cautelarsi rispetto ai rischi derivanti da responsabilità professionale per un massimale annuo complessivo ritenuto adeguato rispetto al rischio sottostante. Peraltro, qualora le coperture assicurative non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.

Rischi connessi alle partnership chiave

Il Gruppo, per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze della clientela, ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali. L’attività che il Gruppo conduce attraverso queste partnership potrebbe variare per una serie di motivi, in quanto le priorità e gli obiettivi dei partner tecnologici possono differire da quelle del Gruppo e non è loro vietato competere con il Gruppo o stringere accordi più stretti con i suoi concorrenti. Le decisioni che il Gruppo prende nei confronti di un partner tecnologico possono influire sulla relazione in corso. Inoltre, i partner tecnologici potrebbero riscontrare una riduzione di domanda della loro tecnologia e/o software, influenzando di conseguenza la domanda di servizi del Gruppo. Il rischio di non gestire adeguatamente e non sviluppare con successo le relazioni con i partner chiave o di non riuscire ad anticipare e stabilire alleanze efficaci relativamente alle nuove tecnologie, potrebbe influire negativamente sulla capacità di differenziare i servizi, offrire soluzioni all’avanguardia ai clienti o competere efficacemente sul mercato, con possibili conseguenti ripercussioni sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischi connessi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale

Il successo del Gruppo dipende, in parte, dalla capacità di ottenere la protezione della proprietà intellettuale per le piattaforme, metodologie, processi, software e altre soluzioni proprietarie. Il Gruppo fa affidamento su una combinazione di politiche e procedure di riservatezza, non divulgazione e altri accordi contrattuali e leggi su brevetti, segreti commerciali, copyright e marchi per proteggere i propri diritti di proprietà intellettuale. Anche laddove otteniamo la protezione della proprietà intellettuale, i diritti di proprietà intellettuale del Gruppo non possono impedire o scoraggiare concorrenti, ex dipendenti o altre terze parti dal reverse engineering delle proprie soluzioni o metodologie e processi proprietari o dallo sviluppo indipendente di servizi o soluzioni simili o duplicati. Inoltre, il Gruppo potrebbe involontariamente violare diritti altrui ed essere conseguentemente soggetto al risarcimento dei danni. Eventuali reclami o contenziosi in questo settore potrebbero richiedere tempo e denaro, danneggiare la reputazione del Gruppo e/o richiedere di sostenere costi aggiuntivi per ottenere il diritto di continuare a offrire un servizio o una soluzione ai propri clienti. Il verificarsi di tali rischi potrebbe avere effetti negativi sul vantaggio competitivo e posizionamento di mercato del Gruppo, sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale, nonché sulla reputazione e sulle prospettive di sviluppo della futura attività del Gruppo.

Rischi informatici di sicurezza, gestione e diffusione dati e rischio cyber security

L’attività del Gruppo si basa su reti e sistemi informatici per elaborare, trasmettere e archiviare in modo sicuro le informazioni elettroniche e per comunicare con i propri dipendenti, clienti, partner tecnologici e fornitori. Poiché l’ampiezza e la complessità di questa infrastruttura continuano a crescere, anche a causa della crescente dipendenza e utilizzo di tecnologie mobili, social media e servizi basati su cloud e poiché un numero sempre maggiore di nostri dipendenti sta lavorando da remoto, aumenta il rischio di incidenti di sicurezza e attacchi informatici. Tali violazioni potrebbero comportare l’arresto o l’interruzione dei sistemi del Gruppo e di quelli dei nostri clienti, partner tecnologici e fornitori, e la potenziale divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili o riservate, inclusi i dati personali. In caso di tali azioni, il Gruppo potrebbe essere esposto a potenziali responsabilità, contenziosi e azioni normative o di altro tipo, nonché alla perdita di clienti esistenti o potenziali, danni al brand e alla reputazione, e altre perdite finanziarie. Inoltre, i costi e le conseguenze operative della risposta alle violazioni e dell’attuazione delle misure correttive potrebbero essere significativi. Fino ad oggi, non vi è stato un attacco di sicurezza informatica che abbia avuto un effetto rilevante sul Gruppo, sebbene non vi sia alcuna garanzia che non ci sarà un impatto rilevante in futuro. Man mano che l’attività e il panorama della sicurezza informatica evolvono, il Gruppo potrebbe anche ritenere necessario effettuare ulteriori significativi investimenti per proteggere dati e infrastruttura. Peraltro, qualora le coperture assicurative, che includono anche l’assicurazione informatica, non risultassero adeguate e il Gruppo fosse tenuto a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire significativi effetti negativi.

