Se il 2016 ha portato all’attenzione delle Risorse Umane l’impiego di nuovi strumenti tecnologici a supporto delle sue funzioni e l’adozione di strategie per attrarre talenti qualificati, il 2017 si rivela l’anno in cui emerge, tra i principali trend HR, il tema dell’Employee Experience.
L’Employee Experience coinvolge tutti gli aspetti dell’interazione tra l’ecososistema lavorativo e il dipendente, influendo su processi, strumenti e organizzazione aziendale. Elementi che necessitano di essere ripensati in ottica “dipendente-centrica” con l’obiettivo di migliorarne l’esperienza complessiva. Viviamo un momento storico in cui le modalità di interazione, nella nostra sfera personale, trainate dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, si modificano con estrema velocità. Allo stesso modo, anche la soddisfazione delle aspettative del digital employee e l’esperienza di lavoro diventano, per le aziende, la principale leva di competitività esterna e di fidelizzazione dei dipendenti.
C’era una volta l’employee engagement, parte integrante della strategia organizzativa, che aveva l’obiettivo di coinvolgere, anche a livello emotivo, i dipendenti nella realizzazione degli obiettivi e nella vita aziendale, facendoli sentire parte di una struttura inclusiva. Oggi, invece, è diventato necessario, non solo per attrarre ma anche per mantenere la forza lavoro, occuparsi dell’esperienza lavorativa nel suo complesso. Gli elementi che incidono sulla sua percezione riguardano principalmente:
Ognuno di questi aspetti contribuisce a valorizzare le persone e le relazioni nella quotidianità lavorativa e a determinarne la gratificazione.
Progettare esperienze positive e stimolanti durante la permanenza del dipendente all'interno dell'azienda inizia, infatti, dalla fase di assunzione e continua durante tutto il suo percorso: onboarding, assegnazione a progetti e gruppi di lavoro, cambiamenti di mansione, remunerazione e, naturalmente, chiusura del rapporto con l'organizzazione.
Un ruolo fondamentale nella creazione di una nuova cultura aziendale è il raggiungimento di un equilibrio tra lavoro e vita privata, per rispondere alla necessità di gestire spazi e tempi che sono ormai caratterizzati, in entrambe le sfere, da confini sempre più labili. In questo contesto, le aziende si impegnano a comprendere le esigenze personali dei dipendenti e la loro incidenza sulle modalità lavorative, introducendo non soltanto una gestione flessibile degli orari ma anche abilitando strumenti di supporto per favorire e non sacrificare la produttività. Applicazioni e programmi dedicati al benessere dei dipendenti, servizi di sharing che agevolano lo svolgimento delle pratiche quotidiane, anche extra-lavorative, e altre tecnologie self service contribuiscono a creare un miglioramento significativo dell’esperienza nel suo complesso.
All’evoluzione dei nuovi modelli organizzativi e alle nuove esigenze dei dipendenti corrisponde l’abilità di allineare le strategie interne a target appartenenti a fasce anagrafiche differenti. Da una parte la presenza nel mondo del lavoro dei Millenials e di nuove generazioni in ingresso, dall’altra, l’innalzamento dell’età lavorativa hanno generato la coesistenza di gruppi di lavoratori molto diversi sia sul piano dei bisogni che su quello delle competenze. Tutto ciò porta le aziende a orientarsi verso un concetto di carriera più dinamico che prevede opportunità di formazione e arricchimento continui e programmi di mobilità interna. Percorsi lavorativi basati su esperienze multifunzionali, modalità di apprendimento personalizzate e sviluppate su nuovi asset tecnologici, team flessibili, fluidità dei ruoli e condivisione delle conoscenze sono alcuni delle azioni strategiche che guideranno le organizzazioni nel futuro prossimo.
La natura del lavoro cambia e coinvolge anche la riorganizzazione degli spazi. Gli ambienti di un’organizzazione attuale devono prevedere aree progettate per rispondere a esigenze articolate anche all’interno della stessa giornata lavorativa. Attività che richiedono concentrazione e silenzio, attività che necessitano di stimoli esterni o ispirazione, meeting, workshop, brainstorming di gruppo, necessitano di ambienti molto differenti tra loro. Ognuna di queste attività, per essere svolta nel modo più produttivo, ha bisogno di uno spazio adeguato, connesso e soprattutto dotato di tecnologie digitali, flessibili e collaborative.
Se da una parte le aziende hanno da sempre riconosciuto il ruolo che il cliente assume negli obiettivi di business adottando un approccio customer-centrico, soltanto recentemente l’attenzione è stata rivolta nei confronti dei dipendenti che, facendo propri i valori e godendo dell’attenzione dell’azienda possono trasformarsi in advocate concorrendo alla promozione dell’organizzazione e del suo brand anche all’esterno. Le aziende che estendono la cura riposta nei confronti del cliente anche all’interno della propria struttura interna, con attenzione agli effetti generati dall’Employee Experience sono in grado di attrarre e trattenere lavoratori qualificati in modo sostenibile e duraturo.