Nuovi provider specializzati sul front-end
I principali cloud providers non sono gli unici attori del mondo serverless. Già dal 2015, solo un anno dopo il lancio di AWS Lambda, Netlify ha pubblicato il proprio servizio di hosting per siti realizzati con architettura “Jamstack” (un pattern di sviluppo Web basato sul pre-rendering dell’intero front-end e l’esposizione di database e logiche custom tramite API).
Ad oggi, le piattaforme di questo tipo combinano servizi di CDN (server distribuiti in più aree geografiche che velocizza la delivery dei contenuti web avvicinandoli agli utenti) e serverless con strumenti di sviluppo molto evoluti e la possibilità nativa di eseguire le applicazioni o parte di esse sull’ edge (porzione della rete più vicina all’utente). Sono integrate con i principali framework di sviluppo front-end con rendering server-side (es. Next, Nuxt, Remix) e con generazione di pagine statiche (es. Gatsby, Hugo, Astro) fornendo supporto full-stack a progetti di questo tipo. I principali provider sono: Clouflare, Netlify e Vercel.
Tra le caratteristiche che rendono queste piattaforme ideali per applicazioni Web troviamo:
- Configurazione automatica dell’infrastruttura a partire dal repository applicativo;
- Gestione automatica e multi-ambiente delle versioni rilasciate, con possibilità di rollback;
- Servizi bult-it attivabili sull’ edge, ad esempio: firewall, routing, funzioni middleware, A/B testing, autenticazione
La nostra esperienza
Nonostante la diffusione e la solidità del paradigma serverless in contesti enterprise, nell’ambito bancario e dei servizi finanziari il livello di adozione è basso, non c’è da stupirsi dal momento che la migrazione dei sistemi verso i principali Cloud provider è agli albori in questo settore.
Tra i progetti già svolti in questo ambito abbiamo potuto constatare la maturità dei servizi offerti dai Cloud providers con soddisfazione sia da parte dei clienti che dei team di sviluppo. Tra le esperienze più recenti, abbiamo realizzato un sistema di AI per la risoluzione di problemi di ottimizzazione utilizzando i servizi Azure Container Apps per l’esecuzione di tutti i calcoli. Il modello di scalabilità e la configurabilità del servizio si sono rivelate eccellenti e adatte al caso d’uso. Anche il modello dei costi si è rivelato ottimale, nello specifico use case (dove alcuni job eseguono in modo intensivo delle elaborazioni per poche ore al giorno, se paragonato a soluzioni equivalenti basate su PaaS o IaaS.
In generale, abbiamo avuto modo di utilizzare tutti i principali providers constatando notevoli differenze e specializzazioni nei servizi. Mentre nel FaaS gli strumenti di AWS sembrano favoriti, nelle soluzioni basate su Container Google Cloud e Azure offrono ottime soluzioni.