Rischi in tema di responsabilità sociale, ambientale ed etica di business

Negli ultimi anni, la crescente attenzione da parte della collettività alle tematiche sociali, ambientali e di etica del business, nonché l’evoluzione normativa nazionale e internazionale, hanno dato impulso all’esposizione e alla misurazione delle performance non finanziarie, che oggi rientrano a pieno titolo tra i fattori qualificanti di gestione aziendale e capacità competitiva di un’impresa. A tal proposito, i temi socio-ambientali e di etica del business risultano sempre più integrati nelle scelte strategiche delle aziende e richiamano sempre più l’attenzione dei vari stakeholders attenti alle tematiche di sostenibilità. Il Gruppo si impegna a gestire le proprie attività di business con una particolare attenzione al rispetto dell’ambiente, al sociale, ai rapporti di lavoro, alla promozione dei diritti umani e al contrasto alla corruzione, contribuendo alla diffusione della cultura della sostenibilità nel rispetto delle generazioni future. Il rischio di non presidiare in maniera adeguata tali tematiche, potrebbe sottoporre il Gruppo a rischi di sanzioni nonché rischi di carattere reputazionale. Per una trattazione più specifica dei rischi di sostenibilità/ESG si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF), pubblicata sul sito Reply nella sezione Investor-Corporate Governance.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Ai fini commerciali sono adottate specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti. Per quanto riguarda le controparti finanziarie, il Gruppo non è caratterizzato da significative concentrazioni di rischio di credito e di rischio di solvibilità.

L’esposizione del Gruppo Reply al rischio di credito è costituita dalle perdite potenziali che potrebbero derivare dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti sia commerciali sia finanziarie. Al fine di misurare tale rischio nel tempo, nell’ambito dell’impairment delle proprie attività finanziarie (crediti di natura commerciale verso clienti inclusi), il Gruppo ha applicato in linea con quanto previsto dall’IFRS un modello basato sulle perdite attese (expected credit loss). Tale esposizione discende principalmente da fattori economico-finanziari generali, dalla possibilità che si verifichino specifiche situazioni di insolvenza di alcune controparti debitrici e da elementi più strettamente tecnico-commerciali o amministrativi. La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie e dei crediti commerciali iscritti in bilancio. Il rischio afferente la componente dei crediti commerciali viene gestito attraverso l’applicazione di specifiche politiche volte ad assicurare la solvibilità dei propri clienti. Gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti sono effettuati in maniera specifica sulle posizioni creditorie che presentano elementi di rischio peculiari. Sulle posizioni creditorie che non presentano tali caratteristiche, sono invece effettuati, accantonamenti sulla base dell’inesigibilità media stimata in funzione di indicatori statistici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è collegato alla difficoltà di reperire fondi per far fronte agli impegni. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie (mantenimento di un adeguato livello di disponibilità liquide e disponibilità di fondi ottenibili tramite un adeguato ammontare di linee di credito committed). Il difficile contesto economico e finanziario dei mercati richiede particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile. Il Gruppo prevede, quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile e il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

Il rischio di cambio è mitigato dalla prevalenza delle operazioni di transazioni denominate e registrate in valuta locale. Il Gruppo prevalentemente non opera in aree con valuta a rischio di forte oscillazione cambi e pertanto tale rischio non è significativo. L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative e di investimento M&A oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento. Il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo deriva da prestiti bancari; per mitigare tali rischi, il Gruppo ha fatto ricorso, quando ritenuto necessario, all’utilizzo di strumenti derivati designati come ”cash flow hedges”. L’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte coerenti con le strategie di gestione dei rischi del Gruppo che non prevedono strumenti derivati con scopi di negoziazione.

Rischio fiscale

Il rischio di eventuali modifiche alla normativa fiscale ed alla sua applicazione o interpretazione, potrebbe avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando l’aliquota fiscale effettiva. La Società aderisce al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli 117/129 del Testo Unico sulle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Reply S.p.A., società Capogruppo, funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il Gruppo di Società aderenti al Consolidato Fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. I presidi di limitazione del rischio fiscale posti in essere dal management, in termini di verifica di adeguatezza e correttezza degli adempimenti fiscali non possono ovviamente escludere del tutto il rischio di accertamenti tributari.

Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo

Premessa

I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Andamento dell’esercizio

Il Gruppo Reply ha chiuso l’esercizio 2022 con un fatturato consolidato di 1.891,1 milioni di Euro in crescita del 27,5% rispetto agli 1.483,8 milioni di Euro dell’esercizio 2021.

Positivi tutti gli indicatori di periodo. L’EBITDA consolidato è stato di 340,3 milioni di Euro, in crescita del 29,5% rispetto ai 262,8 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2021.

L’EBIT, da gennaio a dicembre, è stato di 285,5 milioni di Euro, in crescita del 36,4% rispetto ai 209,3 milioni di Euro dell’esercizio 2021.

