Microsoft sta rilasciando una fitta serie di nuove tecnologie e questo è un periodo molto interessante per le aziende che forniscono soluzioni made in Microsoft. Molte organizzazioni, come Solidsoft Reply, sono fortemente interessate a capire la Big Vision del panorama tecnologico di Microsoft.
Scriverò una serie di articoli sulle tecnologie Microsoft più recenti e all’avanguardia, alcuni dei quali rivolti ai settori vendita e management, altri più tecnici indirizzati alla community di sviluppatori.
In questo articolo vorrei presentare l’offerta Microsoft per l’Integrazione di Applicazioni.
Ci sono numerose opzioni da prendere in considerazione e queste dipendono dalle soluzioni che i nostri clienti desiderano realizzare.
I clienti devono decidere su quali elementi della piattaforma sia meglio impegnare energie e investimenti finanziari e questa decisione impatta su tutti gli aspetti del business, dagli sviluppatori junior fino a chi prende le decisioni, CTO e CEO.
Ho lavorato con le tecnologie Microsoft per vent’anni e, essendo sempre stato appassionato di integrazione, ho notato molte evoluzioni all’interno dell’offerta tecnologica di Microsoft.
Ho suddiviso l’offerta Microsoft in due gruppi distinti: il Gruppo Servizi e il Gruppo Piattaforme.
Il primo gruppo è basato su Web Services, una tecnologia non più così recente, ma ancora ampiamente utilizzata. In questa cornice, il sottosistema applicativo WCF è una buona opzione per risolvere problemi di integrazione, ma presenta limiti se messo a confronto con la nuova ondata di API Rest e Web.
Il fattore al quale prestare attenzione con WCF è l’interfaccia del servizio, dal momento che questa deve essere definita accuratamente prima che una soluzione venga sviluppata. Il modello di sviluppo WCF è più simile a quello di Scrum Waterfall.
Con le API Rest e Web, il codice può essere sviluppato in maniera semplice e l’interfaccia del servizio è dinamica; questo secondo modello di sviluppo è più vicino a quello agile di SCRUM, ma il modello WCF generalmente necessita di un maggiore investimento iniziale rispetto a REST.
Il secondo gruppo importante è formato da BizTalk Server e Microsoft Azure. BizTalk è una piattaforma Microsoft sviluppata intorno al 2000. Ho visto dodici versioni differenti, comprese tra BizTalk2000 e 13 R”, e la prossima release sarà BizTalk Server 2016 BizTalk è un prodotto affidabile, una tecnologia di tipo on-premise ed è in grado di gestire tutti gli aspetti più importanti dell’integrazione.
Il modello di sviluppo è molto più vicino al prodotto. Sono necessarie competenze specifiche sul prodotto ed è simile al modello di sviluppo Waterfall.
L’alternativa è Microsoft Azure. Questa piattaforma offre un’ampia gamma di opzioni e, senza un supporto tecnico esperto, il numero di tecnologie che possono essere utilizzate per realizzare un progetto può essere complicato da comprendere.
Mi piace utilizzare il termine “Azure delle Cose”, perché rende molto bene il concetto dell’utilizzo di molti strumenti diversi per risolvere un problema, le potenzialità di Azure aumentano grazie alla varietà e diversità delle tecnologie Azure, che possono essere combinate. Scriverò altri articoli per descrivere ciascuna di esse.
Un’altra release importante è il gruppo formato dalle Web Apps, Mobile apps, Logic Apps, API Apps. Le API Apps sono un’estensione delle Web Apps.
Le API Apps consentono di creare in maniera semplice e rapida piccole componenti di servizio e di effettuarne il deploy nel cloud. Logic Apps consente di organizzare queste componenti in un container logico.
Questo modello di sviluppo è molto più vicino a quello del framework Agile di SCRUM e prevede di sviluppare blocchi atomici di una soluzione, combinarli e riutilizzarli in maniera rapida. Penso che questo sia il modello migliore da adottare con le API Apps, nonché un modo naturale per incrementare la produttività.
Creare una Logic App è molto diretto e lo si può fare attraverso il nuovo Portale di Gestione Azure, selezionando connettori multipli e una serie di componenti.
Event Hubs (EH) dà la possibilità di ricevere milioni di messaggi al secondo, a seconda del setting utilizzato sul portale Azure e alla dimensione del messaggio. Grazie a questa particolarità, EH è una soluzione perfetta per integrare, coordinare e ricevere milioni di cose (IoT Internet of Things). Per esempio, rende possibile ricevere messaggi da milioni di sensori, coordinare messaggi tra migliaia di treni e taxi e inviare milioni di messaggi di log al cloud (tracciatura on-premise/monitoraggio/pubblicità centralizzata) e altro.
L’aspetto più interessante sono le correlazioni e le diverse combinazioni che si vengono a creare utilizzando Event Hubs insieme alle altre tecnologie Azure, come Azure Stream Analytics, Azure Batch, Power BI, Machine Learning e altri.
Microsoft si sta concentrando molto su quest’area, mettendo in campo grandi investimenti, e Solidsoft Reply sta lavorando fianco a fianco con i gruppi di produzione di Microsoft per essere certi di continuare a fornire ai nostri clienti soluzioni d’avanguardia nel mondo del Cloud, in continua evoluzione.