Lettera agli azionisti
Signori Azionisti.
Il 2020 è stato un anno difficile, anche drammatico: in poche settimane un evento, inaspettato e unico, ha rivoluzionato il mondo, innescando una delle più complesse crisi economiche e sociali della storia contemporanea.
La diffusione del virus Covid-19 ci ha sottratto la libertà di muoverci, di incontrarci, di vivere momenti di socialità condivisa. Tutte le nostre relazioni da marzo sono mediate da schermi, applicazioni e piattaforme digitali che ci consentono di lavorare e vivere isolati all’interno delle nostre abitazioni.
Reply ha reagito a questo momento di inimmaginabile discontinuità, a cui nessuna azienda era preparata, in maniera esemplare. In meno di due giorni abbiamo reso virtuale un gruppo di oltre 8000 persone, avendo come principio guida sempre la sicurezza individuale. Grazie a questo abbiamo potuto continuare a lavorare insieme ai nostri clienti, molte volte su sistemi fondamentali per garantire non solo la continuità delle loro attività, ma anche la sopravvivenza di interi paesi e filiere economiche. Penso, ad esempio, al nostro coinvolgimento nei servizi bancari e assicurativi, al contributo che abbiamo dato agli operatori telco e media, al supporto ai servizi di assistenza sanitaria e alla filiera logistica.
In questi mesi ci siamo confrontati con una crisi tanto inattesa quanto dagli effetti imprevedibili, inseguendo un cambiamento epocale nei costumi e negli stili di vita. Tutti i settori, anche i più tradizionali hanno dovuto riconfigurarsi, digitalizzando processi, comparti, reinventando, alcune volte interi modelli di business. Questa trasformazione è irreversibile e, seppure drammatica per alcuni, apre nuove opportunità di crescita e sviluppo per aziende come la nostra: cloud, intelligenza artificiale, 5G, commercio elettronico e prodotti connessi rappresentano gli elementi fondanti dell’economia dei prossimi anni.
Oggi Reply è un gruppo molto solido e sano: nel 2020, nonostante i diversi lock-down, abbiamo investito per acquisire ulteriori quote di mercato in Europa e in Nord America e abbiamo lavorato costantemente per arricchire di nuove competenze le nostre offerte principali. Da inizio anno abbiamo ulteriormente consolidato la nostra leadership sulle nuove tecnologie e la trasformazione digitale; abbiamo una solidità finanziaria che ci consente di affrontare i prossimi mesi con impegno e determinazione, ma senza preoccupazione; abbiamo un ridotto rischio di concentrazione per quanto riguarda il nostro portafoglio clienti costituito prevalentemente da grandi gruppi dei principali settori.
Il futuro che ci attende è incerto: l’emergenza è tuttora in corso, con andamenti differenti nei paesi dove siamo presenti. La pandemia ci sta, in ogni caso, riconsegnando un mondo diverso da quello a cui solo dodici mesi fa eravamo abituati e che forse, anche superficialmente, consideravamo nostro e immutabile. La brutale accelerazione avuta in questi mesi ci porterà nei prossimi anni a confrontarci con una nuova quotidianità in cui digitale e fisico si compenetreranno divenendo l’uno l’estensione dell’altro, ma in cui gli individui e l’attenzione al pianeta avranno una rinnovata centralità.
La tecnologia sarà fondamentale per supportare questo cambiamento, ma ancora più importante sarà il modo in cui verrà introdotta e utilizzata. Le aziende avranno bisogno di mettere in atto trasformazioni audaci, sovvertendo modelli consolidati, per poter rimanere competitive e identificare i bisogni delle persone e della comunità in modo efficace e tempestivo.
Coloro che sapranno agire rapidamente, mantenendo una progettualità a lungo termine, saranno in grado di cogliere al meglio le opportunità che questo contesto incerto, ma stimolante, avrà da offrire.
Il Presidente
Mario Rizzante