Il risultato netto di gruppo è stato pari a 192,2 milioni di Euro, in aumento del 26,1% rispetto ai 150,7 milioni di Euro registrati nell’esercizio 2021.

La posizione finanziaria netta gestionale del Gruppo al 31 dicembre 2022 è positiva per 70,6 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta gestionale al 31 dicembre 2021 risultava positiva per 193,2 milioni di Euro.

Il 2022 è stato un anno molto positivo per il gruppo, sia in termini di crescita di fatturato che di marginalità. In questi mesi Reply ha continuato ad investire, acquisendo ulteriori quote di mercato in Europa, Inghilterra e in Nord America e ha arricchito di nuove componenti le offerte principali sull’intelligenza artificiale, la robotica e i veicoli connessi.

Oggi Reply si distingue per la sua abilità nell’interpretare l’innovazione digitale e renderla funzionale alle esigenze di trasformazione delle aziende. In particolare nel 2022 Reply ha assistito ad una forte crescita della domanda in ambito di Cloud, IoT, piattaforme dati e digital experience. Inoltre, l’uso dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più diffuso e questo è un ambito in cui Reply, grazie agli investimenti fatti negli ultimi due anni, ha una posizione di leadership sul mercato.

Nel prossimo futuro assisteremo alla nascita di un connubio formato da automazione, intelligenza artificiale, interfacce digitali e oggetti connessi, ma ci sarà bisogno di un grande lavoro per renderlo possibile e sfruttabile da parte delle aziende. In questo scenario Reply si pone come un attore di nicchia ad altissimo contenuto tecnologico in grado di affiancare i propri clienti nella creazione della nuova economia digitale.

Conto economico consolidato riclassificato

Di seguito si espone il conto economico consolidato riclassificato a valori assoluti e percentuali, raffrontato con i valori dell’esercizio precedente:

RICAVI PER REGION (*)

RICAVI PER LINEE DI BUSINESS

ANDAMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI

Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria

La struttura patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2022, raffrontata con quella al 31 dicembre 2021, è riportata di seguito:

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2022, pari a 901.298 migliaia di euro, è stato interamente finanziato dal patrimonio netto per 971.869 migliaia di euro da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 70.572 migliaia di euro.

Si segnala che il capitale investito include i Debiti verso azionisti di minoranza e earn-out per complessivi 141.502 migliaia di euro (129.558 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e non sono compresi nella posizione finanziaria netta gestionale. Per l’indebitamento finanziario ESMA si rimanda alla Nota 30.

Di seguito si riporta il dettaglio del capitale circolante netto:

Posizione finanziaria netta gestionale e analisi dei flussi di cassa

Di seguito viene analizzata la variazione intervenuta nelle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti nell’esercizio 2022:

Il rendiconto finanziario consolidato e il dettaglio della cassa e delle altre disponibilità liquide nette in forma completa sono riportati successivamente nei prospetti contabili.

Indicatori alternativi di performance

Nella presente relazione, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria.

Tali indicatori, che vengono anche presentati nella Relazione sulla gestione in occasione delle altre rendicontazioni periodiche non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Qui di seguito gli indicatori alternativi di performance utilizzati dal Gruppo corredati dalla relativa spiegazione che riflette il loro contenuto e la base di calcolo:

  • EBIT: corrisponde al Risultato operativo

  • EBITDA: Utile prima degli interessi, imposte ed ammortamenti che è determinato sommando al Risultato Operativo risultante dal bilancio le voci:

    • Ammortamenti

    • Svalutazioni

    • Altri costi/ricavi non ricorrenti

  • EBT: corrisponde al Risultato ante imposte

  • Posizione finanziaria netta gestionale: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinata dalla somma delle seguenti voci:

    • Disponibilità liquide

    • Attività finanziarie a breve termine

    • Passività finanziarie a lungo termine

    • Passività finanziarie a breve termine

Principali operazioni societarie del 2022

Acquisizione Fincon Unternehmensberatung GmbH

Nel mese di luglio Reply ha perfezionato l’acquisizione del 100% di Fincon Unternehmensberatung GmbH (www.fincon.eu) - società di consulenza tedesca leader in progetti di trasformazione digitale per il settore bancario e assicurativo per un controvalore di 119 milioni di euro. Fincon, con sede ad Amburgo, è una società di consulenza specializzata sui processi ed i sistemi core nel settore dei servizi finanziari, come il mobile banking, i pagamenti, il CRM bancario, il sistema di controllo interno e la compliance, BIPRO e i sistemi assicurativi. Tra i clienti di Fincon ci sono i principali istituti bancari e assicurativi tedeschi e la maggior parte delle Sparkasse tedesche. L’investimento in Fincon rientra nella strategia di crescita internazionale di Reply, in particolare in Germania, un mercato dove Reply è già leader nella consulenza, nel system integration e nei servizi digitali. Fincon coniuga una grande competenza nei processi bancari e assicurativi con una costante attenzione all’innovazione tecnologica. Con Fincon Reply ha l’obiettivo di espandere la propria presenza nel settore bancario e assicurativo tedesco. Il closing dell’operazione, che ha ottenuto nel mese di giugno l’autorizzazione da parte dell’Ufficio federale tedesco della concorrenza, è avvenuto il 1° luglio.

