Reverse engineering e reingegnerizzazione del codice sono state quindi le attività principali dello sviluppo. I vari applicativi, implementati in molteplici linguaggi (Cobol, VB, C++, Java 4), sono stati riscritti nella nuova dashboard di presentation utilizzando Java 8, JSF-PrimeFaces e Spring-WebFlow per la gestione dei flussi applicativi. Alcune funzionalità e flussi sono stati organizzati in moduli permettendone l’accesso a più applicazioni, attività che ha visto proattivamente coinvolte alcune nostre risorse dal design all’implementazione. Oggi il portale si presenta con una nuova identità grafica, una navigazione più facile ed intuitiva, dinamiche d’uso adatte a tutti. Si tratta di un tassello fondamentale all’interno di un più ampio progetto di riforma di tutto il sistema informativo bancario. Ad esempio, l’evoluzione architetturale orientata al web ha reso necessaria la riprogettazione delle modalità di interazione delle applicazioni con device fisicamente connessi come il lettore degli assegni, il cash dispenser, il tablet per firma grafometrica e lettori di codici a barre. Le librerie Visual Basic e i driver che interagivano direttamente con i diversi dispositivi HW sono state esposte tramite API REST da una nuova applicazione installata sui diversi terminali degli utenti e rese fruibili agli sviluppatori tramite una libreria Javascript ad alto livello.
Il rework delle maschere in carico ai vari stream ha inevitabilmente fatto emergere la necessità di un lavoro coordinato. Il team Reply ha supportato il reparto IT del Cliente nella definizione di standard e linee guida da seguire durante le implementazioni; ha contribuito alla creazione di componenti riutilizzabili e adattabili alle diverse esigenze e modalità di interazione cui gli utenti erano abituati con i precedenti applicativi.
Il disaccoppiamento tra il front-end e il back-end è ottenuto tramite l’utilizzo di un API Gateway proprietario del cliente (integrato all’interno dell’Application Server). Le interrogazioni alle basi di dati e le chiamate alle transazioni host Cobol sono state convertite in servizi REST resi disponibili tramite API. L’applicazione è stata inoltre dotata di un'interfaccia a motore di workflow che consente la riorganizzazione a processi di specifici percorsi applicativi.
Notevole l’impegno per eliminare la complessità delle precedenti operazioni trasformandole in servizi atomici riutilizzabili (evitando così ridondanza di codice). Reply ha contribuito anche alla centralizzazione della configurazione delle diverse applicazioni (dispositivi fisici, flussi di stampa…) con rimozione dei file di inizializzazione locali, centralizzazione degli aspetti autorizzativi e di profilazione, a favore di un irrobustimento intrinseco della sicurezza, alla creazione di un convertitore per la generazione di maschere da un linguaggio proprietario al nuovo paradigma JSF. Non è mancato il supporto nella configurazione Maven dei diversi progetti, e di Jenkins al fine di creare un automatismo strutturato per la Continuous Integration in modo tale da ridurre i tempi di delivery.