Il processo di accoglienza delle nuove risorse è uno dei momenti che influisce maggiormente sull’andamento del rapporto di lavoro futuro. La vera differenza tra aziende non risiede solo nella qualità dei prodotti ma anche in quella delle risorse attratte e nel clima aziendale percepito, a tutti i livelli. Per questa ragione, quando un nuovo collaboratore fa il suo ingresso è fondamentale che la relazione tra i due soggetti abbia l’opportunità di iniziare nel migliore dei modi. Il rapporto va analizzato in un’ottica di scambio e arricchimento reciproco, dal momento che l’obiettivo comune è quello di una mutua collaborazione e soddisfazione da entrambe le parti. Iniziare una nuova fase della propria vita lavorativa in un contesto sconosciuto può generare nei neo-assunti ansie e incertezze che, se prevedibili nelle prime settimane, sono sintomo di un problema maggiore nel momento in cui persistono.I dipendenti confusi e demotivati lasceranno l’azienda rapidamente per cercare una nuova posizione, allo stesso modo, chi decide di restare, seppure non pienamente motivato, non sarà grado di fare emergere il suo completo potenziale.
Come in ogni relazione, i primi momenti trascorsi insieme sono quelli che hanno bisogno di più cura. L’azienda, dal primo giorno, deve creare le condizioni per trasformare le competenze e le motivazioni dei nuovi colleghi in risultati e stimolare un rapporto professionale che generi soddisfazione anche dal punto di vista personale. Un percorso di conoscenza reciproca deve tenere conto dei tempi di inserimento e di orientamento accompagnando il neo arrivato alla scoperta di un nuovo territorio e di una nuova cultura aziendale.
Secondo le statistiche sono necessari almeno 8 mesi prima che il neo assunto raggiunga la piena produttività ma, sono i primi 90 giorni a determinare il raggiungimento di una minore o maggiore soddisfazione lavorativa. Sono i primi 3 mesi quelli in cui le domande più ricorrenti riguardano l’aderenza del ruolo alle proprie capacità e la compatibilità personale con l’identità aziendale. Questa prima fase, conosciuta come inserimento, deve essere considerata come un processo di integrazione in cui deve essere possibile esprimere le proprie potenzialità in un nuovo contesto. Incontri formali e non, coinvolgimento in attività extra-lavorative, affiancamento, kit di benvenuto con le informazioni di prima necessità sono occasioni che aiutano il nuovo collega a sentirsi parte di una squadra e che aumentano il loro potenziale se affiancate ad una strategia online che le renda facilmente accessibili.
L’adozione di piattaforme digitali aiuta ad accogliere, guidare e formare i neoassunti per fare in modo che siano pienamente operativi e soprattutto introdotti alla cultura e all'identità aziendale nel minor tempo possibile. Minore è il tempo di ottenimento delle informazioni necessarie a svolgere le proprie mansioni, maggiore sarà il valore immediato percepito dall’organizzazione nei confronti della nuova risorsa; senza tralasciare l’importanza e l’efficacia dello scambio relazionale con altri membri per l’acquisizione di conoscenze informali e prassi. Il coinvolgimento diretto del nuovo ingresso può essere garantito da applicazioni mobile dedicate, tour virtuali degli spazi di lavoro e percorsi di apprendimento personalizzato.
TamTamy può aiutare la tua azienda a migliorare il processo di onboarding con il duplice obiettivo di formare rapidamente i nuovi dipendenti e di fornire insight che possano definire un percorso in grado di rispecchiarne le esigenze.