Acquisizione Wemanity Group

Nel mese di ottobre Reply ha perfezionato l’acquisizione del 100% di Wemanity Group, leader in Francia e Benelux nella trasformazione digitale per un controvalore di 55 milioni di euro. Fondata nel 2013 a Parigi, e con sedi a Lille, Bruxelles, Anversa, L’Aia, Lussemburgo e Casablanca, Wemanity supporta le aziende nel ripensare il modo di lavorare in maniera sempre più customer-centrica e sostenibile, coniugando competenze che spaziano dalla strategia all’adozione di metodologie Agile volte alla progettazione e realizzazione di nuovi servizi digitali. Tra i clienti di Wemanity vi sono i principali gruppi industriali francesi ed europei appartenenti ai settori dei servizi finanziari, del lusso, del commercio al dettaglio, dei media e dell’energia. L’investimento in Wemanity rientra nella strategia di crescita internazionale di Reply, in particolare nel mercato francese. Wemanity è caratterizzata da una forte spinta imprenditoriale e un’attenzione costante all’innovazione tecnologica. Con Wemanity, l’obiettivo è quello di crescere in Francia e Benelux con un focus sui progetti di trasformazione digitale, un’area in cui tutti i principali attori del settore stanno concentrando la gran parte dei loro investimenti. Wemanity, che già in passato ha creato startup nei settori dell’Intelligenza Artificiale, del Design, della sicurezza informatica e della User Experience, entra, ora, in una nuova dimensione e acquisisce i mezzi per restare al passo con il mercato e offrire ai propri clienti soluzioni sempre più innovative, globali e trasformative.

Reply in borsa

Andamento del titolo Reply

Per gli investitori, è stato un anno senza precedenti. In pochi avevano previsto l’entità dei problemi economici, politici e sociali degli ultimi mesi. Varie crisi, strettamente interconnesse e che si rafforzano a vicenda, hanno influito profondamente sulla società. Questo contesto - soprattutto l’inflazione persistentemente elevata e l’aggressiva stretta monetaria delle banche centrali - ha lasciato il segno anche sui mercati finanziari, fortemente volatili per tutto l’anno. La performance obbligazionaria su scala mondiale è stata del -22%. I titoli di Stato hanno rilevato perdite superiori a quelle registrate delle obbligazioni. All’inizio dell’anno i mercati azionari hanno risentito dei timori di un surriscaldamento economico. I dati sull’inflazione avevano registrato un’impennata sulla scia della forte domanda di materie prima e manodopera. Questo ha diffuso il timore di un rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, portando a correzioni significative sui mercati azionari, soprattutto per i titoli tecnologici e growth. La situazione è nuovamente cambiata in modo drastico a fine febbraio, dopo lo scoppio del conflitto in Europa e il relativo impatto sui prezzi delle materie prime, soprattutto quelli dell’energia. I mercati azionari hanno reagito di conseguenza, soprattutto perché gli investitori statunitensi si stavano ritirando dai mercati europei. A ottobre e novembre c’è stata una netta ripresa. Tuttavia, molti titoli growth e, in particolare, le small-Cap, non ne hanno beneficiato molto.

In questo contesto, l’andamento dell’attività di Reply e quello del mercato dei capitali sono stati del tutto disallineati. Nel 2022 la performance di Reply sul mercato dei capitali è calata in modo significativo: il prezzo del titolo e la capitalizzazione di mercato sono tornate ai livelli del 2021. L’annuncio dei risultati dell’esercizio 2021 e dei primi due trimestri del 2022 ha favorito la performance del titolo, ma il miglioramento è durato poco e il prezzo è tornato in linea con la situazione generale dei mercati. Fin dall’inizio, il titolo è entrato in una spirale discendente: l’8 marzo 2022 il prezzo era calato a 129 euro. Il 16 giugno 2022 il titolo ha toccato il minimo dell’anno di 101 euro, per chiudere il 2022 a 107 euro, in calo del 40%. La capitalizzazione di mercato di Reply è tornata a 4,0 miliardi di euro. A gennaio 2023 le azioni di Reply hanno in parte recuperato. Alla data della presente relazione il titolo viene scambiato a 121 euro, con una capitalizzazione di mercato di 4,5 miliardi di euro. Anche la performance relativa del titolo è stata penalizzata nel 2022. Essendo una delle società con le valutazioni più alte, Reply, come alcuni dei suoi concorrenti che puntano sull’innovazione digitale, è stata colpita più duramente rispetto a vari indici nazionali (MIB: -13%, FTSE Italy STAR: -28%, FTSE Italia Mid Cap: -21%), settoriali (EuroSTOXX Technology: -27%, S&P 500/IT: -29%) o a controparti che offrono anche servizi tradizionali, come l’outsourcing.

Prendendo come riferimento il 6 dicembre 2000, la data dell’offerta pubblica iniziale (IPO) di Reply, il principale indice italiano MIB ha perso il 13% nel 2022, attestandosi al 52% del suo valore iniziale. Nello stesso periodo Reply ha registrato un aumento del valore dell’IPO del 2,575%. Nel 2022 la sovraperformance delle azioni Reply rispetto al MIB è diminuita, ma resta significativa (oltre il 2,600%).

Liquidità del titolo

Sulla scia della debole performance del prezzo del titolo nel 2022, anche l’attività di trading delle azioni Reply è diminuita. Il volume degli scambi è sceso a 1,3 miliardi di euro, in calo del 28%. L’effetto della diminuzione del prezzo delle azioni ha accentuato la riduzione del numero di azioni scambiate, diminuito del 22%. Nel 2022 sono state scambiate 10,2 milioni di azioni, a fronte dei 13,0 milioni del 2021. Nonostante la tendenza al ribasso, il titolo Reply è scambiato con un premio rispetto agli altri titoli del comparto, se si considerano le metriche di redditività. Il rapporto tra Enterprise Value (EV) ed EBITDA e il rapporto tra EV ed EBIT alla fine del 2022 sono risultati superiori del 30% rispetto al valore medio degli altri titoli del settore. In termini di valore d’impresa rispetto ai ricavi, il titolo Reply era superiore del 23% rispetto agli altri titoli del settore a fine 2022.

Dividendi

Le remunerazioni basate sulle prestazioni costituiscono un pilastro essenziale del modello di business orientato alla partnership di Reply. Al pari dei dipendenti, gli azionisti di Reply condividono, sotto forma di dividendi, il risultato operativo sostenibile del gruppo. Ogni anno questo principio viene bilanciato con il fabbisogno di finanziamento interno degli investimenti di Reply (in nuove startup, nuove tecnologie e potenziali acquisizioni per ampliare ulteriormente il portafoglio di offerta di Reply in Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Francia, le sue regioni strategiche). Nel 2022 Reply ha realizzato un utile per azione di 5,13 euro, in crescita del 27,3% rispetto al 2021. Per l’esercizio 2022, gli organi sociali di Reply proporranno all’Assemblea degli azionisti di approvare la distribuzione di un dividendo di 1,00 euro (dividendo 2021: 0,80 euro). Con riferimento alla quotazione azionaria a fine 2022, questo corrisponde a un rendimento da dividendi dello 0,93%. Previa approvazione da parte dell’Assemblea, Reply distribuirà agli azionisti dividendi per un importo complessivo di 37,3 milioni di euro. Nel 2021 sono stati distribuiti dividendi per 29,9 milioni di euro.

La tabella seguente riporta in sintesi l’andamento dei principali parametri del titolo Reply negli ultimi 5 anni.

Azionariato

A fine 2022, il 43% delle azioni erano di proprietà dei fondatori di Reply, il 41% del capitale era detenuto da investitori istituzionali e il 16% da azionisti retail. L’azionariato istituzionale di Reply ha subito alcuni cambiamenti significativi. Gli investitori statunitensi, che costituiscono il principale Paese investitore in Reply, hanno aumentato leggermente la loro partecipazione in Reply, raggiungendo il 31% dell’azionariato istituzionale rispetto al 26% dell’anno precedente. Gli investitori italiani hanno continuato ad aumentare le loro posizioni e ora sono i secondi investitori, con circa il 22% (2021: 20%). Gli investitori britannici hanno dimezzato la loro posizione, scendendo al 10% delle partecipazioni istituzionali. Anche gli investitori francesi hanno ridotto notevolmente la loro posizione, ora al 10,1% del capitale, in calo rispetto al 18,9% del 2021. In relazione alle partecipazioni rilevanti nel capitale di Reply S.p.A., alla data della presente relazione gli azionisti che direttamente o indirettamente detengono, anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate, partecipazioni superiori al 3% del capitale con diritto di voto sono i seguenti:

Analisti

Il 2022 ha registrato una copertura stabile del titolo Reply da parte di otto analisti. In linea con il mercato e con l’andamento della valutazione del titolo Reply, gli analisti che seguono il titolo sono diventati più ottimisti. Cinque analisti hanno mantenuto il rating ”outperform”, mentre tre di loro hanno assunto una posizione ”neutrale” sul titolo. In media il prezzo target degli analisti per il titolo Reply era di 135 euro a gennaio 2023.

Dialogo con i mercati dei capitali

Una politica di comunicazione attiva e aperta, che garantisca la diffusione tempestiva e continua delle informazioni, è una componente essenziale della strategia di Investor Relation di Reply. Nel 2022 Reply ha mantenuto un elevato livello di attività sul mercato dei capitali, partecipando a 14 conferenze e 6 roadshow, durante i quali ha illustrato la sua storia azionaria. Il numero degli incontri virtuali con gli investitori si è attestato a 214, mentre il numero degli incontri in presenza è salito a 143. I contatti di comunicazione sono stati prevalentemente con investitori francesi, italiani e britannici. Il numero di broker coinvolti nelle attività IR di Reply è rimasto invariato a 11. Nell’Institutional Investor Survey 2022, Reply è stata premiata quale miglior team IR tra gli emittenti italiani Mid-cap.

La Capogruppo Reply S.p.A.

Premessa

I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (”IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (”IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

Conto economico riclassificato

La Capogruppo Reply S.p.A. gestisce principalmente il coordinamento operativo, la direzione tecnica e di qualità del Gruppo nonché l’amministrazione, la finanza e l’attività di marketing delle società controllate. Al 31 dicembre 2022 l’organico della Capogruppo era composto da 109 dipendenti (95 dipendenti nel 2021). Reply S.p.A. svolge inoltre attività di fronting commerciale nei confronti di alcuni primari clienti la cui attività di delivery è svolta dalle società operative. I risultati economici della società pertanto non sono rappresentativi dell’andamento economico del Gruppo nel suo complesso e delle performance dei mercati in cui opera. Tale attività è invece riflessa nella voce Ricavi da attività di fronting del conto economico sotto riportato.

Il conto economico della Capogruppo presenta, in sintesi, i seguenti valori:

I Ricavi della gestione caratteristica derivano principalmente dall’addebito di:

  • royalties sul marchio Reply per 53.611 migliaia di euro (44.180 migliaia di euro nell’esercizio 2021);

  • attività svolte a livello centrale (shared-services) per le società controllate per 57.110 migliaia di euro (40.881 migliaia di euro nell’esercizio 2021);

  • servizi di direzione per 14.585 migliaia di euro (13.323 migliaia di euro nell’esercizio 2021).

Il risultato operativo dell’esercizio 2022 risulta positivo per 15.229 migliaia di euro, dopo aver scontato ammortamenti per 3.880 migliaia di euro (di cui 230 migliaia di euro riferiti ad attività materiali, 3.067 migliaia di euro ad attività immateriali e 583 migliaia di euro alle attività in diritto d’uso). Il risultato della gestione finanziaria, positivo per 12.648 migliaia di euro, include interessi attivi su conti correnti per 14.802 migliaia di euro, interessi passivi per 1.956 migliaia di euro principalmente relativi al finanziamento al servizio di operazioni di M&A e la quota inefficace dell’IRS per positivi 2.396 migliaia di euro. Tale risultato comprende, inoltre, differenze cambio nette positive per 1.283 migliaia di euro. I Proventi da partecipazioni pari a 92.266 migliaia di euro si riferiscono ai dividendi delle società controllate incassati nel corso del 2022. Gli Oneri da partecipazioni si riferiscono a svalutazioni e perdite consuntivate nell’esercizio da alcune partecipate ritenute non recuperabili sul valore delle stesse. Il risultato netto dell’esercizio 2022, dopo un carico fiscale di 7.149 migliaia di euro, si attesta a 94.142 migliaia di euro.

Struttura patrimoniale

La struttura patrimoniale di Reply S.p.A. al 31 dicembre 2022, raffrontata con quella al 31 dicembre 2021, è di seguito riportata:

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2022, pari a 259.220 migliaia di euro, è stato interamente finanziato per 608.298 migliaia di euro dal patrimonio netto da cui residua una disponibilità finanziaria complessiva di 349.078 migliaia di euro. Le variazioni intervenute nelle voci patrimoniali sono analizzate ed illustrate nella Nota di commento al bilancio d’esercizio.

Posizione finanziaria netta gestionale

La posizione finanziaria netta gestionale della Capogruppo al 31 dicembre 2022, raffrontata con il 31 dicembre 2021, è così dettagliata:

Il rendiconto finanziario in forma completa è riportato nei prospetti contabili.

Prospetto di raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

Corporate Governance

Il sistema di Corporate Governance adottato da Reply - emittente quotato presso Euronext Star Milan - è aderente alle indicazioni contenute nel nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane di Borsa Italiana S.p.A.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la Relazione sul sistema di governo societario, che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Corporate Governance, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione al processo di informativa finanziaria. La suddetta Relazione, riferibile all’esercizio 2022, è consultabile sul sito istituzionale della Società www.reply.com. Il Codice di Corporate Governance, è a disposizione sul sito di Borsa Italiana S.p.A. https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf.

Dichiarazione dati non finanziari

La società, in conformità a quanto previsto dall’articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022, redatta secondo lo standard di rendicontazione ”GRI Standards” è disponibile sul sito internet del Gruppo www.reply.com.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo

Reply offre servizi e soluzioni ad alto contenuto tecnologico in un mercato in cui l’elemento dell’innovazione assume importanza primaria.

Reply considera la ricerca e la continua innovazione un asset fondamentale per affiancare i clienti nel percorso di adozione delle nuove tecnologie. Reply dedica risorse ad attività di Ricerca e Sviluppo per ideare e definire prodotti e servizi dall’elevata cifra innovativa nonché possibili applicazioni delle evoluzioni tecnologiche. In tale contesto, si inserisce altresì l’attività di sviluppo ed evoluzione delle piattaforme proprietarie. Per offrire le soluzioni più adatte alle diverse esigenze delle aziende, Reply ha stretto importanti rapporti di partnership con i principali vendor mondiali. In particolare Reply vanta il massimo livello di certificazione sulle tecnologie leader in ambito Enterprise.

Risorse Umane

Le Risorse umane costituiscono un patrimonio di primaria importanza per il Gruppo Reply che basa la propria strategia sulla qualità dei prodotti e dei servizi, imponendo una continua attenzione alla crescita del personale e all’approfondimento delle necessità professionali con conseguente definizione di fabbisogni ed attività di formazione. Il Gruppo Reply è oggi composto da professionisti provenienti dalle migliori università e politecnici del settore e intende continuare ad investire in risorse umane stringendo rapporti privilegiati e relazioni di collaborazione con diversi poli universitari al fine di rafforzare il proprio organico con personale di alto profilo. I valori che caratterizzano le persone Reply sono l’entusiasmo, l’eccellenza, la metodologia, lo spirito di squadra, l’iniziativa, la capacità di comprendere il contesto in cui si viene chiamati ad operare e di comunicare con chiarezza le soluzioni proposte. La capacità di immaginare, sperimentare e studiare nuove soluzioni consente di percorrere cammini innovativi in maniera rapida ed efficace. Il Gruppo intende mantenere questo fattore distintivo incrementando gli investimenti dedicati alla formazione e ai rapporti con le università. A fine 2022 i dipendenti del Gruppo erano 13.467 rispetto ai 10.579 del 2021.

General Data Protection Regulation (GDPR)

Il modello di governo degli adempimenti privacy della Società rispecchia quanto previsto e richiesto dal vigente Codice in materia di protezione dei dati personali e dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR). Gli adempimenti privacy vengono gestiti uniformemente a livello di Gruppo Reply al fine di mantenere adeguati livelli di coerenza interna e facilitare le relazioni con l’esterno, in particolare quelle con Autorità, Clienti e Fornitori. Per assicurare la conformità al GDPR Reply ha implementato ed aggiornato un Programma di Compliance GDPR, che ha previsto diverse attività tra le quali:

  • aggiornamento del Modello Organizzativo Privacy del Gruppo;

  • designazione per Region di un Data Protection Officer;

  • riorganizzazione del Team Privacy & Security centrale;

  • predisposizione di canali di contatto col DPO e col Team Privacy & Security mediante ticketing system centrale;

  • aggiornamento del materiale e-learning e di induction relativo ai contenuti sulla protezione dei dati;

  • formazione obbligatoria su GDPR e ICT Security a tutti livelli aziendali;

  • assessment privacy e sicurezza dei Servizi Centrali IT;

  • redazione di Registri delle attività di trattamento dei dati;

  • sviluppo e diffusione di nuovi processi fondamentali per il GDPR, aggiornamento delle policy di protezione dati esistenti, sviluppo e diffusione di linee guida e template contrattuali per GDPR;

  • attività periodiche di verifiche interne sulle Company per la corretta applicazione dei requisiti GDPR nei lavori per Clienti e negli ingaggi dei Fornitori.

Rapporti infragruppo e con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurarne la trasparenza e la correttezza, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010. La società nelle note al bilancio d’esercizio e consolidato fornisce le informazioni richieste ai sensi dell’art. 154-ter del TUF così come indicato dal Reg. Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, segnalando che non vi sono operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo così come definite dall’art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo. Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nei prospetti allegati al bilancio consolidato e separato di Reply, a cui si rimanda.

Azioni proprie

Alla data di bilancio la Capogruppo possiede n. 133.192 azioni proprie con un valore nominale di 17.315 euro, il valore di carico a bilancio è pari a 17.122.489 euro. Nel patrimonio netto della società è iscritta l’apposita riserva indisponibile di eguale ammontare. Alla data di bilancio la società non possiede azioni o quote di società controllanti.

Strumenti finanziari

In relazione all’uso da parte della società di strumenti finanziari, si precisa che la stessa ha adottato una policy per la gestione dei rischi di tasso, da perseguire mediante strumenti finanziari derivati, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio di tasso sui finanziamenti erogati alla stessa. Tali strumenti finanziari sono considerati principalmente di copertura in quanto riconducibili all’elemento oggetto di copertura (in termini di ammontare e scadenze).

Nella Nota di commento sono fornite le informazioni relative alle citate operazioni.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Non si segnalano fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le forti conseguenze sociali ed economiche legate ai due anni di pandemia, unite all’incidenza della guerra ai confini europei, sono sicuramente gli indicatori più eclatanti, ma non i soli, di una profonda trasformazione in atto nella nostra società. Pur nella complessità della situazione attuale, da inizio anno Reply ha ulteriormente consolidato la propria leadership sulle nuove tecnologie e la trasformazione digitale, investendo in nuove competenze ed estendendo la propria presenza geografica.

Le direzioni di evoluzione nell’introduzione della tecnologia sono ormai definite e toccano tutti i settori, con intelligenza artificiale, AR/VR, robotica cloud e cybersecurity che stanno rivoluzionando non solo i prodotti, ma anche il modo in cui questi vengono concepiti, realizzati e venduti, andando a modificare significativamente le fabbriche, i processi di produzione e le intere value-chain.

La sostenibilità è un altro ambito che ha interessato tutti i settori, diventando negli ultimi mesi ancora più preponderante nelle scelte delle aziende. Come Reply, sentiamo una forte responsabilità verso le generazioni future e ci impegniamo a ridurre le nostre emissioni nei prossimi anni e a offrire servizi consulenziali e tecnologici per supportare le aziende nella transizione verso net-zero.

Il futuro rimane ancora, in parte, condizionato dall’evoluzione della guerra Russo Ucraina che accresce la tensione sui principali mercati. In ogni caso il processo di trasformazione verso la nuova economia digitale, iniziato nel 2020, è ormai inarrestabile e apre opportunità di crescita e sviluppo per aziende come la nostra. In particolare, ci aspettiamo una diffusione sempre più pervasiva dell’intelligenza artificiale a bordo di prodotti, processi e servizi ed è qui che intendiamo posizionarci come attori di nicchia, ad altissimo contenuto tecnologico.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato dell’esercizio

Il Bilancio dell’esercizio 2022 della Reply S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS, presenta un utile netto di euro 94.141.693 e un patrimonio netto al 31 dicembre 2022 di Euro 608.298.477 così costituito:

Il Consiglio di Amministrazione nel sottoporre all’Assemblea degli Azionisti l’approvazione del Bilancio d’esercizio (Bilancio Separato) al 31 dicembre 2022 che evidenzia un utile netto di Euro 94.141.693 propone che l’Assemblea deliberi:

  • di approvare il Bilancio di Esercizio (Bilancio Separato) di Reply S.p.A. che evidenzia un utile netto di esercizio di Euro 94.141.693;

  • di approvare la proposta di destinare l’utile netto di esercizio pari a Euro 94.141.693 nel seguente modo:

    • agli azionisti, un dividendo unitario pari a Euro 1,00 per ciascuna azione ordinaria in circolazione avente diritto, escluse quindi le azioni proprie in portafoglio, con pagamento del dividendo il 24 maggio 2023, data di stacco cedola il 22 maggio 2023 e record date ai sensi dell’art. 83-terdecies del D.Lgs. n. 58/1998 il 23 maggio 2023;

    • quanto all’importo residuo, a nuovo mediante imputazione alla Riserva Straordinaria, non rendendosi necessario alcun accantonamento alla Riserva Legale avendo la stessa raggiunto il limite del quinto del capitale sociale previsto dall’art. 2430 del Codice Civile.

  • di approvare, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto Sociale, la proposta del Comitato della Remunerazione, di attribuzione agli Amministratori investiti di cariche operative della componente variabile della remunerazione di breve termine mediante una partecipazione agli utili della capogruppo, da stabilirsi in un importo di complessivi Euro 3.200.000.

Torino, 14 marzo 2023

/f/ Mario Rizzante

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Mario Rizzante

 

 

Relazione sulla gestione

Reply - Relazione Finanziaria Annuale 2022